Relazione sulla saponificazione

Relazione sulla saponificazione: relazione di chimica sulla preparazione del sapone realizzato a scuola nel laboratorio di chimica organica

Relazione sulla saponificazione
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RELAZIONE SULLA SAPONIFICAZIONE

Come funziona la saponificazione?
Fonte: getty-images

Il sapone (solvente anionico) è generalmente un sale di sodio o di potassio di un acido carbossilico alifatico a lunga catena; viene prodotto e usato per sciogliere le sostanze grasse nei processi di pulizia.

Si prepara per mezzo di un processo denominato saponificazione, ovvero per idrolisi alcalina, di grassi di origine animale o vegetale che porta alla formazione del sale carbossilico (il sapone) e un alcol (generalmente glicerina).

Utilizzato come detergente, il sapone ha funzione di tensioattivo. La molecola del sapone ha una testa idrofila ionizzata negativamente e una coda idrofobica.

Da secoli il sapone veniva prodotto in casa con pochi e semplici ingredienti ricavati naturalmente. Nella maggioranza dei saponi che si trovano in commercio ci sono additivi, coloranti, ingredienti chimici e anche sostanze che possono in realtà irritare.

Principalmente esistono due metodi per produrre il sapone:

  • il metodo a freddo che sfrutta il calore naturale prodotto dalla reazione chimica;
  • i metodi a caldo nei quali si ricorre a una fonte di calore esterna per accelerare la saponificazione;

Si usa la soda caustica (idrossido di sodio, simbolo chimico NaOH) per produrre saponi solidi mentre il potassio caustico (idrossido di potassio, simbolo chimico KOH) si usa per i saponi liquidi.

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SAPONIFICAZIONE: MATERIALI E REAGENTI

Materiali: ▪Spatolina ▪Becher ▪Bacchetta di vetro ▪Contenitore di forma rettangolare  ▪Mixer ▪Carta forno ▪Occhiali protettivi ▪Guanti

Reagenti: ▪Olio di Semi ▪Soda caustica ▪Olii essenziali ▪Acqua

Fonte: redazione

SAPONIFICAZIONE CON METODO A FREDDO

Ecco la procedura da seguire:

  • Pesare i tre reagenti necessari:
    - Servendosi di spatola e bilancia tecnica pesare 117g di soda caustica in un becher (previa tara);
    - Servendosi di bilancia tecnica ed un becher, versare l’olio nel becher ed effettuare una pesata da 890g (previa tara), è importante ricordare che 1L di acqua non corrisponde ad 1L di olio causa le loro differenti densità.
    - Versare in un ulteriore becher 300g di acqua.
  • Solubilizzare la soda caustica pesata, nei 300g di acqua pesati. Servirsi di una bacchetta di vetro per facilitare l’operazione, una volta che la soluzione diviene trasparente la solubilizzazione è completata. indossare gli occhiali di protezione e i guanti durante la procedura, prestare molta attenzione ad eventuali schizzi.
    La reazione che si sviluppa è detta esotermica in quanto rilascia calore fino a 80° gradi.
  • Aspettare che la soluzione contenente soda caustica e acqua si raffreddi, dunque versarla nel becher di dimensioni maggiori contente olio di semi.
    Con una bacchetta di vetro agitare.
  • Utilizzare un mixer per miscelare la soluzione inglobare aria nella stessa. Immergere il mixer nella soluzione ed effettuare movimenti rotatori per almeno 5 minuti.
    Una volta terminate l’operazione aggiungere qualche goccia di Olii essenziali per profumare.
  • Versare il prodotto in un contenitore di forma rettangolare rivestito di carta forno, ricoprirlo con un panno e lasciarlo riposare per una settimana.
  • Dopo una settimana tagliare ‘a fette’ di dimensioni uguali il sapone, e lasciarle asciugare completamente per un mese circa.
Fonte: redazione

Ponendo in una provetta un pezzo di sapone, e solubilizzandolo con acqua, effettueremo con la cartina al tornasole un esame per verificare il pH del sapone.

Constateremo che il pH è molto basico (10) per effetto della soda caustica.  Pertanto è necessario aspettare almeno un mese prima dell’utilizzo del sapone per non incorrere in irritazioni della pelle.

Altri esperimenti da provare:

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