Pickup, grazie all’alternanza scuola - lavoro a Gallipoli gli studenti creano una app

Gli studenti della 4° C del Liceo Scientifico Quinto Ennio di Gallipoli hanno creato una app con più di 800 verbi frasali inglesi. La app si scarica gratuitamente ed è un aiuto concreto a tutti gli studenti. Abbiamo intervistato Pierluigi Carlino, ideatore di Pickup che ci ha raccontato come è nata l’idea e come è stata sviluppata.

Pickup, grazie all’alternanza scuola - lavoro a Gallipoli gli studenti creano una app
redazione

L'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO FA NASCERE UNA APP

Pickup, la app sui verbi frasali inglesi gratuita, creata dagli studenti per gli studenti
Fonte: redazione

L’alternanza scuola lavoro quando si abbina alla disponibilità e buona volontà delle aziende o all’inventiva dei ragazzi, funziona. Ne è la prova quanto sono riusciti a realizzare gli studenti della 4° C del Liceo Scientifico Quinto Ennio di Gallipoli che, alle prese con l’alternanza scuola-lavoro, hanno usato il tempo a disposizione per mettere a punto una app sui verbi frasali inglesi. Una app fatta dagli studenti per tutti gli studenti e scaricabile gratuitamente. Pierluigi Carlino è stato l’ideatore e lo sviluppatore, Marco cacciatore si è occupato del design mentre Alessia Alemanno ha gestito il gruppo che inseriva i dati. Studenti.it ha intervistato Pierluigi Carlino che ci ha spiegato come nasce e si sviluppa un’idea come questa.  Pick Up: scarica gratuitamente la app

COME NASCE UNA APP TRA I BANCHI?

Come nasce l’idea di creare una app?

P.G.
L'idea di creare un'app nasce da un disagio e un'esigenza. In pratica quest'anno eravamo consapevoli di dover affrontare di nuovo l'alternanza scuola lavoro e noi come classe eravamo stati affidati a una biblioteca locale, la quale non offriva un’esperienza lavorativa che potesse concernere con il nostro indirizzo di studi.

 Già dall’anno precedente io usai questa scusa per imparare a programmare per android e il risultato non fu male e quindi decidemmo che per quanto riguardava l’anno scolastico 2016/17 avremmo usato questa mia passione per fare qualcosa che rimanesse come esperienza a tutti. Dopo un compito in classe di inglese sui verbi frasali, la nostra prof venne con una lista enorme piena zeppa di questi verbi dei quali noi conoscevamo solamente una minima parte. Così nacque l’idea, ovvero fare un’app che potesse servirci come ‘memorandum’.

Come si procede? Come si divide il lavoro tra studenti?

P.G. In pratica dovevamo per realizzare un’app trattare sostanzialmente due aspetti: il codice e i dati e il design. Per quanto riguarda il codice non c’erano problemi in quanto me ne sarei occupato io, ma il nostro obbiettivo era quello di realizzare un’app con molti verbi.

In questo ci ha aiutati la nostra prof fornendoci il materiale, invece, per quanto riguarda la raccolta, ho predisposto un web server e una app tramite i quali era possibile popolare un database in modo veloce senza preoccuparsi di aspetti tecnici come relazioni tra tabelle e roba del genere. Infine per il design ci siamo affidati al genio della nostra classe ovvero Marco Cacciatore.

C’è un guadagno dietro questa attività o potrebbe esserci?

P.G. Più che guadagno c’è una perdita. Il tutto funziona usando un server sul quale abbiamo raccolto i dati e il quale fornisce un accesso ai dati 24 ore su 24. Il servizio che uso, chiamato hosting ha un costo. Comunque l’app prevede l’uso di un piccolo banner per vedere quantomeno di abbattere i costi.

Avete altre idee in cantiere?

P.G.
Sì abbiamo molte idee e speriamo di riuscire a realizzare, ora stiamo lavorando all’applet di Pickup,  però di questo spero si possa parlarne in futuro.

Un consiglio in più