Riforme a scuola contro violenza e bullismo: per il 69% la responsabilità è delle famiglie che non educano
Indagine di Studenti.it tra 3.000 giovani. Tra le cause della crescente violenza ci sono l’emulazione e l’esibizionismo che arrivano dai social e la mancanza di modelli socio culturali positivi.
Indice
Novità in arrivo a scuola su voto in condotta e sospensioni
Il ministro Valditara ha deciso una stretta sul comportamento per far fronte agli episodi di violenza e bullismo che si sono verificati dentro e fuori gli istituti. Secondo la riforma in arrivo, il voto di condotta nel registro impatterà sulla media degli studenti e quando scenderà a 6 equivarrà al rinvio a settembre su un percorso di approfondimento sui principi della cittadinanza. E mentre finora il 5 in condotta poteva derivare solo da gravi atti di violenza o reati, ora tale voto potrebbe essere assegnato anche per gravi e reiterate violazioni del regolamento di istituto. Quando la sospensione supererà i 2 giorni, lo studente dovrà fare attività di cittadinanza solidale.
Più disciplina a scuola: favorevole il 33% degli studenti
Come stanno reagendo gli studenti a queste novità? Lo abbiamo chiesto a 3.000 utenti del sito di Studenti.it e il 33% di questi si è detto d’accordo con le misure. Il 28% è contrario mentre è incerto il restante 40% dei rispondenti.
Violenza e indisciplina: per il 69% le famiglie non educano
Alla domanda sul perché, secondo loro, si sono rese necessarie queste misure, il 69% dà la responsabilità alle famiglie che non sanno più educare i ragazzi. Il 31% fa invece ricadere la responsabilità sulla scuola.
Emulazione, mancanza di modelli positivi e di educazione
Sulla causa di queste misure, ovvero sul perché della crescente violenza tra i giovani sia a scuola che fuori, il 43% non ha dubbi e, ancora una volta, accusa la carenza educativa di scuola e famiglia. Segue un 32% di studenti che ritiene responsabili l’emulazione e l’esibizionismo che arrivano dai social mentre il restante 25% pensa che la causa principale sia la mancanza di modelli socio culturali positivi.