Pigrizia e autosabotaggio
Pigrizia e procastinazione sono spesso scuse dietro alle quali si nasconde altro, finendo per autosabotarci. Ecco perché e quando succede e come affrontare questa situazione.
La pigrizia non esiste!
Molto spesso ci definiamo come persone pigre giustificando così il fatto di non intraprendere certi tipi di attività o la loro continua procrastinazione. A volte questo aggettivo ci viene anche appiccicato addosso da una persona esterna. Spesso ce lo portiamo dietro per moltissimo tempo, adagiandoci in questa definizione.
Nasconderci dietro alla pigrizia diventa così estremamente facile perché ci permette di non entrare nel merito di ciò che ci frena dal fare certe cose.
Ma cosa si nasconde dietro alla pigrizia?
Questa parola è diventata ormai parte del nostro vocabolario come riassuntiva del “non avere voglia di”. Ma se ne cercassimo il significato vedremmo che la pigrizia rappresenta un atteggiamento di mancanza di ricerca di arricchimento di conoscenze. Quindi la domanda diventa: perché non ricerchiamo ciò che ci arricchisce?
Le risposte possono essere molteplici:
- il disinteresse verso certe cose;
- la mancanza di tempo e di energie;
- la mancanza di risorse e strumenti;
Molto spesso però questo atteggiamento è una modalità di autosabotaggio.
Cos’è l’autosabotaggio?
Quando non siamo sicuri delle nostre capacità, quando abbiamo paura degli esiti di ciò che facciamo, quando un’attività implica un grande cambiamento, spesso ricadiamo in comportamenti di autosabotaggio: in sostanza ci mettiamo il bastone tra le ruote da soli. Sappiamo di volere qualcosa, ma ne siamo così spaventati da trovare migliaia di scuse per tirarci indietro dal farlo o per procrastinare il più possibile.
Come quando devi studiare per un esame o una verifica molto importante che ti spaventa molto ma piuttosto di metterti a studiare riordini i vestiti in ordine cromatico.
La pigrizia è una di queste scuse, quella che più spesso viene utilizzata per evitare di mettersi realmente in gioco.
Come capire se ti stai autosabotando?
Una delle prime cose a cui puoi fare attenzione per capire se ti stai autosabotando sono le tue emozioni e sensazioni. Tendenzialmente infatti, quando si innesca l’autosabotaggio, potremmo sentire:
• sintomi d’ansia
• senso di colpa
• pensieri intrusivi
• umore basso
Se sei una persona che tende ad essere insicura di sè e ad autosabotarsi conoscerai molto bene tutto ciò. Inoltre le caratteristiche principali del comportamento di autosabotaggio possono essere riconosciute in alcuni comportamenti o schemi di pensiero rigidi e ripetitivi. I principali sono:
- tendenza al perfezionismo;
- paura di sbagliare/fallire;
- paura del giudizio;
- scarsa considerazione delle proprie capacità;
- continua procrastinazione;
- tendenza a porsi obiettivi troppo grandi, quasi irraggiungibili;
A volte poi l’autosabotaggio può essere confuso con una reale mancanza di interesse verso una certa attività. In questi casi la domanda cardine da farti è: “Questa attività che non sto facendo sarebbe utile al raggiungimento dei miei obiettivi?”.
- Se la risposta è NO, allora forse dovresti chiederti cos’altro potresti fare per raggiungerli.
- Se la risposta è SI, probabilmente ti stai autosabotando.
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