Il prologo dei Racconti di Canterbury: traduzione
Prologo dei Racconti di Canterbury: traduzione in italiano del prologo del libro scritto da Geoffrey Chaucer. Ecco cosa dice il testo
RACCONTI DI CANTERBURY
I Racconti di Canterbury sono 24 testi scritti in medio inglese da Geoffrey Chaucer alla fine del '300, in pieno Medioevo.L'opera è stata probabilmente iniziata infatti dopo il 1380 e completata all'inizio del '400.
Due racconti sono in prosa, gli altri 22 in versi.
I protagonisti sono dei pellegrini, che raccontano, per l'appunto, storie sulla via per Canterbury o al ritorno da essa.
RACCONTI DI CANTERBURY, PROLOGO
Vediamo nel dettaglio il testo in italiano del prologo di Racconti di Canterbury.
Ecco la traduzione:
Quando aprile con le sue dolci piogge ha penetrato fino alla radice la siccità di marzo, impregnando ogni vena di quell’umore che ha la virtù di dar vita ai fiori, quando anche zefiro col suo dolce fiato ha rianimato per ogni bosco e per ogni brughiera i teneri germogli, e il nuovo sole ha percorso metà del suo cammino in ariete, e cantano melodiosi gli uccelletti che dormono tutta la notte ad occhi aperti (tanto li punge in cuore la natura), la gente allora è presa dal desiderio di mettersi in pellegrinaggio e d’andare come palmieri per contrade forestiere alla ricerca di lontani santuari variamente noti, e fin dalle più remote parti d’ogni contea d’Inghilterra molti si recano specialmente a canterbury, a visitare quel santo martire benedetto che li ha soccorsi quand’erano malati.
Un giorno, appunto in quella stagione, mentre sostavo alla locanda del tabarro in Southwark, pronto a mettermi devotamente in pellegrinaggio per Canterbury, ecco capitare verso sera la brigata di ben 29 persone, gente d’ogni ceto trovatasi per caso in compagnia e tutti pellegrini che intendevano recarsi a cavallo sino a Canterbury. Camere e stalle erano grandi, e perciò fummo alloggiati nel migliore dei modi. In breve, stava appena per tramontare il sole che già avevo parlato con tutti ed anch’io ero ormai della brigata, e combinammo dunque d’alzarci presto per proseguire il viaggi dove vi ho detto.
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