Rischi e benefici di parlare di salute mentale sui social network: due facce della stessa medaglia
Si può parlare di salute mentale sui social network? Purtroppo non sempre questa comunicazione avviene in modo adeguato e il rischio è che si cada nella disinformazione
Indice
I benefici della condivisione sulla salute mentale
Negli ultimi anni il numero di professionisti che parlano di salute mentale è aumentato, così come la condivisione delle esperienze personali, allo scopo di informare, educare e sensibilizzare. Purtroppo non sempre questa comunicazione avviene in modo adeguato, aumentando stigma e disinformazione.
È sempre più facile imbattersi in canali e pagine di professionisti o istituzioni che trattano tematiche inerenti la salute ed il benessere mentale sui Social Network. Altrettanto semplice è condividere o assistere alle esperienze personali legate alla sofferenza mentale o alla terapia. In questo senso, i Social Network hanno sicuramente permesso di aumentare preziose conoscenze e consapevolezze rispetto a:
- definizione, sintomi, caratteristiche e falsi miti dei disturbi mentali;
- come funziona la psicoterapia e maggiori informazioni sulla figura dello psicologo;
- le differenze tra le diverse categorie di professionisti a cui ci si può rivolgere;
- lo stigma sul disagio mentale e le sue conseguenze sulla salute;
- la possibilità di poter condividere un’esperienza e di scoprire di non essere soli;
Tutto ciò si riflette in una maggior attenzione alla sofferenza, ad un minore stigma rispetto ai disturbi mentalie alla psicoterapia e alla più tempestiva richiesta d’aiuto che permette di prevenire conseguenze più gravi.
I rischi legati ai contenuti sui social network sulla salute mentale
Per quanto numerosi siano gli aspetti positivi, come vale per ogni fenomeno, anche in questo caso esistono degli effetti negativi che è importante conoscere e dai quali sapersi tutelare:
- non sempre chi si pone sui Social Network come professionista è davvero un professionista: in questo caso è importante sapere che tutti i professionisti sanitari (tra cui anche gli psicologi) devono essere iscritti ad un albo per poter lavorare. Quindi si può andare a cercare il nominativo sull’albo di riferimento per verificarne la veridicità;
- professionisti diversi possono dare indicazioni contrastanti: in casi simili, se avete dei dubbi, affidatevi sempre ai dati scientifici presenti online;
- autodiagnosi dannose: è un rischio molto alto in cui spesso si incorre quando si sente parlare dei sintomi connessi ad alcune psicopatologie. Autodiagnosticarsi un disturbo mentale non è possibile, in quanto ci sono dei parametri che una persona non esperta non considera, ed è dannoso in quanto potrebbe creare ulteriori disagi correlati.
- Alimentazione del disturbo: questo è il rischio connesso alla condivisione del proprio disagio e alle attenzioni che si ricevono che funzionano così da rinforzo positivo per il mantenimento dei sintomi, prolungando o aggravando il disturbo.
Come usufruire in modo sano dei contenuti sulla salute mentale
Prima di tutto è importante l'approccio e la motivazione con cui usufruiamo di questi contenuti: bisogna usare curiosità e mente aperta e devono esserci utili per avere informazioni in più da tener conto nel modo in cui ci approcciamo alla salute mentale.
Ciò che invece non dovremmo fare è aspettarci che quei contenuti diano risposte certe ai nostri dubbi e alle nostre domande. Per questo motivo i contenuti di questo tipo devono essere un primo passo verso un sostegno professionale vero e proprio. Inoltre, riprendendo quanto detto prima, è importante sviluppare un pensiero critico e accertarci che le persone che ci stanno fornendo quel contenuto siano realmente dei professionisti.
Se invece le informazioni arrivano dalla condivisione di una personale esperienza di sofferenza è importante ricordare che ognuno vive il disagio mentale in modo diverso, così come possono essere diverse le cause ed i trattamenti: quindi possiamo utilizzarlo come un momento di confronto e conforto, senza cadere nel giudizio della sofferenza propria o altrui.
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