Sintesi della poetica di Pascoli
Riassunto della poetica pascoliana, i suoi simboli, la prospettiva del fanciullino, caratteristiche, il ruolo della poesia e la regressione al mondo dell'infanzia.
La poetica di Pascoli e il Decadentismo
La produzione poetica di questo autore è una delle più rappresentative del Decadentismo italiano. Caratteristiche portanti di tutta la produzione poetica di Pascoli sono la fuga dalla realtà e la ricerca poetica intesa come strumento di conoscenza privilegiata. Grazie a Pascoli, la poesia italiana vivrà un momento di profondo rinnovamento.
Ne “Il Fanciullino” viene espressa chiaramente la sua concezione poetica. L’analisi di Pascoli si articola su 4 punti:
1 - Il fanciullino musico
Pascoli afferma che in tutti gli individui si trova il fanciullino musico, ovvero quel sentimento poetico che ritroviamo maggiormente nei bambini ma che, pur attenuandosi negli adulti, non cessa di esistere.
L’età più poetica è dunque l’infanzia, ma nel poeta c’è la capacità di mantenere viva dentro di se la voce del “fanciullino” e di comunicare con gli altri individui proprio grazie al fanciullo sempre presente nei loro cuori. La poetica pascoliana diventa, di fatto, una regressione al mondo dell’infanzia. Ed è proprio da questo che nascono temi e simboli che ritroviamo spesso nella produzione di Pascoli e che riportano il lettore ad un mondo chiuso, rassicurante, protetto dal caos e dalla violenza del mondo esterno.
- il nido
- la casa
- la culla
- la siepe
- la nebbia
Nella poesia di Pascoli si anticipa uno dei temi centrali della poetica italiana del Novecento che vede contrapporsi città-maturità e campagna-infanzia. L’individuo, non riuscendo a interagire con la realtà di un mondo che rifiuta, tende a fuggire.
2 - La prospettiva del fanciullino
Il secondo punto riguarda la prospettiva del fanciullino, il suo modo di guardare e quindi di fare poesia. Tipico del fanciullino è osservare il mondo come fosse la prima volta. Da questo nasce una poesia delle piccole cose dove troviamo gli elementi della realtà rurale che vengono vissuti attraverso un’osservazione stupita e commossa. E’ una poesia fatta di riferimenti naturalistici, si parla di realismo impressionistico ma non è vero realismo perché Pascoli crea uno scenario dove in realtà trovano dimora le angosce del poeta.
3 - Le caratteristiche del fanciullino
Quali sono le caratteristiche del fanciullino? Pascoli utilizza spesso l’analogia, ovvero l’accostamento di immagini apparentemente distanti fra loro ma che nascondono qualche relazione di somiglianza. Gli accostamenti fatti dal poeta hanno un valore conoscitivo perché esprimono quelle verità di carattere generale sul senso dell’esistenza umana che solo lo sguardo disinteressato del fanciullino può raggiungere.
4 - Qual è il ruolo della poesia?
Per Pascoli ha un’ utilità morale e sociale perché risveglia il sentimento poetico presente negli uomini, che li avvicina e li fa sentire fratelli, li allontana da guerra e violenza mentre li avvicina all’amore reciproco. Ciononostante, lo scopo della poesia non è l’ edificazione morale, altrimenti perderebbe la sua essenza.
La poesia ha anche un valore consolatorio perché rende meno sgradevole l’esistenza e porta gli uomini ad essere soddisfatti della loro realtà.
Fin dagli inizi del 900, in molti rivelarono il lato oscuro della poesia di Pascoli, il carattere tormentato e morboso in antitesi con l’immagine innocente di “poeta dei fanciulli” che Pascoli stesso contribuì a consolidare.
Per illustrare questo lato oscuro dei suoi componimenti può essere utile partire proprio da quella regressione allo stato infantile che per Pascoli caratterizzava l’attività di poeta.
La regressione rappresenta la fuga da una realtà che incute paura, un fuggire che non permette di accedere ad alcuna condizione di purezza e di superiore conoscenza.
Questa realtà è costituita da due aspetti che ritroviamo spesso:
- l’eros (Il gelsomino notturno)
- l’angoscia per la morte (X agosto)
Il tentativo di allontanare dalla coscienza questi temi, che rappresentano gli argomenti privilegiati per i simbolisti, riflette l’origine positivista e borghese da cui nasce l’ideologia di Pascoli. Il poeta, che si pone come portavoce della piccola borghesia benestante che in quegli anni si affermava in Italia, si propone, attraverso la poetica del fanciullino, di dare una risposta alla sua “malattia” personale e alla crisi che investiva la cultura dell’epoca.
Per questo motivo la sua poesia, che si raccoglie intorno a immagini simboliche come il “nido” e la “siepe”, è fatta di sentimenti delicati, di serena accettazione dei dolori della vita, di fratellanza e di concordia sociale.
Tutto su Pascoli in questo podcast di 6 minuti
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