Romanzo sentimentale: storia e caratteristiche

Storia e caratteristiche del romanzo sentimentale, il genere che narra storie d’amore, vicende sentimentali e dei loro intrecci
Romanzo sentimentale: storia e caratteristiche
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1Romanzo sentimentale: caratteristiche e tratti peculiari

Il romanzo sentimentale: storia e caratteristiche.
Il romanzo sentimentale: storia e caratteristiche. — Fonte: istock

Quando parliamo di romanzo sentimentale, o di racconto sentimentale, ci riferiamo a un genere della narrativa il cui fulcro è rappresentato dall’analisi e dalla messa in scena dei sentimenti dei personaggi. Ciò che veramente conta in questa tipologia di narrazione non è tanto, quindi, ciò che accade al di fuori degli individui, quanto piuttosto ciò che questo suscita all’interno dell’animo degli stessi. 

Si potrà obiettare, tuttavia, che la caratterizzazione psicologica dei personaggi è presente anche in altri generi della narrativa, e non solo nel racconto o nel romanzo sentimentale. Nel caso di questi ultimi, però, tale caratterizzazione è predominante rispetto agli altri aspetti della narrazione.  

Desideri, dubbi, pensieri, fantasie: degli individui che popolano il racconto o il romanzo, il lettore riesce a conoscere i moti dell’animo e il punto di vista soggettivo. In quest’ottica, l’autore fa spesso ricorso a tecniche narrative capaci di entrare nell’interiorità dei personaggi, come l’uso del monologo interiore o del discorso indiretto libero.   

2Romanzo sentimentale: storia del genere

2.1Le origini

Le origini del romanzo sentimentale.
Le origini del romanzo sentimentale. — Fonte: getty-images

L’indagine dell’animo umano e delle sue emozioni è, da sempre, una prerogativa della letteratura. Tuttavia, almeno nell’età antica e medievale, era la poesia a occuparsi di tale indagine, in particolare la poesia lirica, che divenne sede privilegiata per l’espressione del mondo interiore dell’essere umano, delle sue emozioni, del suo rapporto con la natura e con il mondo circostante.    

La tematica sentimentale riuscì comunque a ritagliarsi uno spazio nella narrativa, in particolar modo all’interno della novella e della fiaba. Ne è un esempio il Decameron di Giovanni Boccaccio, in cui vediamo il tema dell’amore dominare la quarta e la quinta giornata: nella prima i dieci giovani si ritrovano a raccontare novelle in cui il protagonista è l’amore infelice, nella seconda quelle in cui gli amanti riescono, dopo varie vicissitudini, a ottenere il loro lieto fine.   

Tristano e Isotta, scena dall'opera di Richard Wagner.
Tristano e Isotta, scena dall'opera di Richard Wagner. — Fonte: getty-images

Tuttavia, in epoca medievale il più grande, e forse il primo, esempio di romanzo sentimentale fu quello di Tristano e Isotta: si tratta probabilmente del più famoso dei miti arturiani, che racconta l’infelice amore di due amanti – Tristano e Isotta, per l’appunto – che conduce entrambi alla morte.    

Il mito di Tristano e Isotta conobbe un successo straordinario, tanto da confluire in diverse opere letterarie, molte delle quali sono andate perdute. Le due prime attestazioni scritte risalgono al XII secolo e sono di matrice francese. La prima venne probabilmente scritta, in lingua normanna, per mano di Béroul; la seconda, invece, in anglonormanno da un chierico di nome Thomas. Entrambe portano il titolo di Roman de Tristan.   

2.2Il novel of manners e il romanzo sentimentale nell’Ottocento

A fine Settecento si diffonde il romanzo di costume.
A fine Settecento si diffonde il romanzo di costume. — Fonte: istock

L’esplosione del romanzo sentimentale si ebbe, però, solo a partire dalla fine del Settecento, quando si iniziò a diffondere il novel of manners, ossia il romanzo di costume. Con questa espressione ci si riferisce a quel genere letterario che si affermò in Inghilterra sulla fine del secolo, in cui il protagonista eral’individuo, ma immerso nel suo contesto sociale.  

Le manners, di fatto, sono quei valori e quei tratti culturali che caratterizzano un’epoca – dal modo di parlare, all’abbigliamento, alle credenze e alle ideologie – mischiate a quelle che possono essere le caratteristiche di ogni singolo essere umano. Su questo sfondo fatto di etichette e di modelli comportamentali, si stagliano le vicende interiori, amorose e sentimentali dei protagonisti.  

Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen (1775 - 1817).
Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen (1775 - 1817). — Fonte: getty-images

Come non pensare, ad esempio, ai due capolavori di Jane Austen, famosissima scrittrice britannica nonché autrice tra le più celebri del panorama letterario mondiale. Orgoglio e pregiudizio e Ragione e sentimento – questi i titoli dei suoi due romanzi sentimentali più noti – seguono le vicende al femminile delle protagoniste, che popolano la campagna inglese, all’inseguimento della felicità matrimoniale. 

Rimanendo in ambito in inglese, tra i romanzieri più significativi del Romanticismo abbiamo tre sorelle: Charlotte Brontë, Emily Brontë e Anne Brontë. Esse furono autrici di romanzi sentimentali di grande successo come – rispettivamente – Jane EyreCime tempestose e La signora di Wildfell Hall

Abbandonando progressivamente l’attenzione ai costumi sociali, centrarono il focus sui sentimenti dei personaggi, che costituiscono il vero motore delle loro azioni. Descritte con magistrali veemenza e realismo, le passioni travalicano la pagina e parlano alle corde più intime dei lettori. 

Illustrazione del romanzo Madame Bovary di Gustave Flaubert (1821-1880).
Illustrazione del romanzo Madame Bovary di Gustave Flaubert (1821-1880). — Fonte: getty-images

In Francia, invece, il capolavoro del genere fu rappresentato, nell’Ottocento, da Madame Bovary di Gustave Flaubert. Pubblicato nel 1856, questo romanzo sentimentale segue le vicende di Emma Bovary, moglie di un medico di provincia, che è solita intessere relazioni adulterine con altri uomini per sfuggire alla noia della vita di provincia. Sotto la lente di ingrandimento c’è la psicologia della donna, attraverso cui entriamo dentro le dinamiche dell’amore e ne comprendiamo i bizzarri meccanismi.  

Un discorso simile è quello che potremmo fare, infine, per Anna Karenina, romanzo sentimentale scritto dalla meravigliosa penna russa di Lev Tolstoj. Anche in questo caso vediamo la protagonista dell’opera, Anna, moglie dell’ufficiale governativo Karenin, intessere una relazione adulterina con un altro uomo, Aleksej Vronskij.  

Ma la passione che qui viene raccontata non è solo un antidoto alla noia: è una forma di felicità – o almeno l’illusione di una felicità. Ne leggiamo un brano tratto dal secondo capitolo, in cui la semplice infatuazione lascia lo spazio alla consapevolezza di non riuscire più a vivere senza questo amore extraconiugale: 

Illustrazione di Anna Karenina, protagonista del romanzo di Lev Tolstoj.
Illustrazione di Anna Karenina, protagonista del romanzo di Lev Tolstoj. — Fonte: getty-images

«Egli si trovava ovunque potesse incontrare la Karenina e, quando le circostanze glielo permettevano, le parlava del proprio amore. Ella non l'incoraggiava; ma nel suo spirito, ogni volta che lo vedeva, divampava quello stesso senso di animazione che l'aveva invasa fin dal primo giorno in cui l'aveva incontrato in treno; ed essa stessa si rendeva conto di come, appena lo scorgeva, la gioia le si accendesse negli occhi e affiorasse nel suo sorriso, senza tuttavia essere in grado di smorzare l'espressione di quella gioia.
Nei primi tempi dopo il ritorno, era sincera nel credere d'essere scontenta dell'insistenza di Vronskij; ma una volta, non avendolo incontrato a un ricevimento dove contava vederlo, capì chiaramente, dalla tristezza che le invase l'anima, di aver ingannato se stessa; l'insistenza di quell'uomo non solo non le era fastidiosa, ma costituiva per lei tutto l'interesse della vita.»    

Un’illusione dalle tinte tragiche, che condurrà la protagonista del romanzo alla distruzione del suo mondo e, di conseguenza, di sé stessa.

2.3Il romanzo sentimentale nella contemporaneità

Dal romanzo sentimentale nasce il romanzo rosa.
Dal romanzo sentimentale nasce il romanzo rosa. — Fonte: getty-images

A partire dal Novecento, il romanzo sentimentale ha trovato una sua particolare evoluzione, dando vita al cosiddetto romanzo rosa. Quando si parla di questo genere narrativo, solitamente non lo si fa con intento di elogio: nato con lo scopo di far evadere le lettrici (sì, soprattutto donne) dalla vita quotidiana, spesso si caratterizza per una qualità letteraria non proprio eccelsa. Si tratta di storie d’amore di facilissima lettura che ruotano attorno alla sfera della sessualità e ai costumi. Negli anni Ottanta del Novecento ne è nata una vera e propria collana editoriale, la "Harmony" ispirata a quella de "I romanzi della Rosa".

L'amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez.
L'amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez. — Fonte: ansa

Anche nel Novecento, però, non sono mancati romanzi sentimentali dall’indiscutibile qualità letteraria. Ne è un esempio L’amore ai tempi del colera dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez, Premio Nobel per la letteratura. Pubblicato nel 1985, racconta il sentimento eterno e incrollabile che Florentino Ariza nutre per Fermina Daza, la più bella ragazza del Caribe: un amore che vale la più lunga delle attese.   

Per quanto riguarda l’Italia, invece, impossibile non citare Un amore di Dino Buzzati: è un romanzo dalle tinte erotiche, in cui l’amore viene descritto quasi come una malattia, spesso incurabile.