Riassunto sul Principato di Augusto

Riassunto sui principali fatti legati al Principato di Augusto: la riforma militare, la politica di Augusto, la pax romana e le guerre

Riassunto sul Principato di Augusto
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PRINCIPATO DI AUGUSTO

Augusto
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Ottaviano, dopo quasi un secolo di guerre civili, riesce a ristabilire l’ordine a Roma; nel 9 a.C. inaugura l’Ara Pacis (altare della pace) e celebra la Pax Augusta, con la quale non solo riporta la pace in patria, ma la impone alle terre conquistate.

 

Ottaviano riorganizza la penisola iberica in province (Spagna, Lusitania e Betica), oltre alla Gallia. La Gallia Cisalpina viene inglobata in Italia e i confini dell’Italia vengono portati alle Alpi.

Con la sconfitta di Teutoburgo nel 9 d.C. Augusto rinuncia ad estendere i confini oltre il Reno e il Danubio; sono moltissime le province controllate dall’imperatore. L’Egitto, di cui Augusto è faraone, è un possesso privato.

Nel 29 a.C. si celebrò il trionfo di Ottaviano che dopo decenni di guerra aveva riportato la pace a Roma. Era però necessario modificare la costituzione per poter governare come un sovrano senza dichiararsi tale.

Nel 27 a.C. assunse il titolo di Augustus, nel 23 a.C. lasciò la carica di console e si fece conferire il Tribunato della Plebe e i Preconsolato con i quali poteva decidere sia la politica di Roma (con i poteri tribunizi) sia quella alla periferia dello Stato, con i poteri preconsolari).

Poi rafforzò il Senato, valorizzandone i poteri e facendo eleggere uomini di sua fiducia per garantire un collegamento tra centro e periferia. Quando fu sicuro del potere, Augusto iniziò una politica mirata a stabilire ordine e pace, ma soprattutto introdusse nuove cariche di governo affidate a funzionari da lui nominati e revocabili solo da lui.

SCHEMA DELLE CARICHE POLITICHE SOTTO AUGUSTO

Ecco lo schema delle cariche politiche nel periodo di Augusto:

Princeps Augustus (votava per primo influenzando cosìgli altri senatori). Ha 2 cariche:

  • Tribunato della plebe
  • Preconsolato

Senato

  • Potere Legislativo
  • Elegge le magistrature tradizionali

Province senatorie (o Province populi)

  • Territori pacificati
  • Retti da preconsoli

Province imperiali (o Province Caesaris): Territori di confine retti da funzionari sottoposti alla volontà diretta del princeps

Nuovi organi di governo

  • Prefetto urbano
  • Prefetto dei Vigili
  • Prefetto dell’Annona
  • Prefetto del Pretorio

Per combattere la corruzione Augusto introdusse nuove cariche di governo direttamente nominati da lui: i Prefetti.

  • Prefetto Urbano: controllava l’amministrazione della città di Roma e aveva il compito di garantire l’ordine pubblico;
  • Prefetto dell’Annona: di rango equestre, che doveva provvedere all’approvvigionamento della città ed alla distribuzione gratuita del grano alla plebe;
  • Prefetto dei Vigili, capo della vigilanza notturna e dei pompieri, aveva funzioni di polizia:
  • Prefetto del Pretorio, sempre di rango equestre, comandante del quartier generale del principe, era il personaggio più vicino al principe e suo sostituto.

Augusto divise le province in:

  • Province del popolo, controllate dal Senato
  • Province imperiali, controllate direttamente dal principe Augusto, attraverso funzionari che governavano in suo nome

L’Egitto era a sé, un possedimento personale di Augusto.

I tributi riscossi nelle province imperiali (o province Caesaris) venivano versati nelle casse personali del principe (fiscus), mentre quelli riscossi nelle province senatorie andavano nelle casse dello Stato (erario).

RIFORMA MILITARE

Augusto dedicò grande attenzione all’esercito perché sapeva che l’appoggio dei militari era fondamentale per il mantenimento del potere.

Potenziò il sistema di arruolamento già introdotto da Mario e adottò un reclutamento volontario offrendo ai soldati la possibilità di fare carriera. La riforma ebbe successo: le classi meno agiate della popolazione ne ebbero un buon vantaggio economico.

Accanto all’esercito Augusto creò un corpo speciale di 9.000 uomini, detti Pretoriani, (che dipendevano dal Prefetto del Pretorio) ed avevano il compito di proteggere la persona del principe. i pretoriani nel tempo acquisirono molto potere.

POLITICA ECONOMICA

La politica di Augusto fu prevalentemente liberista, ovvero non intervenne in prima persona in materia di commercio ed affari, ma contribuì a favorire le attività costruendo strade e organizzando un sistema postale efficiente.

La gestione dello Stato era diventata molto costosa, i funzionari erano tantissimi e quindi fu necessario coniare una maggiore quantità di moneta.

Tra il 18 a.C e il 9 a.C. fece votare una serie di leggi per incrementare la natalità (dette leggi Iuliae) che concedevano premi in denaro alle famiglie più numerose. Un’altra legge stabiliva che l’adulterio non doveva essere più punito dal pater familias, ma doveva essere considerato un crimine punibile con l’esilio.

LA PAX ROMANA

Si vis pacem, para bellum. Ovvero: la guerra èl’unico strumento per garantire la pace, secondo i Romani. Augusto più volte intraprese campagne militari, sia per difendere i confini che per conquistare i territori e consolidò il proprio potere in Spagna (25 a.C), si assicurò il controllo dei passi alpini e fondò la colonia di Augusta Pretoria (oggi Aosta).

Subì l'unica sconfitta nel 9 d.C. dalle popolazioni germaniche che tesero un’imboscata ai romani nella foresta di Teutoburgo; il luogotenente romano Publio Quintilio Varo si uccise per salvare il proprio onore di soldato ma furono distrutte tre legioni.

Con i Parti che rappresentavano un continuo pericolo, Augusto preferì risolvere evitando lo scontro armato e con un’azione diplomatica ottenne che l’Armenia, i paesi dell’Asia Minore, della Tracia e del Bosforo entrassero sotto il controllo romano; questa politica diplomatica fu seguita anche da Tiberio.

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