Perseo: mito e storia dell'eroe greco

Perseo: Storia e mitologia dell'eroe greco che sconfisse Medusa e regnò su Micene prima di essere trasformato in una costellazione

Perseo: mito e storia dell'eroe greco
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Il mito di Perseo

Scultura di Canova: Perseo con la testa di Medusa
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Pèrseo è un eroe della mitologia greca, nato, secondo il mito, da Zeus e Danae. Il bisnonno Abante, re dell'Argolide, è stato un guerriero molto temuto. Abante ha sposato Aglaia, da cui ha avuto due gemelli: Preto e Acrisio, sempre in lotta tra loro per la supremazia. Acrisio è riuscito in un primo momento a sconfiggere il fratello, che si è trasferito nella Licia, dove ha sposato la figlia del re Iobate, Antea. Il re ha fatto tornare Preto in Argolide, insediandolo a Tirinto. I due fratelli così si sono trovati di nuovo uno contro l'altro. Alla fine il padre Abante ha diviso il regno tra i due figli: Acrisio ha ereditato Argo e Preto Tirinto.

La storia di Perseo

Acrisio e la moglie Euridice hanno avuto una figlia, Danae, madre di Perseo. Acrisio temeva per le sorti del suo regno, perché non avendo avuto figli maschi, non sapeva a chi lasciare il trono. Così ha interpellato l'oracolo per sapere quale sarebbe stata la sorte del suo regno. L'oracolo gli ha risposto che la figlia Danae avrebbe avuto un bambino che lo avrebbe ucciso. Per scongiurare la realizzazione della predizione, Acrisio ha fatto rinchiudere la figlia in una torre. Ma nonostante tutti i suoi tentativi, la figlia ha concepito un bambino. Danae ha avuto il figlio di nascosto e lo ha accudito per molti mesi. Quando Acrisio ha scoperto l'esistenza del bambino, si è convinto che era stato il fratello Petro a sedurre la figlia. In realtà era stato Zeus, che trasformandosi in pioggia d'oro, era penetrato nella torre seducendo la ragazza. Acrisio ha ucciso la nutrice e ha fatto chiudere la figlia col piccolo Perseo in una cassa di legno, poi abbandonata in mare.

La cassa è arrivata sull'isola di Serifo, dove Ditti, un pescatore fratello di Polidette, tiranno dell'isola, l'ha raccolta pensando che contenesse un tesoro prezioso. Nella cassa ha trovato Danae e Perseo, ancora vivi e li ha condotti dal re, che ha deciso di ospitarli. Perseo è così cresciuto alla corte di Polidette, che, innamorato di Danae, cercava di convincerla a sposarlo. Ma Danae pensava solo al figlio e non aveva tempo per altro. Così Polidette ha deciso di eliminare Perseo. Per farlo, ha ideato un piano: ha detto di voler sposare Ippodamia per il bene del regno, ha radunato tutti gli amici, compreso Perseo, ed ha chiesto a tutti un cavallo come regalo. Perseo non possedeva il cavallo ed ha detto al re che, se avesse smesso di importunare la madre, gli avrebbe donato qualsiasi cosa volesse. Così il re gli ha chiesto la testa di Medusa come regalo di nozze, sicuro che Perseo non sarebbe sopravvissuto a questa impresa.

Perseo e Medusa

Per raggiungere Medusa, Perseo aveva bisogno dei sandali alati per spostarsi velocemente, di una sacca magica per riporre la testa e dell'elmo di Ade per essere invisibile. Atena gli ha fornito uno scudo lucido, raccomandandosi di guardare Medusa solo di riflesso. Ermes gli ha regalato un falcetto di diamante molto affilato per decapitare Medusa.

Gli altri oggetti di cui aveva bisogno erano custoditi dalle ninfe Stigie. Le uniche a sapere dove si trovavano le ninfe erano le Graie, sorelle di Medusa. Le Graie, pur essendo in 3, disponevano di un solo occhio e di un solo dente, che utilizzavano a turno. Perseo si è recato nella loro dimora e, al momento dello scambio, ha rubato loro l'occhio ed il dente. E per restituirli ha chiesto di sapere dove si trovavano le ninfe. Le Graie hanno accettato lo scambio, ma una volta ricevuta l'informazione, Perseo ha rifiutato di restituire l'occhio e il dente.

Riuscito ad impossessarsi degli altri oggetti, si è recato verso la dimora di Medusa e, per raggiungerla, ha attraversato una foresta piena di statue, che in realtà erano persone pietrificate da Medusa. Si è avvicinato a Medusa grazie all'elmo di Ade, che lo aveva reso invisibile, ed è riuscito a decapitarla mentre dormiva. Prima di tornare indietro, ha raccolto il sangue colato dalla ferita: quello uscito dalla vena sinistra era un veleno mortale, mentre quello uscito dalla vena destra poteva resuscitare i morti. Inoltre bastava un ricciolo dei capelli di medusa per sconfiggere un intero esercito. 

Perseo e Andromeda

Tornando indietro, Perseo si è recato da Atlante, che non lo aveva voluto aiutare, e lo ha trasformato in una montagna, grazie alla testa di Medusa. Poi ha gettato nel deserto libico il dente e l'occhio delle Graie e un po' del sangue velenoso di Medusa. Passando sul territorio della Filistia, ha visto Andromeda incatenata a uno scoglio. La ragazza era stata condannata ad essere divorata da un mostro marino perché la madre Cassiopea aveva osato dire che la figlia era più bella di tutte le ninfe del mare, le Nereidi. Per placare l'ira di Poseidone, Andromeda era stata condannata al sacrificio. Perseo si è offerto di liberarla in cambio della promessa, da parte del re, di poterla sposare.

Perseo è riuscito a liberare la fanciulla senza problemi. Durante le nozze, secondo alcuni testi, è scoppiata una battaglia dopo l'arrivo di Agenore, ex pretendente di Andromeda. E Perseo ha sconfitto tutti grazie alla testa di Medusa. Secondo altri testi, è stato Fineo, zio e altro pretendente di Andromeda, a scatenare la lotta. Ed anche in questo caso, Perseo avrebbe vinto grazie alla testa di Medusa. Insieme ad Andromeda, Perseo ha ripreso il viaggio di ritorno. Tornato a Serifo, ha trovato una situazione molto cambiata: Polidette aveva continuato ad insidiare Danae, che, insieme a Ditti, si era nascosta in un tempio.

Preso dall'ira, Perseo si è recato nel palazzo di Polidette con il "regalo di nozze". Qui è stato deriso da tutti e per vendicarsi ha pietrificato tutti i presenti. Ha poi consegnato il regno a Ditti, che considerava come un padre adottivo. E, dopo aver restituito i sandali, la sacca con la testa di Medusa e l'elmo, Perseo ha fatto ritorno ad Argo insieme ad Andromeda e a Danae. Il nonno, saputo del suo arrivo, è fuggito a Larissa. Perseo lo ha raggiunto per convincerlo che non provava rancore per lui e lo ha convinto a tornare ad Argo insieme.

Prima però Perseo ha partecipato ai giochi organizzati dal re Teutamide: ha lanciato il disco, che, a causa del forte vento, ha colpito Acrisio uccidendolo. L'oracolo si era compiuto.

La costellazione di Perseo

Seppellito il nonno fuori dalla città di Larissa, Perseo ha ereditato il regno di Argo, ma non voleva regnare e così ha proposto a Megapente, successore di Preto, uno scambio di regni. Ha poi fondato Micene ed ha avuto dalla moglie 7 figli: Perse, Alceo, Stenelo, Eleio, Mestore, Elettrione e Gorgofone. Alla sua morte, la dea Atena lo ha trasformato in una costellazione.

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