Quaestiones Plautinae e De comoediis Plautinis di Varrone
Una breve spiegazione delle opere di Marco Terenzio Varrone: Quaestiones Plautinae e De comoediis Plautinis
QUAESTIONES PLAUTINAE E DE COMOEDIIS PLAUTINIS: OPERE DI VARRONE
Varrone abbinò gli studi antiquari a quelli di filologia. Nella sua epoca, non esisteva un confine marcato fra questi due tipi di studi.
Lo scrittore si occupò del teatro arcaico, in particolare di Plauto, di cui trattò in due opere, le Quaestiones Plautinae (commento linguistico-grammaticale alle commedie plautine) e il De comoediis Plautinis, che buttavano le basi della critica plautina affrontando il problema delle numerose commedie attribuite a Plauto.
Varrone compilò un catalogo sistematico, dividendo in tre gruppi le commedie conservate sotto il nome di Plauto: le spurie (novanta), le incerte (diciannove) e individuò le ventuno sicuramente plautine, (sono le ventuno pervenute).
Per l'attribuzione Varrone si affidava soprattutto alla sua sensibilità per la lingua e lo stile di Plauto.