Prima prova maturità 2013, ecco la guida al tema sulla donna
Di Tommaso Caldarelli.Prima prova maturità 2013, e se uscisse la condizione della donna? E' un tema molto importante: ecco la guida per fare un figurone
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Prima prova maturità 2013, e se uscisse la condizione della donna? Un tema piuttosto importante visti i recenti episodi di cronaca, e che è uno dei più realistici candidati ad uscire in prima prova il 19 giugno, all'esame di Stato: si è parlato moltissimo, negli ultimi mesi, di femminicidio, di violenza contro le donne e di discriminazioni fondati sul genere sessuale. Ecco perché questo tema potrebbe uscire alla maturità.
I DATI - E allora, vediamo bene quali punti è essenziale toccare per costruire un ottimo tema sulla condizione della donna in Italia, nel mondo e nella storia. E proprio dalla cronaca bisognerà partire per fare un buon tema: i dati raccontano nel 2012 sono state uccise, in Italia, 124 donne, un numero che risulta tristemente stabile rispetto a quello del 2011 quando le donne uccise erano state 129. Ma non bisogna dimenticare i 47 tentati omicidi nel 2012, fortunatamente sventati. E, come purtroppo accade, "Il 60% dei delitti è avvenuto nel contesto di una relazione tra vittima e autore, in corso o conclusa", scrive Repubblica.
Violenza sulle donne, la video lezione
UNA TRAGEDIA - Il dato ancor più preoccupante è che nei soli primi 4 mesi del 2013 sono state uccise 34 donne, dunque praticamente un terzo delle vittime dell'anno precedente: sono numeri piuttosto brutti, in Italia come nel mondo. Sono stati realizzati vari, importanti studi sui numeri di questa tragedia planetaria: ogni anno vengono uccise più di sessantamila donne in tutto il mondo; in Europa "gli assalti sessuali, lo stalking e la violenza nelle relazioni intime rappresentano un rischio più alto del cancro", e "il 91% delle donne italiane pensa che l’abuso in famiglia sia molto comune nel Paese ma che non ci sia nulla da fare".
Violenza sulle donne, il tema svolto
LA STORIA - La violenza contro le donne è un fenomeno ben radicato nella storia: tanto è vero che si parla di femminicidio, di violenza di genere, di violenza contro la donna in quanto donna.

LE MANIFESTAZIONI - A partire dal Medioevo fino ad arrivare ai giorni nostri la violenza sessuale iniziò ad essere considerata un crimine, anche se nel 1700 si sa che in Francia, pur essendo proibito, lo stupro non veniva punito dai giudici che spesso chiudevano un occhio. In effetti, la piena volontà di reprimere il fenomeno dello stupro anche dal punto di vista legale è piuttosto recente (e passa anche dai movimenti di emancipazione delle donne, come il movimento dei diritti civili e per il diritto al voto femminile), e persino negli scorsi anni ci sono volute manifestazioni pubbliche ed opere di sensibilizzazione per portare il tema del femminicidio all'attenzione nazionale, come ad esempio la grande manifestazione pubblica Se Non Ora Quando?, a Piazza del Popolo a Roma. Serve ancora più sensibilizzazione e cultura per combattere quello che è il dramma più odioso del nostro presente.