Prima prova maturità 2019: traccia su Oriana Fallaci per l'anniversario della nascita

Prima prova maturità 2019: tra le possibili tracce anche quella su Oriana Fallaci. Ecco perché e cosa sapere

Prima prova maturità 2019: traccia su Oriana Fallaci per l'anniversario della nascita
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PRIMA PROVA MATURITÀ 2019

Oriana Fallaci fu la prima giornalista donna ad essere inviata al fronte come inviata speciale
Fonte: ansa

A una manciata di ore dalla prima prova è tempo di toto-tema. Quali saranno le possibili tracce? La maturità 2019 inizierà ufficialmente il 19 giugno quando, a partire dalle ore 8:30 gli studenti ammessi all'esame potranno iniziare a svolgere il primo scritto di maturità. Tra le tracce quest'anno c'è una new entry: il testo argomentativo. 

Nel tema argomentativo si chiede di esporre una tesi, portando a sostegno documenti e fatti, propri o forniti dalla commissione. Nulla impedisce quindi di inserire all'interno delle tracce del tema argomentativo documenti storici, scientifici, storico-artistici o di rilevanza sociale. Gli anniversari come ogni anno ci vengono in soccorso, ed ecco infatti qualche ipotesi formulata sulla base dei più importanti dell'anno:

In questo solco si inserisce una delle figure più importanti (e anche parzialmente controverse) della letteratura e del giornalismo italiani: Oriana Fallaci. Nata a Firenze nel 1929, figlia di un padre antifascista, la stessa Oriana fu staffetta partigiana nelle Brigate Giustizia e Libertà.

Negli anni '50 fece le sue prime esperienze nel mondo del giornalismo: il Mattino dell'Italia centrale, Epoca, L'Europeo. La sua prima esperienza con la città di New York, cui rimase profondamente legata per tutta la sua vita, risale al 1956.

PRIMA PROVA 2019

Negli anni Sessanta iniziò l'esperienza di Oriana Fallaci come scrittrice e giornalista impegnata: nel 1961 realizzò un reportage sulla condizione della donna in medio Oriente, Il sesso inutile. L'anno seguente uscì invece Penelope alla guerra, il suo primo libro nonché uno dei più noti della scrittrice. 

Nel 1967 coprì il tema della guerra del Vietnam direttamemente dal fronte, per conto dell'Europeo. Non fu tenera nel giudizio del conflitto, che criticò dal punto di vista di entrambi gli schieramenti, definendolo "sanguinosa follia". Nel '68 seguì le proteste studentesche, tanto da restare ferita in una di queste in Messico.

L'incontro della sua vita fu quello con Alexandros Panagulis, leader dell'opposizione greca al regime dei Colonnelli, di cui divenne la compagna e con cui stette fino alla morte di lui, avvenuta in circostanze misteriose. Il sodalizio tra i due non fu solo sentimentale: lavorarono insieme all'inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, denunciandone il movente politico. Del suo compagno la Fallaci scrisse nel romanzo Un uomo, mentre in Lettera a un bambino mai nato - probabilmente il suo libro più letto - raccontò della sua maternità mancata.

Tra le sue interviste, invece, la più celebre è probabilmente quella all'Ayatollah Khomeini, durante la quale si verificò un durissimo scontro verbale tra i due, nato dalle domande dirette della Fallaci.

PRIMA PROVA 2019 MIUR

Dall'esperienza in Libano che fece durante gli anni '90 nacque invece il libro Insciallah e la scelta di trasferirsi a New York, dove si trovava al momento degli attentati dell'11 settembre. Dopo questi eventi, e dopo la scoperta di avere un tumore ai polmoni, Oriana Fallaci si dedicherà alla scrittura di due testi ancora oggi considerati estremamente controversi, per il tono utilizzato e i contenuti contro il mondo islamico: La rabbia e l'orgoglio e La forza della ragione.

Oriana Fallaci morirà a Firenze - secondo la sua volontà - il 15 settembre 2006, avendo ormai cambiato molte sue posizioni progressiste in favore di idee conservatrici - a più riprese negli ultimi anni si dichiarò contraria ad aborto, eutanasia e matrimonio omosessuale.

PRIMA PROVA 2019 ESEMPI MIUR

Da una figura così sfaccettata quali tracce possiamo aspettarci alla prima prova maturità 2019? Ecco quelle che potrebbero contenere un documento tratto da uno scritto di Oriana Fallaci secondo noi:

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