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Ricorsi test medicina: come funzionano
Nel 2014 una sentenza del Tar ha dichiarato illegittimo il test di medicina stabilendo la riammissione in sovrannumero di duemila studenti.
A causa di questi e altri precedenti ogni anno gli studenti che rimangono fuori dalla graduatoria vengono assaliti dal dubbio: fare ricorso o no? E quali sono le scadenze da rispettare, i costi e i passi da compiere?
Ricorso collettivo test medicina
Ogni anno diverse associazioni e avvocati portano avanti i ricorsi collettivi. Gli studenti, a fronte di una spesa minima, possono partecipare ai ricorsi di questo tipo. L'adesione ai ricorsi collettivi deve essere fatta entro 60 giorni dalla prova e non esistono proroghe. Quest'anno, per esempio, il Codacons ha portato avanti il ricorso collettivo contro il test d'ammissione per chiedere di far ammettere gli studenti con riserva.
Ricorso straordinario test medicina
Il ricorso straordinario può essere presentato fino a 120 giorni dalla pubblicazione della graduatoria. Il ricorso individuale ha un costo molto più elevato di quello collettivo.
Quando fare ricorso
Secondo Consulcesi, se durante il test d’ingresso si sono notate delle irregolarità, sarà possibile fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per chiedere:
- l’adozione del provvedimento cautelare che autorizzi l’ iscrizione con riserva al corso;
- l’annullamento della graduatoria e l’ammissione di tutti i ricorrenti;
- l’annullamento della graduatoria e di tutta la procedura selettiva;
- l’illegittimità della mancata copertura di tutti i posti disponibili dichiarati dagli atenei;
- il risarcimento del danno per la mancata e/o ritardata iscrizione alla facoltà.