Il Pof e il regolamento d'istituto

Di Mattia Pazienti.

Cosa sono e cosa c'entrano i rappresentanti

La Controguida all'università è realizzata da


IL POF
Il Piano dell’Offerta Formativa, istituito con il D.P.R. N°275/99, rappresenta la “carta di identità della scuola”. Ogni scuola infatti sarà tenuta ad esplicitare in questo documento le proprie scelte progettuali, educative ed organizzative. Il Piano diventa così il documento fondamentale della scuola dell’autonomia, costitutivo dell’identità culturale delle istituzioni scolastiche.
Il P.O.F. è elaborato dal Collegio dei Docenti, riconoscendo le diverse scelte metodologiche e culturali (anche minoritarie), tenendo conto delle proposte di studenti e genitori. Il Piano deve essere approvato dal Consiglio d’Istituto.

IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO

Il Regolamento d’Istituto e il Regolamento di Disciplina - Il Reg. d’Istituto e il Reg. di Disciplina (che del primo costituisce una parte) sono previsti rispettivamente dal D.L. 297/94 e dal D.P.R. 249/98 (Statuto degli Studenti). Con l’autonomia i regolamenti d’Istituto diventano importantissimi nella gestione della vita della scuola, diventa quindi importante che, nei singoli Istituti, gli studenti riescano ad influire sulla riscrittura dei regolamenti, in funzione della futura possibilità di partecipare attivamente alla progettazione dell’autonomia e in funzione dell’applicabilità dello Statuto degli Studenti.
Il Regolamento è approvato dal Consiglio d’Istituto su proposta della Giunta Esecutiva.

COSA DEVE PREVEDERE
Riepiloghiamo cosa deve prevedere il regolamento d’Istituto:
Gestione degli spazi
I. Modalità di utilizzo degli spazi durante la normale didattica. Criteri di gestione ed utilizzo della biblioteca d’Istituto.
II. Criteri per l’eventuale concessione d’uso a terzi di spazi ed attrezzature speciali (palestre, laboratori, ecc.)
III. Modalità di accesso ai servizi pomeridiani per gli esterni.
Tempi di funzionamento
I. Orario Scolastico (entrata, uscita, durata delle lezioni)
II. Pause didattiche (ricreazione, pausa pranzo, ecc.). Possibilità di uscire o meno dall’Istituto in questi momenti.
III. Orario giornaliero di apertura dell’Istituto anche oltre l’ordinaria didattica
Assemblee e organi di garanzia
I. Modalità di convocazione e gestione delle assemblee d’Istituto (nel rispetto delle garanzie fornite dal T.U. 297/94).
II. Istituzione, composizione e funzionamento dell’organo di garanzia a livello d’Istituto previsto dallo Statuto. Quest’organo deve essere previsto in ogni regolamento d’Istituto e nella sua composizione deve essere previsto uno studente.
Gestione dell’autonomia didattica
I. Modalità di confronto tra docenti, preside e studenti in materia di programmazione didattica, definizione degli obiettivi didattici, criteri di valutazione, materiale didattico e libri di testo. E’ auspicabile che si prevedano opportuni organi di confronto come ad esempio commissioni miste studenti-docenti delegate dai rispettivi organi di rappresentanza.
II. Criteri generali di funzionamento degli Istituti autonomi (vedi scheda sperimentazione autonomia)
III. Crediti/Debiti formativi: modalità di verifica e di recupero.
Rapporti con gli studenti
I. Assenze. Modalità di giustificazione e di riammissione. Modalità per la richiesta di permessi di entrata/uscita fuori orario.
II. Valutazione e comunicazione con le famiglie (colloqui, ricevimenti, ecc...)
III. Disciplina. I regolamenti, in base allo Statuto degli Studenti, devono stabilire quali comportamenti sono da considerarsi infrazioni disciplinari in base ai criteri indicati dallo Statuto stesso. Devono altresì indicare, sempre secondo le indicazioni fornite dallo Statuto, gli organi competenti alla loro irrogazione e ad esaminare esposti e reclami. Anche le sanzioni disciplinari vengono stabilite nei regolamenti d’Istituto di ciascuna scuola.