Il Romanticismo in musica e Giuseppe Verdi: riassunto breve
Il Romanticismo in musica: riassunto breve e approfondimento su uno dei più importanti musicisti del periodo, Giuseppe Verdi
ROMANTICISMO IN MUSICA
Nella prima metà dell’ottocento si diffonde in Europa un nuovo movimento: il Romanticismo, che, semplificando, esalta tutti i sentimenti dell’animo umano, tra cui naturalmente anche l’orgoglio e l’amore per la patria.
La cultura musicale si diffonde nelle sale da concerto e nei salotti. I musicisti non sono più alle dipendenze dei nobili ma liberi professionisti che si guadagnano da vivere con i concerti e le opere.
Questa nuova concezione si manifestò completamente con musicisti quali Schubert, Schumann, Chopin. La forma di spettacolo più amata dal pubblico italiano è il Melodramma, genere ben rappresentato da autori quali Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi.
LE CORRENTI MUSICALI IN EUROPA
L’Impressionismo è un movimento artistico francese, che prevede che la musica suggerisca impressioni ed emozioni senza mai definirle completamente. Debussy fu il più alto esponente ed il primo ad inserire nella musica colta occidentale elementi di altre culture.
Nel Novecento sorge in Germania una nuova corrente chiamata Espressionismo in contrapposizione all’Impressionismo francese. Qui ilmusicista vuole piuttosto esprimere il senso di angoscia dell’uomo nei confronti di un mondo che si sta preparando allo scoppio della Prima guerra mondiale.
GIUSEPPE VERDI
Giuseppe Verdi nasce da una famiglia di umili origini a Roncole di Busseto, in provincia di Parma, nel 1813. Dotato di grande talento musicale, viene nizialmente aiutato da un amico di famiglia, Antonio Brezzi, che lo introduce agli studi con il direttore delle banda del paese e poi gli consente di terminarli a Milano.
Nel 1835 diventa direttore della banda di Busseto.
Ascolta su Spreaker.Nel 1838, alla scala di Milano, Verdi rappresenta Oberto conte di San Bonifacio, un’opera che ha un discreto successo.
L’opera comica Un giorno di regno, rappresentata sempre a Milano nel 1840, è invece un grande fiasco. Verdi capisce così di non essere portato per il genere comico, così le successive 24 opere saranno tutte incentrate su temi storici, amorosi o sociali.
Nel 1842 il successo arriva con il Nabucco, una grande opera ambientata al tempo dell’oppressione degli ebrei da parte dei babilonesi.
Negli ultimi anni, Verdi sperimenta anche il genere sacro, componendo la grande Messa da Requiem per la morte di Alessandro Manzoni, nel 1874, cui seguiranno un Te Deum, nel 1896, e lo Stabat Mater, nel 1897.
Verdi muore nel 1901 a Milano.