Il 5 febbraio torna il Safer Internet Day 2019
Safer Internet Day 2019: l'evento internazionale per la sicurezza in rete torna anche quest'anno: appuntamento contro il cyberbullismo il 5 febbraio
SAFER INTERNET DAY 2019
La giornata nazionale contro il cyberbullismo, il Safer Internet Day 2019, torna anche quest'anno con una nuova edizione. Il tema? Una nuova alleanza tra scuola e famiglie: un modo utile e intelligente per parlare di sicurezza informatica, ma anche dei rischi della rete e delle sue potenzialità.
Nella stessa giornata del SID è prevista anche la giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo Un Nodo Blu - le scuole unite contro il bullismo, lanciata lo scorso anno. In questa occasione le scuole organizzano eventi, attività di formazione e informazione destinate agli alunni e alle famiglie. Lo scopo? La prevenzione del cyberbullismo a scuola.
SAFER INTERNET DAY: PERCHÉ?
Secondo uno studio effettuato da Microsoft Italia, il nostro paese è al 9° posto su 22 per l'esposizione ai rischi online. Microsoft fa sapere che Il 64,5% degli intervistati dichiara di essere stato vittima diretta – o di conoscere almeno un amico o familiare che ha vissuto questo tipo di esperienza - di almeno uno dei tre principali rischi online: contatti indesiderati, fake news e bullismo.
Diventa sempre più importante dunque continuare campagne di sensibilizzazione di questo tipo, soprattutto data la giovane età dei ragazzi esposti ai rischi su web. Continua Microsoft:
I Millennial e le adolescenti sono le categorie demografiche che soffrono di più a causa dei rischi online, anche rispetto ai loro pari nel mondo: il 69% dei nati tra gli anni 80 e 90 e il 69% delle teenager dichiara infatti di provare molto disagio per questo tipo di esperienza.
In molti casi i comportamenti negativi ai danni delle vittime adolescenti provengono da persone a loro note o addirittura da amici e familiari. Ecco quindi un altro dato importante: da parte delle vittime diminuisce la fiducia nelle persone sia online che offline, ma soprattutto il 28% delle vittime riduce le attività su social media, blog e forum. Non solo: cala allo stesso tempo rispetto allo scorso anno la volontà di compiere azioni positive dopo essere stati esposti ai rischi online: diminuisce infatti del 2% l’inclinazione a trattare gli altri con rispetto e dignità e del 5% la propensione a utilizzare impostazioni di privacy più rigide sui social media.
Proprio gli atteggiamenti che aiuterebbero maggiormente a prevenire o fronteggiare questo tipo di rischi hanno quindi meno presa sui ragazzi. Ma c'è una buona notizia: sono in aumento gli adolescenti che di fronte alle difficoltà chiedono aiuto ai genitori, il 44% per l'esattezza. Segno che la campagna di sensibilizzazione di questi anni ha funzionato.