RICORSO TEST MEDICINA 2016
Il 19 dicembre il TAR del Lazio ha accolto l’ultima trance del maxi-ricorso presentato da UDU riguardo l’esclusione dalla graduatoria dei candidati che non avevano firmato la scheda anagrafica durante il test di medicina 2016 e gli altri corsi a numero programmato nazionale.
Il ricorso per la mancata sottoscrizione della scheda anagrafica, patrocinato dallo studio legale dell’Avv. Michele Bonetti, ha ottenuto la reintroduzione in graduatoria per l’anno 2016/2017 di circa 1000 studenti.
IL COMUNICATO DI UDU
In un comunicato stampa diffuso da UDU, Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari, ha dichiarato: “È l’ennesima vittoria da noi riportata sul tema dell’accesso: ancora più importante questa terza tranche perché, dopo un primo momento in cui erano stati rigettati alcuni nostri provvedimenti accusati di riguardare posizioni troppo eterogenee, oggi il TAR si è espresso su quegli stessi casi avallando le ragioni del nostro maxi ricorso. È una vittoria che quindi ribadisce la bontà della nostra azione collettiva. Da subito, già lo scorso anno, avevamo segnalato come non fosse possibile pregiudicare il diritto allo studio degli studenti per un mero vizio formale. Ora 1000 studenti vedranno riconosciuto il loro diritto ad essere reinseriti in graduatoria e potranno concorrere regolarmente per entrare a studiare nella facoltà sperata e scelta per il proprio futuro.”
LE RICHIESTE AL MIUR
La Marchetti ha continuato poi spiegando che già da tempo l’UDU aveva chiesto al Miur di rivedere la parte del bando del test di medicina 2016 che riguardava l’annullamento della prova in caso di mancata sottoscrizione della scheda anagrafica. Marchetti ha dichiarato: “La vittoria di oggi ci dà un quadro estremamente chiaro. Il MIUR deve prendere immediatamente atto di queste vittorie UDU: dia subito attuazione a quanto disposto oggi dal TAR e non rallenti ulteriormente il percorso di questi studenti.”
La coordinatrice di UDU ha concluso dicendo: “Da anni portiamo avanti con numerosi successi una battaglia contro il numero chiuso. È venuto il momento di dire basta! Abbiamo presentato come gruppo UDU in CNSU una mozione, approvata all’unanimità, in cui chiediamo al Ministero la convocazione di un tavolo per rivedere l’attuale sistema di accesso. Il neo-Ministro dimostri la volontà di invertire la rotta e rivedere questo modello che oramai fa acqua da tutte le parti: è necessario andare verso il libero accesso.”
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