I pericoli della rete e l'importanza dell'educazione digitale

I pericoli nascosti dietro lo schermo con una riflessione sui rischi del web e la necessità di una educazione digitale. Dal phishing alle truffe online, passando per i pericoli dei social media e il cyberbullismo. Come far fronte all'esposizione a minacce online? Scopri i rischi del web e la riflessione sulla necessità di una educazione digitale.

I pericoli della rete e l'importanza dell'educazione digitale
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L'importanza dell'educazione digitale per far fronte ai pericoli del web

Educazione digitale: serve?
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L'educazione digitale è estremamente necessaria in questo periodo in cui l'uso delle tecnologie digitali è così diffuso e onnipresente nella vita quotidiana, anche dei più giovani.

Cos'è l'educazione digitale?

L'educazione digitale è il processo di apprendimento e di acquisizione di competenze riguardanti l'utilizzo di dispositivi digitali, delle reti di comunicazione e dei servizi online, per poter gestire al meglio la propria presenza e attività in ambiente digitale.

Obbiettivi dell'educazione digitale

Tra gli scopi principali dell'educazione digitale troviamo:

  • Educare gli individui sulla sicurezza e sulla privacy online, promuovendo un comportamento responsabile e consapevole nell'uso delle tecnologie digitali.
  • Migliorare le competenze tecniche necessarie per utilizzare in modo efficace le tecnologie digitali, migliorando la produttività e l'efficienza personale e lavorativa.
  • Fornire una maggiore comprensione dei diritti e delle responsabilità dei cittadini in ambiente digitale, in modo da favorire una partecipazione consapevole e critica nella società.
  • Prevenire fenomeni come la disinformazione, la dipendenza da Internet, il cyberbullismo, la pedopornografia online e altre forme di crimine digitale. Pertanto, l'educazione digitale è un investimento importante per il futuro, sia per gli individui che per la società nel suo complesso.

Un mondo racchiuso dietro lo schermo

Su Internet c’è di tutto, una mare magnum di informazioni, video, immagini, forum, informazioni, e chi più ne ha più ne metta. Un mondo intero racchiuso dietro uno schermo, accessibile da chiunque, navigabile da chiunque abbia una connessione. Tante potenzialità, dunque, ma anche una serie di pericoli di cui è importante essere consapevoli. Ma come? Semplice: educando. Ed è fondamentale in questo senso intervenire e migliorare l’educazione digitale e quella all’alfabetizzazione mediatica, a partire dalla giovane età, dunque dalla scuola. Una formazione che, però, vista la  rapidità dei cambiamenti a cui il web è sottoposto, deve interessare anche gli adulti, in primis gli insegnati, che hanno un rapporto quotidiano con i ragazzi.

I rischi del web

Bisogna essere consapevoli dei molteplici rischi a cui si è sottoposti utilizzando il web: dal cyberbullismo (il 23% dei giovani ne è stata vittima) alla pubblicazione di informazioni private, dalle truffe alla condivisione di post sui social media che in futuro potrebbero crearci problemi, sul posto di lavoro magari, dal revenge porn allo stalking, fino ad arrivare al furto d’identità.

Basti pensare, per esempio, a tutte le app che permettono alle persone di conoscersi sul web per poi incontrarsi di persona. Come è facile immaginare, gli appuntamenti potrebbero rivelarsi delle trappole… Per questo Tinder, l’app di incontri nata nel 2012, molto utilizzata da chi cerca l’amore, una nuova amicizia o un appuntamento, ha messo in guardia i propri utenti da quelli che potrebbero rivelarsi comportamenti scorretti, e introducendo alcune nuove funzioni che permettono di limitare i potenziali pericoli, incrementando così la sicurezza delle donne, e non solo.

Sviluppare la capacità di analisi critica

Questo è solo uno dei tanti rischi del web. I giovani devono essere consapevoli del fatto che non è tutto quello che si trova online è vero, spesso ci si può imbattere in notizie false e, per questo motivo, è importante mantenere o sviluppare la capacità di analisi critica.

Quanto sono pericolose le fake news? E quanto è importante avere la consapevolezza che non tutto quello che troviamo sul web rispecchia la realtà dei fatti? Sempre più spesso vengono proposte notizie distorte, opinioni che vengono presentate come fatti oggettivi. La diffusione a livello globale di comunicazioni falsate rappresenta una vera e propria minaccia per la democrazia. Secondo la Commissione europea ben il 63% dei giovani europei si imbatte in notizie false più di una volta a settimana e il 51% degli europei dichiara di essere stato esposto alla disinformazione online.

Per questo motivo è essenziale imparare a riconoscere le fake news, intanto affinando un nostro personale spirito critico, ma anche per esempio, controllando la sezione dedicata alle fake news di alcune testate giornalistiche che si occupano proprio di identificare le notizie problematiche, capire chi le ha confezionate, per poi definire, attraverso l’utilizzo di affidabili fonti scientifiche, istituzionali e giornalistiche, se siano vere, false, o non del tutto attendibili. Ci sono diversi progetti che si pongono proprio l’obiettivo di educare i giovani: l’Unione Nazionale Consumatori, in collaborazione con TikTok, per esempio, ha promosso un progetto sull’educazione digitale a cui hanno aderito oltre mille scuole, con l’obiettivo di dotare i ragazzi di tutte le competenze che servono per comprendere i rischi a cui si è sottoposti frequentando gli ambienti virtuali. Per comprendere quanto sia condivisa l’idea della necessità di un’educazione digitale per i più giovani, basti sapere che è stato istituito il Safer Internet Day (SID), che cade nel mese di febbraio, un evento annuale, organizzato a livello internazionale con il supporto della Commissione Europea, che si pone proprio l’obiettivo di rendere il web un posto più sicuro, stimolando la riflessione nei giovani tramite una serie di progetti, per renderli consapevoli delle opportunità e dei rischi del web.

La memoria del web e il diritto all'oblio

Il web difficilmente dimentica e tutto quello che viene pubblicato rimane lì per sempre, a meno di non far valere il diritto all'oblio. Cercare di eliminare un contenuto che è stato diffuso (per sbaglio, inconsapevolmente o contro la nostra volontà) è molto complicato. Per questo motivo sarebbe meglio evitare di condividere contenuti di cui potremmo pentirci in futuro.

Diritto all'oblio sul web

Il diritto all'oblio sul web è il diritto che consente ad una persona di richiedere la rimozione di informazioni personali obsolete, inesatte o irrilevanti dal web, al fine di proteggere la propria reputazione e privacy. Questo diritto è stato riconosciuto in Europa dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea nel 2014, e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell'UE, entrato in vigore nel 2018, ha ulteriormente rafforzato questo diritto. In pratica, una persona che desidera esercitare il diritto all'oblio sul web deve presentare una richiesta formale alla piattaforma o al motore di ricerca che ospita le informazioni indesiderate. In particolare, la richiesta dovrebbe contenere:

  • le informazioni specifiche da rimuovere;
  • i motivi per cui si richiede la rimozione;
  • la prova dell'identità della persona che fa la richiesta.

In base alla normativa europea, la richiesta può essere accettata solo se i dati in questione sono inadeguati, non più rilevanti, occessivi rispetto alle finalità per cui sono stati raccolti o elaborati, o se la persona interessata ha revocato il consenso al trattamento dei dati personali.

Tuttavia, la richiesta di rimozione può essere negata se il diritto alla libertà di espressione e di informazione degli altri soggetti coinvolti è giudicato più importante del diritto all'oblio.

In generale, le piattaforme e i motori di ricerca hanno istituito procedure per la gestione delle richieste di rimozione, ma la loro attuazione può variare a seconda delle specifiche politiche e linee guida adottate. In ogni caso, il diritto all'oblio sul web è un tema complesso che richiede una valutazione attenta dei diritti in gioco e della loro interazione.

Cos'è la cittadinanza digitale e a cosa serve

Si sente parlare spesso di cittadinanza digitale, ovvero quell’insieme di diritti e doveri che un cittadino deve rispettare affinché si possano semplificare i rapporti e lo scambio di comunicazioni tra pubblica amministrazione, imprese e cittadini. Dal 2020, quando si insegna educazione civica nelle scuole, oltre alla Costituzione e all’educazione ambientale, infatti, viene affrontato anche il tema della cittadinanza digitale. Essere consapevoli, allora, delle potenzialità e dei rischi del digitale ci permette anche di essere cittadini migliori. Ed è giusto che i giovani, che si trovano proprio all’interno di questa trasformazione dei rapporti, che stanno diventando quasi totalmente virtuali, sappiano muoversi consapevolmente online.

Un’educazione al digitale è quanto mai necessaria. Soprattutto perché, oltre ai rischi, internet fornisce anche un ventaglio di strumenti che non esistevano per le generazioni precedenti e che oggi, invece, possono essere utilizzati in maniera efficace. L'educazione digitale da una parte fornisce gli strumenti per difenderci dai pericoli, dall’altra ci da' i mezzi necessari per sfruttare al meglio tutte le straordinarie potenzialità del web.

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