Il pensiero politico di Niccolò Machiavelli
Pensiero politico di Machiavelli e i caratteri della dimensione umanistica: riassunto e confronto con Dante. Stile, realismo e utopia
NICCOLÒ MACHIAVELLI
Niccolò Machiavelli è l'autore de Il Principe, il più importante trattato politico del Rinascimento. Ma qual è il punto di vista di Machiavelli sulla politica?
Secondo Machiavelli, un principe deve agire per garantire la stabilità e la sicurezza dello stato. La politica deve prescindere da implicazioni (religiose e politiche) estranee alla politica: deve attenersi alla “verità effettuale” della cosa.
Un principe, dice Machiavelli, deve saper usare piani per arrivare ai suoi obiettivi.
Le qualità di un principe:
- Determinazione
- Intelligenza, povvero capacità di valutazione, prontezza nell’intervenire
- Razionalità, cioè operatività
- Vitalità, vale a dire energia nell’agire
Per Machiavelli, la politica non è affidata alle istituzioni, ma alle capacità individuali di chi detiene il potere.
Lo scrittore parla anche del concetto di virtù: con questa intende la comprensione immediata del reale e sua traduzione in azione. Ma la virtù è anche astuzia, mancanza di scrupoli, capacità di previsione. La virtù è tutto quello che può aiutare a raggiungere gli obiettivi ed è contrapposta a ignavia, incapacità, inettitudine.
La fortuna ha un ruolo: è costituita da quei fattori, favorevoli o meno, che non dipendono dalla natura umana che influenza la storia. L'occasione è l'opportunità da cogliere.
Machiavelli parla anche dei caratteri della dimensione umanistica, che sono:
- Attingere ai libri degli antichi
- Ricorso agli esempi
- Principio di imitazione
- Convinzioni di leggi generali
- La lettura dei classici non ha finalità come giovare e dilettare
- Dimensione laica
- Concezione eroica della virtù e visione della fortuna
- Impostazione quasi scientifica del discorso (verità effettuale); avviene attraverso l’analisi di tanti casi particolari; ci si attiene alla realtà per ricavarne norme generali
- Situazione generale del ‘500
DANTE E MACHIAVELLI: DIFFERENZE
Quali sono le principali differenze fra Machiavelli e Dante riguardo la loro visione politica?
- Dante: La politica discende dalla teologia. Criteri di lettura e interpretazione universalistici
- Machiavelli: Non usa criteri universalistici
- Dante: Chi governa ha colpe o meriti riguardo ai suoi compiti (le colpe sono di ordine morale. Attribuisce al governante il compito di stabilire la pace
- Machiavelli: La maggior colpa è non aver usato la forza o la religione per unificare l’impero
STILE DI MACHIAVELLI
Ecco i principali punti che riguardano lo stile di Machiavelli:
- Rinuncia all’eleganza dello stile per privilegiare i contenuti
- Ricorso a percorsi argomentativi stringenti e serrati: le premesse portano a conseguenze. Rapporti causa/conseguenza che portano alla conclusione
- Ricorso all’exemplum come forma dimostrativa
- Ricorso alle figure (metafore, ecc.: linguaggio figurato). Non servono per abbellire ma per dare più immediatezza e concretezza
- Ricorso al pluristilismo lessicale (latinismi, ricercatezze: lessico alto; espressioni plebee e dirette: lessico volgare)
- Elenchi, ripetizioni per far ricordare meglio
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