Primo giorno di scuola tra le proteste. L'Unione degli Studenti: "Sarà un intenso autunno di mobilitazioni"
Di Andrea Maggiolo.La scuola è già iniziata in Trentino, ma è oggi il giorno più caldo: verranno riaperte le scuole in 10 Regioni: in provincia di Bolzano, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto. La Gelmini: "E' una giornata storica"
Calendario scolastico 2022-23
Che succede in Iran? La spiegazione facile|Ponti 2023| I promessi sposi| Podcast| Mappe concettuali| Date maturità 2023| Tema sul ritorno alla normalità dopo il coronavirus| Temi svolti|Riassunti dei libri
Ci siamo, è il primo giorno di scuola.
Saranno 592.601 gli studenti in tutta Italiaiscritti al primo anno delle superiori per l'anno scolastico 2010/2011, che usufruiranno della nuova riforma.
Record di nuovi iscritti per il Liceo scientifico post-riforma con 114.593 alunni, il classico segue con 42.018 iscritti, il linguistico con 33.779, il Liceo delle scienze umane con 26.970 .
Gli Istituti tecnici sonpo invece stati riorganizzati in due settori e 11 indirizzi ed i professionali in 5 settori e 6 indirizzi sono cresciuti in modo significativo.
Primo giorno tra i banchi in 10 regioni
La scuola è già iniziata in Trentino, ma è oggi il giorno più caldo: verranno riaperte le scuole in 10 Regioni: in provincia di Bolzano, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto.
In Emilia Romagna si parte martedì, 14 settembre; il 15, toccherà agli studenti di Campania, Sardegna e Toscana.
Il 16 sarà la volta della Basilicata, delle Marche e della Sicilia.
Il record di vacanze è toccato ai fortunati studenti e insegnanti di Puglia, Abruzzo e Liguria: torneranno in aula solo il 20 settembre.
Gelmini: "E' una giornata storica, la riforma guarda al futuro"
Pensa positivo il ministro Gelmini.
"E' una giornata storica.
La scuola italiana cambia e parte la riforma che era attesa da decenni", afferma il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini alla vigilia dell'avvio del nuovo anno

scolastico 2010-2011.
"E' stata completamente ridisegnata la struttura della scuola superiore, all'insegna della chiarezza e della modernità - dice la Gelmini che aggiunge - Sarà maggiore il collegamento tra scuola e lavoro, più attenzione alle materie scientifiche, più inglese e rilancio dell'istruzione tecnica e professionale.
Questa è una riforma che punta sugli studenti e sul loro futuro".
Le proteste che la attendono al varco non sorprendono il ministro: "Non ricordo un anno scolastico che non sia stato accompagnato da una serie di polemiche e proteste.
L'anno scolastico, assicura, inizierà in modo assolutamente regolare.
"Abbiamo effettuato un controllo con gli uffici scolastici regionali e riteniamo che l'anno scolastico possa essere avviato in maniera regolare.
Tutte le immissioni in ruolo sono state fatte così come le supplenze sono state assegnate.
Per quanto riguarda i precari - continua il ministro - sono stati siglati gli accordi con le Regioni.
Il lavoro oneroso che si compie tra fine agosto e i primi di settembre è stato completato nel migliore dei modi.
"
Unione degli Studenti: "Sarà un autunno di mobilitazioni"
Pronta la replica dell'Unione degli Studenti: "La Gelmini non ricorda anno scolastico senza proteste e non si chiede neanche il perché di ciò.
Di anno in anno i fondi per la scuola pubblica diminuiscono, aumentano risorse per le scuole private, diminuisce la qualità della didattica, aumenta il precariato, diminuiscono le speranze di futuro, aumenta la disoccupazione giovanile.
"
La dimostrazione che sarà un autunno caldissimo è che le proteste anti-Gelmini partono da subito.
"Per tutta la settimana abbiamo organizzato volantinaggi in oltre 100 città italiane: a Palermo, Lecce, Bari, Roma, Milano, Genova, Trieste e in tante altre città gli studenti si mobiliteranno con volantinaggi, esposizione di striscioni, flash mob, sit-in contro i tagli alla scuola.
Le nostre attività - dicono all'UdS - non sono mai andate in vacanza.
A fine luglio, al nostro campeggio studentesco che ha visto la partecipazione di oltre mille studenti da tutta Italia, abbiamo programmato un intenso autunno di mobilitazione.
"
Ed infatti, il programma delle attività annunciato è fitto, si inizia domani con i volantinaggi nelle scuole e si continuerà con un'assemblea nazionale a Terni il 25 e 26 settembre "dove fonderemo la Rete della Conoscenza che metterà insieme gli studenti delle scuole, università e accademie in un grande fronte comune" ed è preannunciata per inizio ottobre una mobilitazione studentesca nazionale.
"Vogliamo liberarci da un modello aziendale di concepire la scuola – afferma Tito Russo, coordinatore nazionale Unione degli Studenti. Gli studenti sono già pronti per una manifestazione nazionale annunciata per venerdì 8 ottobre. "Stiamo organizzando cortei in tutte le principali città – dichiara Tito Russo, coordinatore nazionale UdS - dal nord al sud Italia gli studenti saranno protagonisti di una grande manifestazione che vedrà unito tutto il movimento studentesco. "
"Non daremo tregua a questo governo - dichiara Monica Usai dell'Unione degli Studenti - saremo in prima linea contro i tagli agli organici e al piano di offerta formativa, per opporci all'idea della Gelmini di una scuola svuotata di senso, fabbrica di precarietà e individualismo".
"Chiediamo più investimenti e forme di protezione sociale nello studio e nel lavoro, a partire da una legge quadro nazionale sul diritto allo studio che in Italia ancora manca. Da maggio abbiamo avviato nelle scuole percorsi di discussione e confronto per proporre una campagna nazionale di rinnovamento della scuola pubblica dal basso che abbiamo chiamato Altrariforma, che servirà da vocvabolario delle lotte studentesche e potrà essere lo strumento per la costruzione di un fronte compatto di trasformazione dei percorsi formativi".
"Fin da ora - aggiunge Monica - portiamo avanti le nostre battaglie assieme agli insegnanti, ai precari, ai genitori e a tutti coloro che hanno a cuore la scuola pubblica italiana. Già domani, infatti, saremo tutti riuniti alle 15.30 per un sit-in a Roma davanti al Ministero dell'Istruzione dove lanceremo pubblicamente la prima data di mobilitazione studentesca che aprirà l'autunno caldo della scuola".