Prima prova 2018, traccia sugli stili di vita sostenibili

Prima prova 2018, possibile traccia sugli stili di vita sostenibili all'esame di Maturità? Ecco come cavarsela se capita come tema di attualità

Prima prova 2018, traccia sugli stili di vita sostenibili
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PRIMA PROVA 2018

Gli stili di vita sostenibili potrebbero essere uno spunto per la traccia del tema di attualità?
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Mancano due giorni alla maturità 2018 e alla temibile (ma neanche troppo) prima prova. Gli studenti sono ormai ai blocchi di partenza, penna in una mano e tototema nell'altra, per ipotizzare quali saranno le tracce scelte per l'analisi del testo, il saggio breve, l'articolo di giornale, il tema storico e il tema di attualità.

Ma ecco che i primi dubbi si insinuano: e se uscisse proprio la traccia che non ci aspettiamo? Se non avessimo pensato all'unica cosa che ci troveremo nel dossier al momento dell'apertura del plico? Noi di Studenti.it abbiamo pensato lo stesso, lo ammettiamo. E ci è venuto in mente un tema caldo che potrebbe essere protagonista dell'immancabile tema di attualità.

PRIMA PROVA MATURITÀ 2018

Sappiamo che il MIUR scegliendo le tracce ha parlato di spunti di riflessione molto importanti per l'attualità e che Luca Serianni ha consigliato agli studenti di smetterla di ipotizzare le tracce e aprire piuttosto i giornali. Possiamo immaginare dunque che le tracce della prima prova 2018 si concentreranno su questioni rilevanti a livello nazionale (e non solo), ma soprattutto su argomenti molto dibattuti degli ultimi mesi.

Quasi ogni anno, inoltre, il MIUR inserisce fra le tracce degli spunti di tipo ambientalista, al punto che avevamo ipotizzato che una delle tracce potesse essere un saggio breve sullo sviluppo sostenibile.

POSSIBILI TRACCE MATURITÀ 2018

E se il tema di attualità si focalizzasse su qualcosa di simile, come gli stili di vita sostenibili? Si fa un gran parlare in questi mesi di alimentazione vegetariana e vegana, non solo come soluzione etica al consumo di carne ma anche come scelta consapevole data la finitezza delle risorse alimentari mondiali. Il vegetarianesimo e il veganismo, secondo i loro sostenitori, sarebbero dunque degli strumenti efficaci, compatibili con scelte di vita personali e quotidiane, per redistribuire meglio le risorse planetarie sfruttandole meno e in modo diverso. Sarebbero inoltre scelte di vita salutari, in grado di combattere attivamente l'insorgere di malattie e garantendo all'organismo maggior benessere generale.

Di contro, i detrattori della dieta vegetariana e vegana fanno notare che non sempre le scelte vegetariane e vegane sono del tutto etiche, specie quando gli alimenti consumati provengono da zone della Terra in cui, per essere prodotte, richiedono manodopera a basso costo e risorse idriche consistenti. Meglio - sostengono - un'alimentazione a KM0, più sostenibile.

TRACCE PRIMA PROVA 2018

Altro tema molto in linea riguarda la mobilità sostenibile. Moltissimi sono i collettivi di ciclisti urbani nati negli ultimi tempi, che rivendicano la necessità di una sempre maggiore mobilità urbana su due ruote. E così la costruzione di piste ciclabili, il bike sharing, il cicloturismo (tour guidati in bicicletta) e la creazione di zone urbane con limiti di velocità ridotti, sono solo alcune delle iniziative che le grandi città stanno imparando a conoscere e sperimentare negli ultimi tempi. Il tutto sostenuto dall'idea che un tipo di mobilità del genere favorirebbe il risparmio collettivo e diminuirebbe i livelli di inquinamento in città.

Per approfondire, qualche dato: cos'è e da cosa dipende l'inquinamento dell'aria

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