Riassunto sull'Impero di Giustiniano
Riassunto e spiegazione dell'impero universale di Giustiniano, nato nel V secolo d.C. Le conquiste territoriali dell'imperatore
IMPERO DI GIUSTINIANO
Dopo il 476 l’Impero Romano era sopravvissuto nella sua parte orientale, detta Impero Bizantino dal nome di Bisanzio, poi denominata Costantinopoli. Collocata tra il mar Nero e il Mediterraneo, diventò sede stabile degli imperatori d’Oriente che continuarono a considerarsi legittimi prosecutori dell’Impero Romano e ritenere Costantinopoli l’erede diretta di Roma.
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L’Occidente era considerato un territorio sottoposto all’autorità dei sovrani bizantini anche se controllato da diversi capi germanici, i quali si rivolgevano all’imperatore di Costantinopoli per ottenere il riconoscimento ufficiale del proprio potere.
IL CORPUS IURIS CIVILIS
Nel V secolo gli imperatori d’Oriente avevano scelto una politica difensiva nei confronti dei popoli germanici, ma la politica messa in atto da Giustiniano fu di aggressione: nel 534 attaccò e conquistò il regno dei Vandali; poi fu la volta del regno degli Ostrogoti conquistato tra il 535 e il 553; nel 554 venne assoggettata la parte meridionale della Spagna, sottratta al regno Visigoto. La guerra greco-gotica fu lunga e difficile, oltre che rovinosa per la penisola italica. Giustiniano intendeva restaurare il dominio romano nel mediterraneo, rilanciando l’idea di un impero universale.
Alla forza delle armi affiancò quella della legge. Promulgò il Corpo del Diritto Civile, una raccolta che comprendeva tutte le leggi imperiali e altri testi giuridici.
Era originariamente diviso in tre parti:
- il Codice, che comprendeva tutte le leggi emanate dagli imperatori romani a cominciare dal II secolo d.C.;
- il Digesto, dove furono ordinati i pareri tecnici di grandi giuristi del passato;
- le Istituzioni, un manuale scolastico di diritto romano.
In un secondo momento furono aggiunte le Novelle, ossia le costituzioni emanate da Giustiniano dopo la pubblicazione del Codice. La decisione di porre alla stesura delle leggi esprimeva la volontà di riaffermare l’unità dello stato e il corpus assicurò la sopravvivenza del diritto romano, che fu il libro di testo delle scuole di diritto bizantine.
LE INVASIONI BARBARICHE E L'ESPANSIONE ARABA
Dopo la morte di Giustiniano nel 565, nella penisola balcanica si verificarono le prime scorrerie di Slavi spesso alleati con altre popolazioni, tra cui gli Avari. Folti gruppi di Alavi si stabilirono nei Balcani sottraendo intere province al governo bizantino.
Intanto l’Italia era stata invasa dai Longobardi, lasciando ai bizantini le aree costiere.
Alla fine del secolo sia nei Balcani che in Italia la presenza bizantina era drasticamente ridotta. Questi subirono un terribile attacco da est, da parte dei Sasanidi di Persia che devastarono a piu riprese l’impero, arrivando ad assediare Costantinopoli.
Una significativa battuta d’arresto venne dall’imperatore Eraclio che riconquistò in sette anni tutti i territori occupati dal nemico, spingendosi fino a prenderne la capitale Ctesifonte.
L’attacco piu pericoloso venne dall’Arabia. Negli anni in cui Eraclio combatteva i Sasanidi, Maometto predicava una nuova religione, l’islam, riuscendo a unire politicamente gli arabi sotto l’insegna di una nuova fede, che attaccarono con successo gli Imperi Bizantino e Persiano.
Anche i territori balcanici di Bisanzio erano a rischio poiché verso il 680 i Bulgari fondarono uno stato.
IMPERO BIZANTINO
L’impero bizantino continuava a essere minacciato su piu fronti ma riuscì a sopravvivere fino al XV secolo.
Tra i punti di forza dell’impero bizantino c’era l’apparato statale che mantenne a lungo le tradizioni giuridiche e amministrative romane. Tutto il territorio era diviso in diocesi riunite a loro volta in prefetture facenti capo a un prefetto. Tra i suoi compiti c’era quello di riscuotere le tasse: solo un efficiente prelievo fiscale poteva garantire il funzionamento dello stato e il finanziamento delle guerre.
Nel VII secolo la necessità di contrastare il pericolo di invasioni determinò la divisione del territorio in temi, una circoscrizione nella quale risiedeva un esercito stabile al comando di un militare cui aspettavano l’esercizio della giustizia e i compiti amministrativi.
L’impero bizantino durò fino al 1453 quando Costantinopoli fu conquistata dai Turchi. In quel periodo mantenne alcune caratteristiche fondamentali che hanno condizionato la storia di tutta l’Europa Orientale durante il Medioevo come la sacralità dell’imperatore e il legame tra politica e religione. L’impero subì molte trasformazioni, in primo luogo territoriali. Dalla sua massima estensione si ridusse fino a coprire solo l’area intorno alla capitale e una parte dell’attuale Grecia.