Programmi di scambio all'università: quali sono e come sceglierli

State cercando informazioni sui programmi di scambio all'università? Vi spieghiamo quali sono e in cosa consistono, in modo da scegliere al meglio.

Programmi di scambio all'università: quali sono e come sceglierli

Scambi universitari

Siete studenti universitari e state valutando i programmi di scambio all'estero per i vostri studi? In questo caso probabilmente starete raccogliendo delle informazioni in merito, per capire meglio quali sono le diverse opportunità a vostra disposizione e scegliere l'opzione corretta, quella che fa più al caso vostro. Studiare all'estero è una grande opportunità per gli studenti, di qualunque facoltà. Gli scambi all'università danno la possibilità di confrontarsi con un sistema di insegnamento diverso dal proprio, quello a cui si è abituati e consente di migliorare le proprie capacità di studio. Non solo, recarsi in un altro Paese per un periodo più o meno lungo per studiare permette anche di cimentarsi nell'apprendimento di una nuova lingua, o di praticare l'inglese. Studiare in un idioma diverso dal proprio, seppure sia difficile all'inizio, rappresenta un grande passo nell'apprendimento e nel miglioramento delle proprie skill linguistiche. Prendere familiarità con una lingua che non è propria in un contesto come quello universitario, quindi di studio e di socializzazione con coetanei, è un processo spontaneo e che rappresenta un momento di grande crescita.

Cosa sono i programmi di scambio

Facciamo un passo indietro e valutiamo insieme cosa sono i programmi di scambio all'università. Ce ne sono diversi e fanno capo al noto progetto Erasmus. Anche se non avete ancora iniziato gli studi universitari sicuramente ne avrete sentito parlare. Qualcuno dei vostri amici, familiari o conoscenti sarà stato scelto per questa esperienza, o ha intenzione di prendervi parte. Il programma Erasmus è nato in Europa nel 1987, con l’obiettivo di promuovere la mobilità degli studenti tra i vari Paesi dell’Unione Europea (e non solo). Il nome Erasmus rappresenta un acronimo, che sta per European Action Scheme for the Mobility of University Students. Dal 2014 il nome è diventato Erasmus+ e ha ampliato i suoi confini, includendo progetti e programmi che abbracciano anche altre attività ed esperienze.

Erasmus

Come dicevamo, esistono vari programmi Erasmus, diversi tra loro. Lo scambio studentesco noto ai più è l’Erasmus+. Vi state chiedendo come funziona? Attraverso degli accordi tra università estere, gli studenti fanno domanda e vengono selezionati in base a una serie di requisiti per far parte di questo progetto. Questo consiste in un periodo di studio che lo studente trascorre in un’università diversa dalla propria, in un Paese estero. La durata dello scambio va dai 3 ai 12 mesi, in base al progetto e agli accordi tra le università. Per essere selezionati, alla base ci deve essere un programma di studio approvato dai docenti che si occupano dell’organizzazione dello scambio studentesco. Il singolo propone una serie di materie che si propone di studiare all’università ospitante, con relativi esami da sostenere e superare. Questo piano di studi deve essere il linea con il proprio percorso universitario. Alla richiesta viene spesso associata una lettera di motivazione nella quale lo studente spiega perché la scelta della meta, quali obiettivi ha e cosa può rappresentare questa esperienza sia al livello di formazione, che dal punto di vista personale.

Erasmus for Traineeship

Avete letto dell’Erasmus+ for Traineeship e non sapete di cosa si tratta? Questo programma prevede uno scambio per studenti che hanno appena concluso il percorso universitario o stanno per farlo. Si basa su un tirocinio formativo all’estero per studenti e neolaureati e, dunque, ha l’obiettivo di introdurre i giovani nel mondo del lavoro. Ciò consente loro di iniziare ad avere delle esperienze dirette sul campo, relative agli studi che hanno intrapreso. Come funziona questo programma? Esistono delle collaborazioni tra università e imprese, centri di ricerca e aziende che tendono a favorire questo tipo di attività. I candidati possono fare riferimento a una lista di entità, scegliere quelle che preferiscono e contattarle per proporre un tirocinio Erasmus+ per il pre o post laurea. Alla base di questo programma ci sarà un Learning Agreement for Traineeship, un documento che attesta le attività che il tirocinante svolgerà, le skill che verranno acquisite e le modalità di lavoro. Per quanto riguarda la durata, ogni progetto può durare da un minimo di 2 mesi a un massimo di 12. Anche i dottorandi possono partecipare e per loro la durata oscilla tra i 5 e i 30 giorni o, come per gli altri, da 2 a 12 mesi.

Erasmus Blended Short Term Programmes

Il ventaglio di possibilità non si esaurisce qui. Il programma Erasmus che è partito nel 2021 prevede anche altre opportunità all’estero. Tra le nuove generazioni di progetti si trova anche l’Erasmus+ Blended Short Term Programmes. Noti anche come BIP, questi programmi intensivi misti sono sviluppati da organismi di istruzione superiore e integrano alle classiche attività svolte presenzialmente una componente online. Non solo studenti per la parte virtuale, anche i docenti e il personale amministrativo possono prendere parte. L’elemento innovativo di questo nuovo ramo Erasmus è proprio l’utilizzo delle tecnologie e del digitale, con l’obiettivo di apprendere dall’uso di nuovi strumenti per potenziare l’insegnamento e l’apprendimento. In questo modo si ampliano le possibilità di scambio anche per chi non ha le stesse opportunità di spostarsi all’estero e rimanerci durante molto tempo. I programmi intensivi hanno un obbligo della presenza per un periodo che va dai 5 ai 30 giorni e l’intero programma deve assegnare almeno 3 crediti agli studenti che partecipano.

Visiting Student

Altro programma a disposizione degli studenti è il Visiting Student. Si tratta di un periodo che uno studente iscritto all’università decide di trascorrere in un altro ateneo, per studiare all’estero e portare avanti il proprio percorso di studi arricchendolo con un’esperienza formativa. Per procedere è necessario un accordo tra l’università a cui si è iscritti e quella di destinazione, che deve accettare lo studente. Il Visiting Student può riguardare anche un tirocinio e ha una durata che può variare tra le 2 settimane e i 12 mesi. La differenza con l’Erasmus è che lo studente a cercare l’ateneo di destinazione e a organizzare il suo periodo all’estero, in cui potrà frequentare corsi e sostenere i relativi esami, ma anche svolgere attività di tesi.

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