Pinocchio di Carlo Collodi: trama e personaggi

Storia di Pinocchio, il libro di Collodi che racconta le avventure del burattino di legno che ottiene il dono di diventare un bambino vero
Indice
1Introduzione

La storia del piccolo burattino Pinocchio che, dopo tante peripezie, ottiene il dono di diventare un bambino vero, è nota a tutti. Soprattutto le nuove generazioni conoscono la sua storia grazie al cartone animato di Walt Disney, o per adattamenti cinematografici, che testimoniano il grande successo della storia di Collodi, ma la trama del libro è diversa da quella che tutti crediamo di conoscere bene. Vedremo quali furono le avventure originarie di Pinocchio (il titolo del libro è: Le avventure Pinocchio, storia di un burattino, pubblicato nel 1881) e consoceremo adesso i personaggi principali della sua storia.
2Pinocchio: la storia editoriale
Collodi inizia la scrittura della storia di Pinocchio per motivi economici. Lo scrittore è un assiduo frequentatore di bische e aveva contratto con molta probabilità numerosi debiti di gioco. Nel luglio del 1881 inizia a pubblicare a puntate il suo racconto sul ‘’Giornale per bambini’’. All’improvviso, ad ottobre di quello stesso anno, interrompe la pubblicazione e conclude la storia con il burattino che viene impiccato sul ramo di una quercia. A chiudere la vicenda la parola ‘’fine’’ che non lascia una possibilità di seguito. I ragazzi, ormai appassionati alla vicenda, e l’editore convinceranno Collodi a concludere la storia. Il racconto intitolato ‘’Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino’’ verrà ripreso, continuato e pubblicato in un unico volume nel 1883 presso l’editore Paggi.
3Storia di Pinocchio: la trama

Questa storia comincia con un pezzo di legno. Il falegname Geppetto, un ometto con un parrucchino biondo, riceve in regalo un pezzo di legno che riesce a parlare. Decide di usarlo per costruire un piccolo burattino che continua a prenderlo in giro man mano che il falegname lo completa.
3.1Pinocchio e il Grillo Parlante
Appena impara a camminare il burattino comincia a creare un mucchio di guai: Geppetto finisce in prigione per colpa sua e mentre Pinocchio si ritrova solo in casa, appare il Grillo Parlante che ammonisce il burattino per il suo comportamento. Pinocchio lo uccide con un martello (le cose sono un po’ diverse dal cartone animato!). Preso da una terribile fame il piccolo passa un giorno a cercare cibo senza riuscirci perché tutti nel paese lo cacciano. Fortunatamente Geppetto esce di prigione, e Pinocchio promette subito che sarà ubbidiente, impaurito di dover rimanere di nuovo da solo, e assicura al papà che l’indomani andrà a scuola come tutti gli altri bambini. Geppetto allora prepara dei vestiti di carta per il suo piccolino, e si sacrifica vendendo la sua giacca, nonostante il freddo dell’inverno, per compare a Pinocchio un abbecedario.

3.2Pinocchio e Mangiafuoco
Il burattino, però, ha ancora molto da imparare. Andando a scuola viene distratto da un teatro di marionette e per comprare il biglietto vende l’abbecedario comprato con tanto sacrificio da Geppetto. Nel teatro, le marionette, fra cui è presente anche Arlecchino, cominciano a salutare e festeggiare l’arrivo di Pinocchio ma Mangiafuoco, il burattinaio, infastidito dal gran chiasso, pensa di bruciarlo; rinuncerà all’intento impietosito dal piccolo Pinocchio e gli regala cinque zecchini, o monete d’oro, da riportare a casa a Geppetto.
3.3Pinocchio e il Gatto e la Volpe

Ancora un imprevisto attende Pinocchio: questa volta il burattino è vittima di due personaggi pericolosi, il Gatto e la Volpe, che, per rubare i soldi al bimbo, decidono di imbrogliarlo. Lo convinsero a seguirli per sotterrare le sue monete nel Campo dei Miracoli, che si trova nel paese dei Barbagianni, raccontando al burattino che così facendo, in quel punto esatto, crescerà presto un albero carico di zecchini d’oro. Appare lo spirito del Grillo Parlante che consiglia ancora a Pinocchio la giusta cosa da fare: non deve fidarsi di chi gli promette di diventare ricco dalla mattina alla sera ma il bambino non ascolta lo spiritello e segue i due malintenzionati. Ovviamente quella del Gatto e la Volpe è una truffa e i due, travestiti da Assassini, sorprendono e rincorrono Pinocchio, per derubarlo finalmente dei soldi, fino ai pressi di una grande quercia dove decidono di impiccare il burattino per prendersi finalmente il denaro. Stanchi di aspettare che Pinocchio muoia, i due se ne vanno con l’intento di tornare il giorno dopo a riprendere le monete e lasciano il protagonista appeso alla quercia.
3.4Pinocchio e la Fata Turchina
Durante la fuga dagli Assassini, Pinocchio si era imbattuto in una Bambina dai capelli turchini, una fata che in questo momento della favola torna in scena per aiutare il burattino: ordina ad un Falco e al suo cane Medoro di recuperarlo e chiama tre medici per sapere se il piccolo è ancora vivo. Il burattino ha la febbre molto alta dopo queste disavventure, ma non vuole bere la medicina amara che la Fata cerca di dargli; entrano a questo punto, in camera, dei conigli neri che portano con loro una bara, una scena che sta a simboleggiare la sorte che attende Pinocchio se non si convincerà a curarsi. Il burattino accetta allora la medicina e a questo punto racconta la sua vicenda sventurata col Gatto e la Volpe alla Fata, mentendo più volte dicendo di aver perso le monete, e non di essere stato derubato: in seguito a queste bugie succede ciò che tutti sappiamo bene: a Pinocchio si allunga il naso. La fatina spiega al bimbo che esistono due tipi di bugie: quelle con le gambe corte e quelle che fanno allungare il naso, le sue bugie sono di quest’ultimo tipo.
La Fata chiede allora Pinocchio di rimanere a vivere lì insieme a lei e insieme a Geppetto che intanto li sta raggiungendo, il piccolo è d’accordo e, contento di rivedere il padre, gli va incontro passando per il bosco. Qui però incontra di nuovo il Gatto e la Volpe che riescono a convincerlo di nuovo a seguirli per seppellire le monete in un altro campo miracoloso, questa volta, nella città di Acchiappacitrulli. Pinocchio si ritrova di nuovo nei guai e verrà addirittura imprigionato per cinque mesi, dopo i quali torna a casa della fatina, ma per la strada incontra un serpente gigante a sbarrargli il cammino. Pinocchio cerca di superarlo saltando oltre il corpo del rettile, ma inciampa e cade con la testa nel fango e il serpente è tanto divertito che muore dal ridere (da qui arriva l’espressione “ridere a crepapelle” che ancora usiamo). Ovviamente le disavventure di Pinocchio non finiscono qui: viene catturato da un contadino ma dopo aver salvato il pollaio dalle faine viene liberato e finalmente riesce ad arrivare alla casa della Fata Turchina, ma lo attende una terribile sorpresa: la piccola fata è morta per il dolore causato dalla prolungata assenza di Pinocchio.
3.5Pinocchio e il Colombo
A questo punto un Colombo gli rivela che Geppetto sta costruendo una barchetta per attraversare l’Oceano, andando alla ricerca del figlio, non sapendo che Pinocchio è invece tornato a casa. Pinocchio e il Colombo partono in volo verso la spiaggia ma è troppo tardi: la barchetta di Geppetto ha quasi raggiunto l’orizzonte.
3.6Pinocchio sull’isola delle Api Industriose
Il burattino allora si tuffa rapidamente in acqua e nuota tutta la notte, ma per sbaglio arriva sull’isola delle Api industriose, e scopre che nell’Oceano vive un gigantesco Pescecane che potrebbe aver inghiottito la barchetta di Geppetto. È costretto però a rimanere sull’isola, e comincia a cercarsi un lavoretto per potersi pagare da mangiare: aiuta allora una donna a portare delle brocche ma presto scopre che questa donna è in realtà la Fata Turchina, ancora viva e abbastanza grande in queste nuove sembianze per poter fare da mamma a Pinocchio. La Fata promette al burattino che lo farà diventare un bambino vero se sarà ubbidiente, andrà a scuola e non racconterà più bugie. Così fa Pinocchio, e a scuola si mostra subito uno studente molto bravo, ma un giorno i compagni gli raccontano, per prenderlo in giro invidiosi dei suoi buoni voti, che il gigantesco Pescecane che ha inghiottito Geppetto è stato visto dalla spiaggia.
3.7Pinocchio e Alidoro
Quando Pinocchio capisce che i compagni si stanno solo prendendo gioco di lui comincia una rissa e un bambino si ritrova ferito; arrivano allora dei carabinieri che portano via Pinocchio ma per la via verso la prigione il burattino riesce a scappare. Nella fuga però viene inseguito da un cane rabbioso, Alidoro. Per scappare Pinocchio si tuffa in mare e dopo aver salvato Alidoro che rischia di affogare per continuare a inseguirlo, viene pescato dalla rete di un pescatore che vuole cucinarlo credendolo un pesce. A questo punto Alidoro, il cane, salva Pinocchio e lo riporta in paese. Pinocchio ha paura che la Fata Turchina non lo perdonerà più dopo quest’altra bravata e aspetta tutta la notte fuori la porta della casetta, preso in giro da una Lumaca e svenendo dalla fame mentre aspetta che faccia giorno. In realtà la Fata perdona Pinocchio e alla fine dell’anno scolastico il burattino è il miglior alunno della classe!
3.8Pinocchio e Lucignolo
La fatina promette di trasformarlo in un bambino vero il giorno seguente e organizza una grande festa ma quando Pinocchio invita Romeo, conosciuto col soprannome di Lucignolo che è il ragazzino più svogliato e cattivo della scuola, decide di partire con l’amico per una nuova avventura, stavolta nel Paese dei Balocchi che si trova oltre il mare, dove è sempre festa e non ci sono libri o professori.
3.9Pinocchio nella pancia del Pescecane
Passano cinque mesi di festa ma Pinocchio una mattina si sveglia e scopre che si sta trasformando in un asino! Viene venduto ad un uomo che lavora nel circo e che vuole usarlo come fenomeno da baraccone per attrarre pubblico ma durante lo spettacolo Pinocchio-asinello resta zoppo. A questo punto, considerato inutile per il circo, viene venduto di nuovo ad un uomo che cerca di affogarlo per spellarlo e usare la pelle per costruire un tamburo. Pinocchio però è tornato ad essere un burattino grazie alla magia della fata e si allontana a nuoto. Durante questa ennesima fuga viene inghiottito dal Pescecane e nella sua pancia ritrova finalmente Geppetto con cui organizza un piano per fuggire quando il mostro aprirà la bocca. Riescono a scappare e vengono aiutati da un tonno ad arrivare a riva. Per curare Geppetto, Pinocchio inizia a lavorare e mette da parte molti soldi: commossa dalla sua dedizione, la Fata trasforma finalmente Pinocchio in un bambino vero e Geppetto guarisce da ogni male.
4I personaggi più importanti della storia di Pinocchio
Come abbiamo potuto vedere da questa articolata trama, i personaggi di Pinocchio sono moltissimi ma solo alcuni sono rimasti nella mente di tutti i lettori e hanno, nel corso degli anni, acquistato dei significati simbolici.
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Pinocchio: è il protagonista della fiaba, il burattino di legno che non impara mai dai suoi errori e che solo con molta fatica riesce a superare la sua voglia di distrazioni, è conosciuto da tutti come un personaggio che racconta bugie e a cui crescono il naso, ingenuo e credulone ma di buon cuore. La sua storia è una storia di formazione perché spiega in che modo il protagonista riesce finalmente a crescere e maturare.
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Geppetto: è un artigiano che vuole costruire un burattino per guadagnare qualche soldo facendo degli spettacoli nelle piazze e che si ritrova a fare da papà ad un bimbo birbante che non impara mai la lezione. Alla fine della fiaba è in ottima forma e può godersi una bella casa e il frutto dei guadagni di Pinocchio che finalmente ha imparato ad essere un ubbidiente lavoratore.
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Il Grillo Parlante: il piccolo animaletto che rimprovera Pinocchio e cerca di istruirlo è famoso per essere considerato la voce della coscienza, spesso infatti si usa dire, a chi cerca di istruirci e di farci ragionare, che somiglia al Grillo Parlante.
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La Fata Turchina: è l’aiutante presente in ogni fiaba che cerca di aiutare i protagonisti della storia. Anche lei, come il Grillo, cerca di portare Pinocchio sulla giusta via. Per questo personaggio Collodi si è ispirato ad una donna vista durante un processo.
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Lucignolo: questo personaggio è il compagno di scuola di Pinocchio che convince il burattino a seguirlo nel Paese dei Balocchi, un posto noto a tutti per essere un luogo in cui in apparenza tutto è meraviglioso e giocondo ma che in realtà nasconde un destino ben più crudele (ricordiamo che i bambini vengono trasformati in asinelli!). Lucignolo, nell’immaginario collettivo, è il simbolo del bambino che non cresce, che vuol solo fare baldoria scappando ai suoi compiti.
5Il significato della fiaba di Pinocchio
Leggere la storia di Pinocchio fa credere al lettore di essere davanti alle pagine di un racconto per bambini e certamente l’idea originaria di Collodi è stata quella di scrivere una fiaba, ma l’autore sapeva bene che dentro le fiabe possono essere contenuti insegnamenti profondi validi per ogni età della vita, e certo utili per la crescita dei più piccoli.
Pinocchio rappresenta il bambino che deve crescere e maturare, seguendo la figura di un padre lavoratore onesto (Geppetto) e di una mamma amorevole pronta a curarlo (la Fata Turchina), entrambi elementi che rappresentano la famiglia tradizionale. Nella sua storia incombono tutte le minacce che il mondo esterno presenta davanti ad ogni bambino:
- il divertimento senza freni (rappresentato dal Paese dei Balocchi e da Lucignolo)
- gli impostori che cercano di approfittarsi dell’ingenuità del piccolo (il Gatto e la Volpe)
Il tutto viene tenuto a bada dalla presenza della legge (i carabinieri che, spesso, intervengono a porre un freno a Pinocchio).
Ci sono poi gli elementi positivi che rappresentano la giusta via da seguire:
- la scuola
- la famiglia
- la voce della coscienza che dovremmo sempre ascoltare – e che ci guida per farci diventare degli uomini utili alla società, lavoratori istruiti e onesti (il Grillo Parlante ovviamente impersona questi temi)
Quanto vuole dire Collodi è in linea con la morale della società borghese e industriale di fine Ottocento e per certi versi alcuni degli insegnamenti (ad esempio la realizzazione dell’individuo esclusivamente come elemento utile alla società) sono ormai lontani da noi.
Vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per l'appunto è di quelle che hanno il naso lungo.
Carlo Collodi
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Domande & Risposte
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Chi ha scritto la favola di Pinocchio?
Carlo Collodi.
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Cosa vende Pinocchio per andare allo spettacolo dei burattini?
Il suo abbecedario.
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Qual è la morale della favola di Pinocchio?
La favola di Pinocchio ci insegna a non dire bugie, a rispettare le regole, a non disobbedire ai propri genitori, a capire l’importanza dell'istruzione e del lavoro e raccomanda di evitare cattive compagnie.
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Quando è stato pubblicato il romanzo di Pinocchio?
Nel 1881.