Resilienza: cos'è e come svilupparla

Cos'è la resilienza e come svilupparla

Il termine resilienza, negli ultimi anni, è stato decisamente utilizzato in modo eccessivo, spesso a sproposito fino a essere considerato così popolare da perdere il suo significato originale. Si tratta però di un concetto di notevole importanza per la salute mentale che è bene conoscere e rinforzare.

Significato di resilienza

Il termine resilienza deriva dal latino e potrebbe essere tradotto come “saltare indietro”. Questo termine viene utilizzato all’interno di contesti medici e psicologici per indicare la capacità di un individuo o di un organismo di ritornare alla condizione di salute e regolazione a seguito di un evento fisicamente o psicologicamente traumatizzante. Nell’ambito della salute mentale quindi la resilienza è determinata dalla capacità di regolare lo stato emotivo a seguito di una disregolazione. Infatti, quando ci troviamo di fronte a situazioni potenzialmente o realmente traumatizzanti, all’interno del nostro sistema mente corpo possono attivarsi due tipi di reazione: l’attacco/fuga e l’immobilizzazione. Queste reazioni portano con sé una serie di conseguenze a livello fisico, cognitivo ed emotivo. Se queste reazioni si irrigidiscono, mantengono il nostro sistema in una condizione di malessere prolungato, dando origine a sindromi post-traumatiche o altre psicopatologie.
Quando gli individui riescono ad affrontare situazioni di questo tipo, a far fluire la reazione e a tornare in uno stato psico-fisico regolato, si dice che sono resilienti.

Perché è importante e da cosa dipende la resilienza

Visto quanto detto sopra, risulta evidente come la resilienza sia un fattore protettivo rispetto agli eventi traumatici. Questo non vuol dire che la persona non possa provare emozioni intense o vivere un periodo di forte sofferenza, ma che sarà in grado di ritornare in modo autonomo ad uno stato di salute e benessere.
Inoltre, ogni volta che la persona riesce a fare questo balzo indietro verso uno stato di benessere, acquisisce nuova esperienza, capacità e consapevolezza delle proprie risorse, aumentando così la propria resilienza.
Questo dimostra che la resilienza può essere rinforzata nell’arco della vita. Esistono però dei fattori che influenzano questa capacità fin da quando siamo piccoli, primo tra tutti l’ambiente familiare e le relazioni con le principali figure di attaccamento: più abbiamo la possibilità di essere connessi e accedere alla co-regolazione con loro in infanzia, e più impariamo a regolarci in modo autonomo.

Come sviluppare la resilienza

Come abbiamo visto, sebbene esistano fattori che possono influenzare fin dall’infanzia la nostra capacità di essere resilienti, esiste anche la possibilità di sviluppare e/o rinforzare questa capacità in età adulta:

• psicoterapia: si tratta sicuramente del percorso più completo per imparare a conoscersi, e riconoscere ciò che impatta su di noi e quali risorse possediamo per tornare ad uno stato di benessere;
• diario della resilienza: tieni un diario in cui annotare chi, cosa, quando e dove percepisci un senso di sicurezza e benessere. La chiave per affrontare eventi impattati è infatti di sentirsi nuovamente al sicuro. Allena questa capacità ogni volta in cui ne hai la possibiltà;
• conosci il tuo sistema: accanto a ciò che ci fa sentire al sicuro, è importante capire anche cosa non ci fa sentire così e come reagiamo in questi casi. Prendi nota anche di questi eventi: più rapidamente li riconosci e più sarà facile gestirli.
• autostima e consapevolezza di sé: lavorare sulla conoscenza di sè e sulla fiducia nelle proprie capacità e risorse è  essenziale per aumentare la capacità di affrontare situazioni di sofferenza.
• life skills: conoscere e costruire le life skills è un fattore altamente protettivo delle situazioni traumatiche e indispensabile per affrontare le problematiche quotidiane a cui andiamo incontro continuamente. 

Prodotti utili sulla resilienza

Resilienza, istruzioni per l'uso.

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