Saggio breve sulla vecchiaia
Saggio breve sulla vecchiaia: saggezza, esperienza e prospettive della terza età. Come sviluppare un discorso sulla vecchiaia
SAGGIO BREVE SULLA VECCHIAIA
L'esempio dato dalla collettività
Al giorno d'oggi si vive in una società giovane e frenetica, in cui non c'è il tempo nemmeno per prendersi un attimo una pausa: bisogna sempre essere all'avanguardia, con la testa rivolta verso avanti come se fosse bloccata da un collare. Di conseguenza genitori e parenti avanti con l'età vengono visti come un incomodo, una "palla al piede", in quanto richiedono un po' di tempo e di attenzioni. Per non parlare degli acciacchi. La società ci fa vedere la vecchiaia come un mostro da tenere lontano, ci sprona a "combatterla come una malattia" (fonte: Cicerone, Cato Maior de senectute).
Le parole degli anziani non hanno età
In realtà, talvolta è necessario fermarsi e riflettere, e considerare le parole di questi anziani, che noi riteniamo inutili, che tuttavia col passare del tempo cominciamo ad apprezzare, tanto che finiamo per "inseguire quello che i nostri vecchi saprebbero raccontarci" (fonte: bancadellamemoria.it). Anche se i tempi sono cambiati, ci sono delle nozioni di vita che rimangono invariate anche se davanti a noi non c'è più un foglio di carta ma un computer. E poiché l'esperienza è una strana insegnante, che prima mette sotto esame e dopo dà l'insegnamento, ci si accorge di come sia un vero e proprio vantaggio ascoltare le storie di chi queste esperienze le ha già vissute.
Gli anziani si mettono in gioco
Ma non è tutto. L'immagine dell'anziano sotto una coperta davanti al camino è ormai solo uno stereotipo. Più del 50% degli ultrasessantenni sono attivissimi e si danno da fare per rimanere in forma con uno stile di vita molto attivo. Molte volte cercano di prolungare il periodo di lavoro per non andare in pensione, o frequentano le Università della Terza età. Negli scorsi anni infine è nato il progetto "Nonno Web", per fare approcciare gli anziani con le nuove tecnologie. Con la loro saggezza e la loro voglia di fare, se resi partecipi gli anziani possono quindi costituire una valida risorsa.
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Mille prospettive per un anziano
Qualcuno potrebbe giustamente obiettare che non tutti gli anziani, anzi buona parte, rimane invece inutile alla società. Molti infatti sono inibiti fisicamente, o non ce la fanno a impegnarsi ancora come quando erano giovani. Ebbene, se non possono fornire un aiuto alla società frenetica e confusionaria che intendiamo, non significa che non possono fornire un aiuto nella Prima Società, la famiglia. Una persona in più a casa che aiuta negli affari domestici è sempre desiderata. Come non c'è gioia più grande per un nonno o una nonna di stare con i suoi adorati nipotini.
Il senso di famiglia
L'abbandono e la trascuratezza degli anziani derivano da una triste piaga della società moderna, ovvero dalla perdita del senso della famiglia. Cinquant'anni fa era un obbligo morale avere i genitori a casa propria e prendersene cura, ora invece è quasi impensabile.
Il recupero di questo senso di appartenenza alla famiglia dovrebbe essere oggetto di dibattito nelle scuole e oggetto di preoccupazione per le Istituzioni.
Conclusione
La vecchiaia dunque, con tutti i suoi acciacchi, deve essere vista con amore e senso di famiglia, come un momento di pace e serenità, oltre che estrema saggezza: nelle società del passato, se ci pensiamo, le decisioni più importanti erano prese dal Consiglio degli Anziani (quello che è rimasto anche oggi il "Senato", da senex, vecchio), in virtù della esperienza e del loro buon senso. Pertanto amiamo i nostri "vecchi" e tuteliamoli, come d'altronde fecero loro con noi quando erano giovani.
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