Prima prova maturità 2019 su Giorgio De Chirico: ecco perché potrebbe capitare

Giorgio de Chirico alla maturità 2019? Perché no? Quest'anno ricorrono i 40 anni dalla sua morte. Ecco cosa aspettarsi dalla prima prova

Prima prova maturità 2019 su Giorgio De Chirico: ecco perché potrebbe capitare
getty-images

PRIMA PROVA MATURITÀ 2019

Giorgio de Chirico
Fonte: getty-images

Il 2019 è un anno pieno di anniversari di ogni genere. E, si sa, quando l'esame di Stato si avvicina, niente più di un anniversario può suggerire al MIUR le giuste tracce da scegliere per la prima prova della maturità.

Ma quali sono quest'anno le figure che potrebbero ispirare il MIUR per la scelta del tema argomentativo, dell'analisi del testo o della traccia di attualità? Alcune le abbiamo già identificate:

PRIMA PROVA 2019 SU GIORGIO DE CHIRICO

Se sarai stato un po' attento alle tendenze degli ultimi mesi in fatto di mostre, ti sarai accorto che moltissimi musei in tutta Italia stanno proponendo esposizioni e retrospettive su Giorgio De Chirico. Non è un caso: il grande pittore è morto esattamente 40 anni fa, lasciando un'eredità straordinaria: quella della pittura metafisica.

Ma vediamo meglio cosa potrebbe suggerire il MIUR con una traccia sul pittore. Una (quasi) certezza: con ogni probabilità si tratterebbe di un tema argomentativo a carattere storico-artistico. Un paio di ipotesi:

  • Tema argomentativo sul rapporto fra umanità e progresso
  • L'alienazione nella società contemporanea
  • Il ruolo dell'arte nella ricerca di una dimensione oltre il tempo e lo spazio

PRIMA PROVA 2019 MIUR

Il nome di Giorgio De Chirico, lo abbiamo detto, è accostato ad altri esponenti della pittura metafisica, come Carrà e Morandi. Ma co'è esattamente la pittura metafisica?

La scuola metafisica, nata a Ferrara nel XX secolo, anticipa i canoni del futurismo. La distingue da quest'ultimo, tra l'altro, la scelta dei soggetti, che spesso vengono dall'arte classica, e la composizione degli elementi, spesso posti nel piano in maniera casuale.Nei quadri dei pittori metafisici compaiono città di nuova fondazione - come quelle di architettura fascista del litorale romano - o piazze d'Italia, mentre i soggetti sono atemporali e inespressivi.

Il senso della pittura metafisica è la ricerca di un significato "altro", nascosto, mentre l'atmosfera è onirica: tanti punti di fuga, scarsa connessione logica tra gli elementi, ombre troppo lunghe rispetto alla luce.

GIORGIO DE CHIRICO, MANICHINI E LE MUSE INQUIETANTI

Le muse inquietanti
Fonte: getty-images

Il manichino, immerso in uno dei contesti sopra citati, è una delle figure cardine dell'opera di De Chirico. I manichini sono segno dell'inespressività del soggetto: dietro a un volto senza espressione si celano mistero e inquietudine, l'atmosfera resta sospesa. Uno dei quadri in cui meglio si realizza questa sensazione è tra i più celebri di De Chirico: Le muse inquietanti.

In questo quadro il castello di Ferrara sullo sfondo richiama il contesto della pittura metafisica, mentre le ciminiere spente sul lato sinistro segnano un'assenza di vita, di attività lavorativa.

Il contrasto tra antico e moderno si fa ancora più netto quando entrano in scena i protagonisti del quadro, posti su assi di legno che richiamano un palco: due manichini con il busto di statue neoclassiche. L'atmosfera è sospesa, e le Muse, un tempo dee invocate dagli uomini per avere indicazioni sulla strada da seguire, oggi sono solo statue silenziose fuori dal tempo e dallo spazio degli uomini e della vita. Che ruolo ha la modernità? Che ruolo ha il passato?

MATURITÀ 2019 TRACCIA SU GIORGIO DE CHIRICO

Se credi anche tu come noi che Giorgio de Chirico potrebbe ispirare il MIUR per una traccia a carattere storico-artistico, ecco qualche consiglio per il ripasso:

Un consiglio in più