Rivoluzione industriale: riassunto della storia e delle cause

Prima rivoluzione industriale: storia e cause dell'importante processo storico che nel '700 ha rivoluzionato definitivamente la società europea

Rivoluzione industriale: riassunto della storia e delle cause
getty-images

Rivoluzione industriale: storia

Prima rivoluzione industriale: i carri a vapore in un'illustrazione del 1831
Fonte: getty-images

Quando si parla di Rivoluzione industriale bisogna avere ben chiaro il contesto storico. Di Rivoluzioni industriali se ne contano infatti non una, ma due. La Prima rivoluzione industriale è un processo storico che ha investito l'Inghilterra della fine del '700 e si è conclusa - secondo la periodizzazione riconosciuta dagli storici - intorno al 1830. Durante questo periodo la rivoluzione industriale ha investito diversi campi: non solo la produzione dei beni di consumo e la metodologia di produzione, ma anche la società in senso più ampio, determinando un importante passaggio all'inurbamento a discapito del lavoro nelle campagne.

Rivoluzione industriale: cause

Nei primi cinquant'anni del XVIII secolo il commercio inglese rafforzò le sue posizioni su scala mondiale. La riduzione dei rischi legati al commercio d'oltremare e l'aumento dei profitti, insieme alla politica del governo inglese tesa a ridurre il potere delle grandi compagnie privilegiate, consentirono l'ingresso nel settore di uomini nuovi e il dispiegarsi della libera iniziativa. Londra, al centro di questi traffici, sviluppò una rete sempre più estesa di servizi di credito e assicurativi, assumendo il ruolo di capitale finanziaria di tutta Europa.

Il commercio

Molti storici hanno considerato il commercio estero come il tratto più significativo della diversità inglese, tanto da porlo al primo posto tra i fattori della rivoluzione industriale. E' certo infatti che il controllo del mercato internazionale fornì alle manifatture britanniche la possibilità di un rapido e poco costoso approviggionamento di cotone grezzo, materia prima essenziale alla nascita della moderna industria tessile, e insieme garantì un ampio mercato di vendita per i prodotti inglesi. Lo sviluppo commerciale favorì inoltre la formazione di opertaori economici dotati di mentalità imprenditoriale, di disponibilità al rischio e di spirito di iniziativa.

La rivoluzione agricola

Nel corso del '700 l'assetto proprietario e le strutture produttive dell'agricoltura inglese subirono cambiamenti tanto profondi da generare una vera e propria rivoluzione agricola. Il possesso delle terre si concentrò nelle mani di pochi grandi e medi proprietari con la costituzione di ampie unità di produzione gestite spesso da fittavoli con criteri imprenditoriali e basate sul lavoro di salariati agricoli. Questa trasformazione degli assetti proprietari, determinata dal fenomeno delle enclosures e delle privatizzazioni, portò alla formazione di un nuovo ceto di braccianti

La rivoluzione agricola contribuì ad avviare e sostenere il processo di industrializzazione su vari piani. In primo luogo sopperì al fabbisogno alimentare di una popolazione in rapida crescita. In secondo luogo contribuì alla formazione di un mercato interno che si rivelerà un importante fonte di domanda per i prodotti inglesi. Molti industriali inoltre provenivano dal mondo rurale dei piccoli e medi produttori o da quel settore ricevettero, in molti casi, i capitali necessari per impiantare le prime manifatture. Decisivo fu, infine, il ruolo della rivoluzione agricola nel favorire (con la riduzione delle opportunità per i piccoli proprietari e i contadini autonomi) quel massiccio esodo dalle campagne che consentì lo sviluppo del proletariato industriale.

La rivoluzione demografica

Strettamente intrecciata alle trasformazioni de mondo rurale fu la rivoluzione demografica. Dai 6 milioni di abitanti del 1740 si passò agli oltre 14 milioni del 1830, grazie soprattutto al notevole aumento della natalità determinata dal progressivo abbassamento dell'età del matrimonio e dall'aumento degli stessi. La rivoluzione demografica rese disponibile all'industria nascente una manodopera numerosa e quindi a basso costo. Una manodopera che, uscendo dal ciclo dell'autoconsumo, divenne sempre più dipendente dal mercato per il soddisfacimento dei proprio bisogni alimentari.

Il dinamismo della società. Un ruolo determinante è svolto anche dal sistema politico e dal clima culturale inglese del Settecento. La stabilità politica, il rafforzamento del ruolo del Parlamento, la vivacità della società civile rendevano la società inglese più dinamica di quelle continentali, aperta alle innovazioni e percora da un forte spirito pragmatico.

Le trasformazioni della società

L'avvento del sistema di fabbrica sconvolse i metodi di produzione e le forme di organizzazione del lavoro. In Inghilterra, fino alla metà del '700, la maggior parte dell'attività lavorativa si svolgeva o nelle botteghe artigiane o più comunemente nei sobborghi e nelle campagne dove il metodo di produzione prevalente era quello a domicilio.

Con l'introduzione delle macchine e del vapore questo sistema venne progressivamente ma ineluttabilmente smantellato ed il lavoratore divenne un operaio: abbandonò cioè tutte la altre attività che nell'impresa familiare continuava a svolgere, in particolare quella agricola, ed ebbe nella fabbrica il suo unico impiego. Inoltre cominciò ad eseguire solo l'operazione parziale affidatagli sulla base di una crescente divisione del lavoro che, mentre rendeva sempre più complesso da un punto di vista tecnico l'insieme del processo produttivo, semplificava le operazioni in cui era suddiviso.

L'avvento delle fabbriche caratterizzò la Rivoluzione industriale
Fonte: getty-images

Il lavoro e la fabbrica

La macchina impose una nuova disciplina; il lavoro doveva essere svolto in una fabbrica, al ritmo stabilito da una macchina instancabile e inanimata, nell'ambito di una schiera di operai che doveva cominciare e smettere all'unisono, tutto sotto l'occhio attento di sorveglianti che disponevano di mezzi di coercizione marale, pecunaria e a volte anche fisica.

Il sistema di fabbrica trasformò, insieme a quella interna ai luoghi di produzione, anche l'organizzazione territoriale del lavoro e ridisegnò con essa l'immagine topografica e architettonica delle città e il paesaggio. Infatti l'attività lavorativa si concentrò progressivamente nei centri urbani che crebbero in misura considerevole secondo tipologie edilizie di tipo intensivo, mentre anche la campagna circostante modificava le sue colture in funzione di una popolazione urbana in forte aumento.

A questo insieme di trasformazioni si associa usualmente la nascita del proletarito industriale la cui formazione fu comunque lenta e complessa.

L'inurbamento e la nascita del proletariato urbano

L'avvento del sistema di fabbrica impose condizioni di lavoro molto gravose, che prevedevano orari oscillanti fra le dodici e le sedici ore giornaliere. La semplificazione del processo produttico rese possibile il largo impiego, soprattutto nell'industria tessile, di donne e di bambini che furono sottoposti a livelli disumani di sfruttamento.

La condizione operaia era caratterizzata dalla estrema precarietà del posto di lavoro ed era inoltre aggravata da tutti i problemi connessi al processo d'inurbamento: gli operai erano costretti ad abitare in situazioni di sovraffollamento, in case fatiscenti e in pessime condizioni igieniche, potendo contare su un'alimentazione povera in quantità e qualità.

La formazione dei grandi agglomerati di popolazione urbana e le nuove modalità di aggregazione sociale rappresentate dalla fabbrica e dal quartiere operaio, da un lato resero più omogenei bisogni e condizioni di vita, dall'altro, attraverso l'intensificarsi dei contatti, diffusero la consapevolezza di un destino comune. Questi furono i presupposti per il sorgere di forme nuove di analisi e di azioni politica.

L'età contemporanea e l'ideologia del progresso

La diffusione del sistema di fabbrica e delle macchine, lo sviluppo dell'industria e dei servizi a scapito dell'agricoltura, la formazione di nuovi strati sociali (classe operaia e ceti medi) non sono che gli aspetti più significativi dei profondi mutamenti intervenuti nell'Occidente sviluppato a partire dalla fine del '700.

Per tutti questi motivi la rivoluzione industriale ha assunto, con la rivoluzione francese, il valore periodizzante di inizio di una nuova età, quella contemporanea. Un'età in cui, fra profondi squilibri e contrasti talora durissimi, si è registrata, per i paesi industrializzati e per una parte del mondo da essi dipendente, l'uscita dalla penuria alimentare e dalla povertà. Un'età dominata dall'ideologia del progresso e da una nuova mentalità, fatta di disponibilità continua al mutamento e di promozione di ulteriori mutamenti.

A distanza di duecento anni dalle sue origini, la rivoluzione industriale si è confermata come grande dispensatrice di benessere e di ricchezze materiale, ma non sempre di quella "felicità" che riformatori e utopisti avevano ritenuto dovesse essere il compito e il principale obiettivo del progresso economico e sociale.

Domande frequenti

    Domande & Risposte
  • Quando è avvenuta la Rivoluzione Industriale? 

    Dal 1760 al 1840

  • Che effetto ebbe sulla popolazione?

    La popolazione cominciò a spostarsi dalle campagne alle città. 

  • Quali sono le invenzioni della rivoluzione industriale? 

    La macchina a vapore e le ferrovie. 

Rivoluzione industriale: approfondisci

Per approfondire:

Rivoluzione industriale: ascolta la lezione

Ascolta la puntata sulla Rivoluzione industriale tratta dal nostro podcast Te lo spiega Studenti:

Ascolta su Spreaker.

Il video sulla Rivoluzione industriale

Guarda il video che ti spiega la Rivoluzione industriale:

Un aiuto extra per il tuo studio

Qualche testo selezionato per te per conoscere meglio la rivoluzione industriale di ieri e quella di oggi:

Contenuto sponsorizzato: Studenti.it presenta prodotti e servizi che si possono acquistare online su Amazon e/o su altri e-commerce. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti in pagina, Studenti.it potrebbe ricevere una commissione da Amazon o dagli altri e-commerce citati. Vi informiamo che i prezzi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati in tempo reale e potrebbero subire variazioni nel tempo, vi invitiamo quindi a verificare disponibilità e prezzo su Amazon e/o su altri e-commerce citati

Un consiglio in più