Rientro a scuola 2020: i banchi singoli di settembre, tra proposte e problemi
Le nuove postazioni singole che gli studenti avrebbero dovuto trovare a scuola sono state bocciate dagli ortopedici. In Sicilia, per risparmiare, c'è chi segherà i banchi doppi
SCUOLA 2020: ARRIVANO NUOVI BANCHI SINGOLI
Tra le novità del rientro a scuola 2020 ci sarebbero nuove postazioni "più moderne e dinamiche", come le ha definite la ministra Azzolina, che consentirebbero un rientro in sicurezza grazie alla distanza che sono in grado di garantire tra uno studente e l'altro. Si tratta di postazioni sul "modello universitario" ma più colorate ed ergonomiche, dove ognuno avrà a disposizione una sedia con appoggio incorporato.
POSTAZIONI SINGOLE BOCCIATE DAL FISIOTERAPISTA
Appena proposte, le nuove postazioni singole che garantirebbero il rientro in sicurezza sono già state bocciate. Orizzontescuola ha intervistato il fisioterapista Giuseppe Celesti che in proposito ha dichiarato che la sedia sembra una piccola gabbia e non consente di cambiare spesso postura. Per gli studenti alti la scomodità aumenta perché dovrebbero tenere le gambe molto piegate mentre gli studenti più "robusti" ci entrerebbero a stento e starebbero scomodissimi. Insomma, le postazioni singole possono andare bene per un seminario ma non per un intero anno scolastico.
IN SICILIA BANCHI SEGATI A META' PER RISPARMIARE
Nel frattempo c'è chi pensa a soluzioni diverse, anche per far fronte ai tempi lunghi che richiederebbe l'acquisto dei nuovi banchi: in Sicilia i banchi doppi non consentono la distanza di sicurezza di 1 m e, per rispettare le indicazioni del Comitato scientifico di sicurezza, si è pensato ad interventi artigianali. I banchi in questione sono circa 300mila su cui si dovrebbe intervenire con interventi di falegnameria per ospitare 600mila studenti.
A Radio 24 qualche giorno fa la Ministra Azzolina ha dichiarato che “I banchi singoli permettono di recuperare spazio e noi al momento, sulla base delle indicazioni del Cts, dobbiamo mantenere il metro di distanza. Serviranno inoltre per spazi nuovi, nuove aule e pensiamo a edifici scolastici dismessi, ma anche patti territoriali per portare gli studenti fuori dalla scuola intesa in maniera tradizionale; e serviranno per l’organico, soprattutto nella scuola dell’infanzia per poter fare lezioni in piccoli gruppi”.
I DIRIGENTI SCOLASTICI PROTESTANO
I presidi però non ci stanno perchè ogni banco verrebbe a costare sui 400€, una spesa insostenibile considerando che a settembre le priorità saranno altre. Quattrocento € a postazione, per scuole con 200 studenti equivarrebbero ad una spesa di 80mila€, cifra di cui la maggio parte degli istituti non dispone e così ci si organizza: c'è chi, metro alla mano, distanzia i banchi per garantire la distanza di sicurezza e chi propone di allestire dei locali nella scuola dove una parte degli studenti possa seguire le lezioni a distanza ma pur sempre all'interno dell'istituto.
Su una cosa però sono tutti d'accordo: servono molti più insegnanti e per trovarli ci sono pochissime settimane a disposizione.