Paura di perdere il controllo: cos'è e come affrontarla

Rabbia, istruzioni per l'uso. Ecco cosa c'è dietro la paura di perdere il controllo e cosa fare per non perdere il controllo, per gestire una persona che lo ha perso e gestire il timore di perdere il controllo di se stessi

Paura di perdere il controllo: cos'è e come affrontarla
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COSA C’È ALLA BASE DELLA PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO

La paura di perdere il controllo può derivare da cause differenti e, di conseguenza, manifestarsi con modalità diverse. Tra i fattori principali alla base di questa paura possiamo riscontrare:

  • aspetti caratteriali e tratti di personalità: tra questi il fatto di essere molto apprensivi o avere la tendenza al perfezionismo, oppure una diffusa insicurezza di sé o sfiducia negli altri
  • bassa autostima: genera una sfiducia nelle proprie capacità e per questo la paura di non riuscire a mantenere il controll
  • ansia e disturbi d’ansia, come il disturbo ossessivo compulsivo: generano pensieri intrusivi e preoccupazioni intense
  • attacchi di panico: che si tratti di attacchi frequenti o isolati, chi li vive sperimenta spesso una sensazione di perdita di controllo che può protrarsi anche nel periodo successivo all’attacco
  • stress: specialmente se persiste per un periodo piuttosto lungo può generare la paura di perdere il controllo a causa soprattutto della stanchezza e della momentanea carenza di risorse
  • traumi: in particolare nel caso di PTSD, ma non solo, chi viene esposto ad esperienze
    traumatiche spesso ha paura di perdere il controllo e rivivere gli eventi traumatici

PERDERE IL CONTROLLO: QUALI SONO LE CONSEGUENZE?

La paura di perdere il controllo genera una serie di atteggiamenti, schemi di pensiero e comportamenti che solitamente hanno come nucleo due aspetti principali:

  1. il costante impegno nel mantenere il controllo a tutti i costi
  2. la rassegnazione e disperazione all’impossibilità di mantenere il controllo

Entrambe queste convinzioni generano malessere e sofferenza che possono rivelarsi invalidanti per chi li prova, generando schemi comportamentali e i pensieri che possono manifestarsi sotto forme diverse:

  • Evitamento: pur di non rischiare di perdere il controllo si evitano tutte le situazioni in cui potrebbe accadere
  • Perfezionismo: ogni cosa deve essere fatta in un modo specifico per evitare conseguenze indesiderate
  • Compulsioni: in risposta ai pensieri intrusivi ansiogeni, le compulsioni rappresentano il tentativo di scongiurare possibili esiti catastrofici
  • Attacchi di panico: oltre che essere causa della paura di perdere il controllo possono essere anche la conseguenza di un controllo eccessivo indirizzato, soprattutto, all’aspetto emotivo
  • Uso di sostanze: in particolare sostanze attivanti che diano una sensazione di maggior controllo oppure sostanze che deprimono il sistema nervoso per allontanarsi dai pensieri intrusivi
  • Comportamenti Alimentari non sani: in alcuni casi la percezione di mancanza di controllo si esprime nella messa in atto di controlli eccessivi sul corpo e sul cibo per alleviare l’ansia

ALLENARE L’ACCETTAZIONE PER AFFRONTARE LA PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO

Accettare e veicolare la rabbia
Fonte: istock

Come si può evincere dai precedenti paragrafi, la paura di perdere il controllo genera spesso un circolo vizioso in cui cause e conseguenze si autoalimentano e incastrano la persona che non accetta la possibilità dell’incertezza.
La chiave per affrontare questa paura è quindi lavorare sull’accettazione dell’incerto: è importante tenere a mente che l’accettazione non è sinonimo di rassegnazione; bensì rappresenta la consapevolezza del fatto che le cose sono così come sono, e che struggersi perché le si vorrebbe in modo diverso non rappresenta una soluzione. La capacità di accettare la realtà permette quindi di avere una visione più ampia e consapevole di ciò che accade, di comprendere che certe cose non possono essere modificate, che certi obiettivi non possono semplicemente essere raggiunti, e di agire perciò sulla base di ciò su cui realmente possiamo intervenire per avviare un cambiamento.

Trattandosi di un processo spesso complicato può essere d’aiuto:

  • praticare la Mindfulness
  • allenare l’autocompassione
  • confrontarsi con persone vicine per avere più punti di vista
  • avere chiari i valori che ci guidano
  • intraprendere un percorso psicologico

APPROFONDIMENTI SULLA RABBIA

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