Piangere: 7 motivi per cui fa bene alla salute

Perché si piange? Il pianto è un mezzo attraverso il quale impariamo a comunicare. Si piange per commozione, dolore, per una forte emozione... Il pianto è uno strumento che può essere molto utile alla salute fisica e mentale.

Piangere: 7 motivi per cui fa bene alla salute
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Piangere fa bene alla salute

“Dai non piangere” è forse una delle frasi che più spesso vengono usate in presenza sia di bambini che adulti quando arrivano le lacrime. Quello che in molti non conoscono, o ignorano, è che in realtà piangere può essere una strategia molto utile alla nostra salute fisica e mentale.

Perché piangiamo?

Piangere fa bene alla salute. Lo sapevi?
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Il pianto è la prima modalità con cui impariamo a comunicare da neonati, è la prima cosa che facciamo appena nati. A livello evoluzionistico perciò, piangere ha lo scopo di attirare l’attenzione di qualcuno che possa proteggerci e prendersi cura di noi, innescando nell’altro una serie di meccanismi psicofisici che lo predispongono all’accudimento.
Crescendo apprendiamo molte altre modalità di comunicazione sicuramente più efficaci, ma il pianto resta connesso alla manifestazione e comunicazione di emozioni che percepiamo come intense. È importante ricordare che l’intensità delle emozioni non dipende dall’evento vissuto ma dalla sensibilità e dalla percezione di ognuno di noi.
Nella nostra cultura però, dopo una certa età, piangere viene visto come un comportamento inadeguato, come segno di debolezza o incapacità, portando alcuni di noi a eliminare questa modalità espressiva, talvolta allontanandoci dalle emozioni stesse, cosa che ovviamente a lungo andare non è funzionale e può essere causa di malessere.

4 benefici del pianto a livello fisico

Quando piangiamo si innescano alcuni meccanismi a livello fisiologico che sono positivi per la nostra salute:

  1. Riduce i livelli di cortisolo: il cosiddetto “ormone dello stress” viene espulso attraverso la lacrimazione di tipo emotiva (quindi non come quando sbucci le cipolle). Ad una riduzione del cortisolo segue quindi una riduzione dei livelli di stress mentale e fisico, con effetti benefici anche a livello gastrico.
  2. Migliora il sistema immunitario: le lacrime contengono un enzima (il lisozima) che ha un ruolo importante nella lotta ai batteri, a cui occhi e mucose del viso sono molto esposti.
  3. Riduce la percezione del dolore: piangere quando ci facciamo male non è da deboli ma è una reazione del tutto naturale che ci permette di aumentare il rilascio di ormoni come endorfine e ossitocina che hanno la funzione di antidolorifici naturali
  4. Regola il battito cardiaco e migliora il riposo: dopo un pianto intenso il nostro corpo reagisce regolando il battito cardiaco a livelli ottimali, nonché la respirazione. Questo permette di generare uno stato di benessere e calma fisica, contribuendo anche ad una maggior qualità del riposo;

3 benefici del pianto a livello psicologico

Ovviamente i benefici del pianto non sono solo a livello fisico, ma si presentano soprattutto a livello psicologico:

  1. Permette di gestire emozioni intense: proprio perché piangere aiuta a regolare il battito e la respirazione, ci aiuta a gestire e sfogare in modo più funzionale le emozioni intense. Qualsiasi emozione può essere sfogata tramite il pianto, dalla rabbia alla gioia, e ci permette di ritornare ad uno stato di attivazione ottimale.
  2. Migliora il tono dell’umore: così come per il dolore fisico, ossitocina ed endorfine possono essere degli antidolorifici anche per il nostro dolore emotivo, permettendoci di aumentare il tono dell’umore ed il benessere mentale.
  3. Genera empatia, supporto e condivisione: per i motivi che abbiamo visto nel primo paragrafo, piangere è un’importante modalità di comunicazione del nostro stato emotivo, che permette di generare nell’altro empatia, spinta all’accudimento, vicinanza e condivisione, rafforzando così i legami relazionali.

Piangere quindi si dimostra un’ottima strategia, che può realmente calmarci ed aumentare i nostri livelli di benessere.


Come per qualsiasi altra cosa però, anche l’atto di piangere, ai suoi estremi (cioè sempre o mai), può essere segnale di forte malessere, che necessita di essere accolto e supportato all’interno di una terapia psicologica.

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