Rientro a scuola, la fake news sulla gestione degli alunni sintomatici

Rientro a scuola: il MIUR fa chiarezza su una bufala che sta girando sui social riguardo alla gestione dell'alunno sintomatico. Fake news e versione corretta

Rientro a scuola, la fake news sulla gestione degli alunni sintomatici
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RIENTRO A SCUOLA

Fake news sulla gestione dell'alunno sintomatico. Il Ministero fa chiarezza
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"Sta purtroppo girando una grave fake news su cosa accade quando si deve gestire un alunno che, all'interno dell’istituto scolastico, mostra sintomi compatibili con l'infezione da Covid-19. Si arriva a sostenere che ai genitori non sarà permesso prelevare i propri figli e che questi saranno affidati all'autorità sanitaria. Niente di più falso, ovviamente. Il Protocollo di sicurezza prevede invece che si debba provvedere quanto prima possibile "al ritorno al proprio domicilio" e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti".

Questo il post comparso sul profilo Facebook del Ministero dell'Istruzione riguardo a una notizia che si sta rapidamente diffondendo sui social, secondo cui in caso di comparsa di sintomi di Covid-19, l'alunno sarebbe "prelevato dalle autorità sanitarie" e gli sarebbe impedito il rientro presso il proprio domicilio. Una grave inesattezza che ha dato vita a catene social indignate da parte delle famiglie e che il MI ha voluto immediatamente rettificare in modo ufficiale, in modo da non lasciare adito a dubbi.

COSA DICE IL PROTOCOLLO DI SICUREZZA

Nel suo post il Ministero ha inoltre rimandato alla pagina ufficiale del provvedimento in questione, dove al punto 7 si legge quanto segue:

[...] il CTS sottolinea che la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto. Per i casi confermati le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente normato.

La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico. In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee. Questa misura è di primaria importanza per garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico. Sarebbe opportuno, a tal proposito, prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi con i dirigenti scolastici al fine di un efficace contact tracing e risposta immediata in caso di criticità.

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