Risorgimento italiano: riassunto breve dei fatti e dei protagonisti che misero le basi per la costruzione dell'ideale dell'Italia Unita
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RISORGIMENTO ITALIANO, RIASSUNTO BREVE

Dopo il congresso di Vienna l’Italia tornò alla precedente situazione di paese diviso e sottoposto all’egemonia straniera. La maggior parte della penisola si trovò sotto il dominio dell’Austria, che controllava direttamente il Lombardo-Veneto e indirettamente i ducati di Parma Modena e Lucca,il Granducato di Toscana e il regno delle due Sicilie.
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Per conoscere e ricordare i concetti, gli eventi e i principali avvenimenti della storia dalle origini a oggi.
LE SOCIETÀ SEGRETE
Per sfuggire al rigido regime repressivo gli italiani patriottici si riunirono in società segrete, la più importante delle quali fu la Carboneria che però non riuscì coinvolgere le classi popolari. Accanto alla Carboneria c'era anche la Giovine Italia, fondata da Mazzini nel 1831. Fallirono infatti le insurrezioni di Napoli, di Sicilia, guidati da Morelli e Silvati e del Piemonte, mentre nel Lombardo-Veneto molti carbonari furono imprigionati.
GLI IDEALI DI INDIPENDENZA
Altri moti ci furono nel 30-31 e il primo fu predisposto a Modena con Ciro Menotti.
Importante sottolineare che ciro Menotti combatteva per Modena e non per l’Italia unita.
Non c’era ancora lo spirito patriottico.
Altro importante protagonista fu Mazzini, il quale riteneva che solo una rivoluzione popolare potesse unificare il paese,dando vita a una Repubblica democratica.
Creò la Giovine Italia ma le prime imprese furono però degli insucessi (tentata sommossa in Piemonte e a Genova 1833, spedizione in Savoia del1834 e dei Fratelli Bandiera 1844).
I fallimenti non cancellarono però l'ideale di un'Italia unita.
Questi ideali portano alla I guerra d’indipendenza dove alcuni volontari patrioti combatterono a fianco dll’esercito piemontese.
Mentre la II guerra fu combattuta da due eserciti (Franco-piemontese contro Austriaci).
Gli ideali patriottici erano ormai nel cuore di molti.
Dagli stessi ideali viene animata la spedizione dei mille di Garibaldi che, dopo aver conquistato l'Italia meridionale, la consegna nelle mani del re Vittorio Emanuele II.