Rientro a scuola a settembre: ecco come sarà
Rientro a scuola a settembre: dalla didattica a distanza ai turni, passando per le classi da 12 alunni. Tutte le ipotesi per il primo giorno di scuola
RIENTRO A SCUOLA
Il primo giorno di scuola 2020 come sarà? A scuola o online? Ci sono una serie di domande a cui deve rispondere il MIUR in queste settimane per organizzare al meglio l'avvio dell'anno scolastico e per capire in che modo potranno frequentare gli studenti le lezioni, in un mondo che deve convivere con il virus. Se la pandemia ha infatti cambiato profondamente anche la scuola - che ha reagito subito organizzandosi al meglio con lo strumento della didattica online - dall'altro lato ci sono una serie di nodi da sciogliere per il rientro in classe a settembre poiché è ormai chiaro che la didattica a distanza non può essere l'unica alternativa possibile.
I possibili scenari variano a seconda del grado di istruzione di cui si parla: per i più piccoli - fino ai 6 anni - si parla di spazi all'aperto: a luglio e ad agosto potranno essere utilizzati i cortili, le palestre e gli altri locali della scuola. Lo stesso vale per settembre ma è necessario parlare con tutti gli interlocutori locali perché ogni piano dovrà essere adattato al territorio. Per gli studenti più grandi ci sono diverse ipotesi invece e sono tutte subordinate all'evolversi dell'epidemia:
- nella migliore delle ipotesi si potrà tornare a scuola normalmente;
- ritorno a scuola in piccoli gruppi: la metà degli studenti potrà partecipare in presenza alle lezioni, l'altra metà da casa;
- se il contagio non dovesse diminuire si continuerà con la didattica a distanza.
IN CLASSE A TURNI
Una delle ipotesi riguarda una possibile turnazione degli studenti: la metà potrebbe seguire le lezioni da casa, l'altra metà protrebbe andare a scuola e seguirle in presenza. Sicuramente, però, non ci saranno le tradizionali "classi pollaio" da 28-30 studenti. Anche le entrate e le uscite dall'edificio dovranno essere scaglionate per evitare assembramenti, così come andranno ripensati gli spazi comuni come quello della mensa.
CLASSI DA 12 STUDENTI
Una delle ipotesi ipotizza la creazione di classi da 12 alunni, ma senza turnazioni: questo tipo di classe dovrebbe diventare ordinaria e non un'eccezione legata all'emergenza. Se si creassero classi da pochi alunni si potrebbe garantire il distanziamento ma questo vorrebbe dire investire nella scuola: quanto nell'edilizia quanto nell'organico.
DIDATTICA A DISTANZA
La didattica a distanza è una delle soluzioni ma non può essere l'unica. Se in questa fase è stata l'unica alternativa, per settembre è necessario trovare un'altra strada. A chiederlo non sono solo gli studenti - che conoscono più di tutti i limiti della didattica online - ma anche i genitori. A questo proposito si è espresso anche il Moige-Movimento Italiano Genitori: "Siamo preoccupati per l’ipotesi di alternanza lezioni a casa e scuola. Non la riteniamo sostenibile sia sul piano didattico, sia sul piano familiare.I genitori in questa pandemia sono stati protagonisti di uno sforzo organizzativo encomiabile, peraltro penalizzato con la riduzione dello stipendio per i genitori che volevano usufruire del congedo. Adesso si ripropone un modello di scuola "quella a distanza" che può essere adottato solo in questioni di altissima emergenza. Noi per settembre non vogliamo una nuova didattica a distanza per i nostri figli, ma trovare una scuola live per tutti, con politiche di inclusione e senza discriminazione per i bambini che hanno avuto parenti ammalati di covid. Quindi: docenti già assegnati nelle classi, stop classi pollaio, dotazione di mascherine, pulizia e sanificazione quotidiana, carta igienica e sapone nei bagni, gel disinfettante nei corridoi, queste le richieste semplici e concrete delle famiglie", ha dichiarato Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige.
La Ministra Azzolina ha detto di voler dare una risposta alle famiglie: "Per quanto riguarda i bambini delle elementari e primaria devono tornare a scuola a settembre. Se con le mascherine o meno non so dare una risposta. Dobbiamo capire quali distanze dovranno mantenere."
ALTRE IPOTESI
Il Politecnico di Torino ha pubblicato il rapporto "Scuole aperte, società protetta" con le linee guida per la ripresa dell'attività scolastica nel Paese. Secondo il Politecnico il sistema educativo risponde a problemi di conciliazione famiglia-lavoro per i genitori e al diritto all'istruzione dei bambini e dei ragazzi. Nel rapporto del Politecnico di Torino ci sono alcune indicazioni per la ripresa della didattica a settembre in sicurezza, che includono diverse ipotesi: dalla didattica online, al dimezzamento degli alunni, dagli ingressi e uscite scaglionati all'attività all'aperto.