16enne muore per un infarto dopo la lezione di educazione fisica

Lunedì 12 marzo era stata colpita da un infarto al termine dell'ora di educazione fisica; oggi Silvia Acheri, che frequentava un liceo classico a Cagliari, non ce l'ha fatta. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi. Il fatto fa riflettere sulla superficialità con cui venga fatta fare educazione fisica agli studenti: vi viene chiesto ad esempio un elettrocardiogramma?

16enne muore per un infarto dopo la lezione di educazione fisica

Una morte a dir poco assurda quella della giovane ragazza cagliaritana Silvia Acheri: 16 anni, frequentava la quinta ginnasio al liceo classico Dettori di Cagliari, faceva vela a livello agonistico.
Lunedì è stata colpita da un infarto alla fine dell'ora di educazione fisica; inutili i tentativi di rianimazione immediati da parte della professoressa e inutile purtroppo anche il tempestivo intervento del 118: purtroppo oggi, nel giorno del suo 16esimo compleanno, il cuore di Silvia ha smesso di battere definitivamente e i genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi.

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I medici del reparto di Riacorrere200nimazione in cui Silvia è stata ricoverata hanno diagnosticato alla giovane una malattia cardiaca rara, la sindrome di Brugada. Davanti a una vicenda triste come questa, viene da chiedersi se tutte le scuole chiedono i certificati medici e soprattutto ci si interroga sulla sospetta scrupolosità con cui questi vengano rilasciati.

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Silvia Acheri era una sportiva in possesso di certificato medico: ma i dottori con quanta superficialità l'hanno rilasciato se non si sono accorti che la ragazza aveva la sindrome di Brugada? Altra cosa: perché lo Stato non fornisce gratuitamente alle scuole dei defibrillatori?

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Una vicenda tristissima quella di Silvia che speriamo faccia riflettere, sia i medici che rilasciano i certificati sportivi sia lo Stato, anche perché non è la prima volta che si verifica un fatto del genere: ad ottobre 2011 infatti, la stessa tragica sorte è toccata a un ragazzo romano di 16anni, morto anche lui dopo l'ora di educazione fisica.

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