Rientro a scuola, rischio verifiche a raffica

Con il rientro a scuola è concreto il rischio delle verifiche a raffica per finire il programma e assegnare le valutazioni. Ecco cosa succede

Rientro a scuola, rischio verifiche a raffica
getty-images

RIENTRO A SCUOLA

È di questa mattina la notizia del rientro a scuola al 60% a partire dal 26 aprile, contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi. Per il governo, che spingeva per far rientrare a scuola gli studenti al 100% in modo da concludere l'anno in presenza, è stato un vero e proprio dietrofront, dovuto soprattutto alla difficile - e mai del tutto risolta - situazione del sovraffollamento dei mezzi pubblici, che rischierebbe di portare a un aumento dei contagi.

RISCHIO VERIFICHE A RAFFICA

Ma anche se si torna sui banchi, non tutto è rose e fiori, anzi. Dopo l'altro dietrofront sull'allungamento del calendario scolastico, il rischio concreto di una serie di verifiche a raffica per finire il programma e valutare gli studenti è assolutamente concreto. Anzi, i ragazzi iniziano a temerle seriamente.

Interviene così su Orizzonte Scuola Chiara Saraceno, psicologa:

Si faccia in modo che la didattica in presenza non si riduca a verifiche a raffica e a corse a finire il programma. Che gli insegnanti si prendano il tempo per ascoltare i loro studenti, per riflettere con loro sull’esperienza di questi mesi, magari anche per fare con loro attività che sono venute del tutto meno in questo lungo anno: laboratori, lavori di gruppo, visite a un museo, incontri con artisti o con persone che possono aiutare la comunicazione e l’auto-riflessione. Non sarà tempo perso, al contrario.

Ne parlava anche il Corriere, giorni fa: per chi è rientrato in classe le giornate hanno coinciso con una ripresa delle verifiche scritte e delle interrogazioni. Il timore degli studenti, insomma, soprattutto di quelli che dovranno affrontare la maturità 2021, è più che legittimo, e in alcuni casi già comprovato.

Fonte: getty-images
Un consiglio in più