Il pensiero di Manzoni, riassunto: la politica, la fede religiosa e gli ideali illuministici del poeta e drammaturgo dell'Ottocento italiano
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PENSIERO DI MANZONI: RIASSUNTO

Dalla sua prima educazione illuminista, Manzoni conservò gli ideali di democrazia e di giustizia che rimasero in lui sempre vivi, armonizzati con la fede cattolica e con la cultura romantica e i contatti con gli intellettuali francesi e i liberali napoletani lo spinsero ad interessarsi della storia e soprattutto del “popolo”, per secolo oppresso e disprezzato dalle classi aristocratiche.
Queste esigenze liberali e democratiche si coniugarono con quelle del cattolicesimo da cui, secondo Manzoni, derivano i più nobili ideali umani.
Il male e il dolore, così tragicamente presenti nella storia e nella vita dell’uomo, dipendono dal fatto che gli uomini hanno dimenticato i principi cristiani (amore per il prossimo, solidarietà, bontà, carità, umiltà ecc. ).
La rivoluzione francese aveva voluto realizzare gli ideali di uguaglianza, fratellanza e libertà con la violenza e le stragi (ghigliottina).
Manzoni rifiutava ogni forma di violenza in quanto sosteneva che non si può realizzare la fratellanza uccidendo il prossimo, questi metodi sanguinari e rivoluzionari avviliscono la dignità umana, invece il cattolicesimo esalta l’uomo che è stato creato a immagine e somiglianza di Dio.
PENSIERO RELIGIOSO DI MANZONI
Solo applicando i principi cristiani si può creare una nuova società più giusta e libera, attenta alle esigenze delle masse sfruttate e vittima dei potenti.
Manzoni è stato il primo scrittore che nelle sue opere ha trattato gli umili e gli oppressi, desiderosi di giustizia e di uguaglianza perciò la sua poesia può definirsi democratica.
Egli aveva una visione pessimistica della vita perché osservava che il male e la cattiveria prevalgono, mentre il bene soccombe però nello stesso tempo sosteneva che la vita terrena è poco importante, in quanto ciò che ha valore è l’aldilà;
Dio non ha promesso la felicità all’uomo sulla terra dove tutto è passeggero ma in un altro mondo, metafisico ed eterno, solo a coloro che hanno seguito i suoi insegnamenti.
Il cattolicesimo di Manzoni è progressista e liberale, anche se riconosce la condizione drammatica dell’uomo costretto a subire la lotta tra il bene e il male.
Inoltre Manzoni riteneva che le vicende umane, i fatti storici, sono voluti e guidati da Dio-Provvidenza, che realizza sulla terra i suoi piani di redenzione e di finale trionfo del bene (concezione provvidenzialistica della storia).
La vita dell’uomo non è un tragico cammino verso il nulla eterno, ma una conquista vera e travagliata della felicità eterna.