Prima prova maturità 2018, le impressioni dei maturandi dopo lo scritto di Italiano

Quasi terminata la prima prova 2018 dell'Esame di Stato. Su Facebook i maturandi che hanno consegnato si confrontano (e si consolano) dopo lo scritto

Prima prova maturità 2018, le impressioni dei maturandi dopo lo scritto di Italiano
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PRIMA PROVA MATURITÀ 2018

Prima prova maturità 2018: le impressioni dei ragazzi alla fine del primo scritto
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Manca circa un'ora al termine della prima prova 2018: i ragazzi iniziano ad uscire da scuola e dopo aver consegnato gli elaborati iniziano a trarre le prime conclusioni: sarà andata bene? Avrò scritto cose esatte? Quanto avrò preso?

Sul Gruppo Facebook Maturità 2018 i ragazzi iniziano il bilancio delle tracce scelte: in tantissimi hanno optato per il saggio breve che quest'anno offriva numerosissimi spunti.

PRIMA PROVA MATURITA 2018 ANALISI DEL TESTO

Le impressioni dei ragazzi sull'analisi del testo sono tutte riassunte nella frase (ironica, per la verità) di Riccardo: "La domanda non è Perché Bassani? ma Chi è Bassani?!". In pochissimi infatti sono arrivati a studiare Il giardino dei Finzi-Contini, e meno che mai ad essere in grado di comporre in breve tempo un elaborato convincente sul tema. Quasi nessuno ha scelto l'analisi del testo, ma chi ha avuto modo di leggere il libro si è lanciato volentieri nella sfida. E se anche non si fossero avute le basi per poterlo fare, ricorda Nico, tentare si può: "Scrittore contemporaneo, ma hai tutti gli strumenti per svolgere una traccia decente...Ovviamente tengono conto che non è un artista studiato in corso". Così anche Lisa, che ha optato per Bassani perché "la fattibilità delle altre tracce era discutibilissima, almeno per quanto mi riguarda".

PRIMA PROVA 2018 SAGGIO BREVE

Il vero vincitore della prima prova 2018 è il saggio breve, di qualsiasi tipologia. In moltissimi hanno scelto quella storico-artistica sulla solitudine: "Uno spettacolo per la fantasia! Daje maturandi!" scrive Alessandro, mentre un suo omonimo commenta "masse e propaganda e si vola! Chi come me?". In tantissimi poi hanno scelto l'ambito socio-economico, che parlava di creatività sotto diversi aspetti. Meno scelta la traccia del saggio breve di ambito tecnico-scientifico: "La clonazione, ma vogliamo parlare di quanto facevano schifo le tracce?" chiede Andrea. Bene anche quello storico-politico, su masse e propaganda, soprattutto perché moltissimi ragazzi avevano portato proprio questi argomenti per la tesina.

PRIMA PROVA MATURITÀ 2018 TEMA DI CARATTERE GENERALE

La traccia di tipologia D, quella di carattere generale, di solito più apprezzata dagli studenti, quest'anno verteva sulla Costituzione. Forse per questo è stata decisamente meno scelta nel complesso, malgrado fosse una delle più quotate in assoluto. Chi l'ha scelta però lo ha fatto con cognizione di causa: "Ho citato la propaganda antisemita, qualche esempio di razzismo attuale rimanendo imparziale e se senza scrivere nomi di partiti o esponenti politici e come conclusione un proverbio in ricordo dei caduti della Shoah" spiega Marco. Lunghezza dell'elaborato? "Circa 4 colonne". Aisha ha interpretato il tema in modo leggermente diverso: "Ho fatto l'analisi dell'articolo concentrandomi sugli interventi dello stato al fine di rendere effettiva l'eguaglianza sociale e poi in conclusione ho ricordato quanto la costituzione dovesse essere immune da qualsiasi orientamento politico o governo che ci sia"

PRIMA PROVA MATURITÀ 2018 TEMA STORICO

E il tema storico? La traccia scelta quest'anno dal MIUR verteva sulla cooperazione internazionale nelle parole di Alcide De Gasperi e Aldo Moro, un altro dei grandi nomi del tototema di questa maturità.

Nonostante questo, tra i commenti degli studenti non compare nessuno (o quasi) che abbia avuto il coraggio di affrontare la traccia. La contemporaneità probabilmente ha spaventato un po' i ragazzi.

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