Le poesie diventano canzoni per invogliare lo studio
Il Ministero dell'Istruzione ha finanziato un progetto per realizzare una compilation musicale con 10 poesie della letteratura italiana per invogliare lo studio degli studenti
C'era un periodo in cui le poesie, a scuola, si dovevano imparare a memoria. Ma i tempi cambiano ed ora per studiare le poesie della letteratura italiana basterà imparare un po' di canzoni. Il Ministero della Pubblica Istruzione ha infatti finanziato, con un contributo di 60.000 euro, un progetto per realizzare un cd musicale, che contiene alcune poesie italiane trasformate in canzoni vere e proprie.
Per ora il progetto sarà destinato però soltanto alle scuole medie, ma magari in futuro, se avrà successo, potrebbe essere ampliato anche alle scuole superiori. La speciale compilation, dal titolo "Musica e Parole. 10 in Poesia", sarà distribuita a partire dal prossimo anno scolastico in 70.000 copie agli studenti delle scuole medie di Piemonte, Lombardia, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sicilia.
Il cd conterrà anche un libretto con i testi delle varie poesie ed alcune note biografiche sugli autori. La compilation conterrà le seguenti poesie in musica: Pianto antico di Giosuè Carducci, X agosto di Giovanni Pascoli, I pastori di Gabriele D’Annunzio, L’infinito di Giacomo Leopardi, Meriggiare pallido e assorto di Eugenio Montale, Uomo del mio tempo di Salvatore Quasimodo, Città vecchia di Umberto Saba, Gabbiani di Vincenzo Cardarelli, La madre di Giuseppe Ungaretti, A Zacinto di Ugo Foscolo.
Come esecutori delle canzoni sono stati scelti personaggi di programmi televisivi come X-Factor ed Amici, ma anche cantanti famosi del panorama italiano, come Mario Venuti, Mario Lavezzi o Ivana Spagna. Il progetto è curato dal produttore teatrale di Torino Alfredo Orofino, in collaborazione con l’istituto Professionale "Umberto Pomilio" di Chieti. Le musiche sono di Loriana Lana. Chissà se in questa nuova "veste", le famose poesie della letteratura italiana non siano considerate dagli studenti con maggiore interesse e contribuiscano a far studiare di più gli alunni.