Rientro a scuola e green pass: cosa dice il ministro Bianchi
Pericolo classi scoperte e impossibilità di conoscerne la data di scadenza: continuano le polemiche sul green pass per il rientro a scuola
RIENTRO A SCUOLA
Continuano le polemiche sul green pass per i docenti in previsione del rientro a scuola a settembre. Le regole per gli studenti sono ormai chiare, ma i sindacati continuano a chiedere che sia rivista la norma che prevede l'esibizione della certificazione verde all'entrata a scuola dei docenti. Una volta appurato che il ministero non è disposto a fornire gratuitamente tamponi ai professori, infatti, si punta all'abolizione della norma.
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RIENTRO A SCUOLA: GREEN PASS
Ma quali sono i punti contestati?
- Il primo fra tutti riguarda il controllo in sé: sarebbe complicato concludere velocemente le operazioni sia per mancanza di personale - alcune scuole hanno diverse succursali e il personale non sarebbe sufficiente - sia perché le classi resterebbero scoperte per un lungo lasso di tempo. Impossibile, per i sindacati e i Dirigenti Scolastici, chiedere al personale di arrivare a scuola un'ora prima per effettuare i controlli.
- Il secondo punto contestato riguarda la scadenza dei green pass: con l'attuale app per il controllo, infatti, non sarebbe possibile vedere la data di scadenza della certificazione, ma solo verificarne la validità. Il che porterebbe, quindi, a un controllo giornaliero anche di green pass validi per mesi.
- Il terzo punto contestato riguarda la didattica: dal momento che in caso di assenza del docente non sarebbe possibile nominare un supplente prima del quinto giorno, le classi resterebbero costantemente scoperte.
Al momento si resta in attesa che il ministro oggi incontri le Organizzazioni sindacali per valutare insieme delle soluzioni.