Paul Cézanne: vita, stile e le opere
Indice
1Chi era Cézanne?
Paul Cézanne (1839-1906) è uno dei protagonisti del Post-impressionismo europeo tra il XIX e il XX secolo, nonché ritenuto dalla critica il padre della pittura moderna.
A differenza dei suoi colleghi che si immersero nella vivacità parigina, Cézanne scelse di isolarsi nella sua amata Provenza dove, tra i suoi disagi e turbamenti interiori, fu il fautore di una rivoluzione pittorica che pose le basi per le sperimentazioni artistiche successive.
2Biografia
2.1Giovinezza
Paul Cézanne nacque il 19 gennaio 1839 in Aix-en-Provence, cittadina a sud della Francia. Grazie all’attività di banchiere del padre Louis-Auguste Cézanne (1798-1886), il giovane Cézanne crebbe in un ambiente borghese e agiato, che gli permise più avanti di dedicarsi totalmente alla pittura.
Frequentando le scuole di Aix, Cézanne ebbe alcuni compagni importanti, fra i quali Emile Zola (1840-1902) con cui strinse un’amicizia fraterna, che lo introdussero all’arte: così il giovane iniziò a visitare il museo di Aix e a frequentare i corsi di disegno all’Ecole des Beaux-Arts della sua città.
Nonostante le iniziali resistenze del padre, nel 1861 Cézanne si trasferì a Parigi: egli frequentò il Louvre e le mostre del Salon de’ Paris e, guidato da Zola, si iscrisse all’Académie Suisse, dove conobbe i giovani Édouard Manet (1832-1883), Claude Monet (1840-1926) e Camille Pissarro (1830-1903).
La forte insicurezza nel proprio lavoro e l’esclusione all’École des Beaux-Arts di Parigi costrinsero Cézanne a tornare ad Aix, accettando l’impiego presso la banca paterna. Frequentava la scuola di disegno locale e allestì uno studio nella casa estiva a Jas-de-Bouffan.
2.2Esordi
Convinto nuovamente il padre a sostenergli un altro soggiorno a Parigi, Cézanne tornò nella capitale francese dove assistette al Salon des Refusés del 1863 e alla mostra di Eugène Delacroix (1798-1863): Cézanne ne rimase così estasiato che non dubitò più della sua vocazione a pittore.
Fino alla fine degli anni Sessanta Cézanne fu in contatto con i giovani pittori, coloro che formeranno il movimento dell’Impressionismo, continuando infatti a frequentare l’Académie Suisse e a partecipare alle riunioni al Café Guerbois. Fu in questo periodo che conobbe anche Hortense Fiquet (1850-1922), la modella che avrebbe poi sposato.
Tra il 1865 e il 1867 Cézanne presentò più volte i suoi quadri al Salon che venivano però puntualmente respinti. Insofferente per la situazione ma incoraggiato da Pissarro, nel 1874 Cézanne espose i suoi quadri per la prima volta presso lo studio fotografico di Felix Nadar (1820-1910), in occasione della prima mostra impressionista.
Se alla prima mostra Cézanne riuscì a vendere qualche opera senza però riscuotere particolare successo, lo stesso accadde anche alla terza mostra impressionista del 1877. L’anno successivo Cézanne decise di rifugiarsi in Provenza, riempiendo le sue tele di nature morte, ritratti e paesaggi.
2.3Maturità
Cézanne rimase comunque in contatto con i suoi colleghi, vedendosi con Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) e Claude Monet. Nel mentre, il pittore continuava a presentare i propri quadri al Salon che lo ammise per la prima e unica volta nel 1882. Alcuni dei suoi lavori furono ammirati e acquistati dai pittori come Paul Gauguin (1848-1903) e Paul Signac (1863-1935).
Sebbene Cézanne avesse già l’indole di isolarsi, la morte del padre e la rottura dell’amicizia con Zola nel 1886 acuirono ancor di più questa sua inclinazione. Ma fu proprio in questi anni di solitudine con i suoi pennelli che il pittore realizzò i suoi capolavori, come i Giocatori di carte (1890/1895).
In seguito a diversi viaggi e soprattutto alla morte della madre nel 1897, nel 1899 Cézanne si stabilì in un piccolo appartamento al centro di Aix, da cui ritrasse copiosamente la Montagna Sainte-Victoire, uno dei suoi soggetti preferiti. Contemporaneamente, la fama di Cézanne si diffuse in tutta Europa, soprattutto tra gli artisti più giovani.
2.4Ultimi anni
A cavallo tra i due secoli, Cézanne era un’artista acclamato da tutti: i suoi quadri furono in mostra in diverse prestigiose esposizioni europee. Nonostante il successo riscosso, il pittore seguitò nel suo isolamento, teso alla sperimentazione e alla ricerca artistica.
Il Salon d’Automn di Parigi del 1904 dedicò a Cézanne un’intera sala, un importante riconoscimento per la sua esperienza pittorica. Tuttavia, i traguardi che egli raggiunse fin qui non calmarono i suoi tormenti, mettendo sempre in discussione la sua ricerca artistica. Con questi dubbi, Cézanne si spense a causa di una polmonite il 22 ottobre 1906 ad Aix.
3Stile
3.1Influenze
Come tutti i giovani pittori di metà Ottocento, anche Cézanne fece i conti con i grandi maestri del passato e quindi con la pittura accademica francese. I pittori che lo portarono ad affrancarsi dal formalismo accademico fu prima Delacroix, suo grande modello, e poi Manet.
Per quanto fosse vicino e amico dei pittori impressionisti, Cézanne fu sempre distante dalla loro poetica. L’unico ponte tra lui e l’impressionismo fu Pissarro, il quale lo avviò ad un uso del colore più approfondito e schiarito e ad una maggiore libertà espressiva.
3.2Caratteristiche formali
Appresa la lezione impressionista, ossia quella di una pittura tesa allo studio della realtà apparente, Cézanne rifletté su come trattare i volumi e le strutture dei soggetti che voleva rappresentare, tentando di infondere loro monumentalità e intensità atemporali e durevoli.
Per restituire sulla tela il mondo nella sua densità, Cézanne adottò delle deformazioni prospettiche e delle modulazioni colorate. Paradossalmente, più il pittore si concentrava a sistematizzare il dato sensibile e più propendeva ad una pittura astratta.
Gli spazi interni al dipinto di Cézanne, i primi e i secondi piani, non dipendevano né dalla prospettiva né dall’uso della luce, bensì dai colori stessi: infatti il pittore aveva compreso che i toni caldi trasmettessero la sensazione di avanzare verso lo spettatore, a differenza di quelli freddi, i quali fungevano da respingenti ottici.
Con il fine di rappresentare l’essenza delle cose, Cézanne passò da uno stile costruttivo ad uno più sintetico: il risultato sulla tela di un’apparente scomposizione è invece una fitta superficie colorata di volumi elementari e di piani costruttivi intimamente connessi tra loro.
3.3Temi e soggetti
La natura morta è uno dei temi privilegiati nonché uno dei più sviluppati da Cézanne lungo tutto la sua carriera. Attraverso questi oggetti quotidiani, il pittore intendeva rendere l’atmosfera di ciò che dipingeva, ossia il suo rapporto intimo con la pittura e le cose, e quindi la sua vita.
Anche i ritratti ricoprirono una posizione importante per Cézanne: trattati con la stessa applicazione per le nature morte, egli dipinse ripetutamente sempre gli stessi volti noti: dal suo a quello del padre, della moglie, dello zio, dei suoi amici e addirittura quello del giardiniere.
Un altro tema caro al maestro di Aix fu quello dei paesaggi: egli riprodusse en plein air i panorami provenzali che si aprivano alla sua vista, in particolare i luoghi dell’Estaque e la Montagna di Sainte-Victoire. Andando oltre le apparenze, Cézanne elevò ogni suo paesaggio a icona, un’epifania della natura.
4Opere
4.1Le grandi bagnanti
Le Grandi bagnanti (1898/1905) è un olio su tela di Cézanne (208x250 cm), ritenuto come uno dei suoi maggiori capolavori nonché il più grande dipinto mai realizzato dal maestro. Facente parte di una serie, quest’opera è la prima delle tre versioni del tema e ad oggi è conservata al Philadelphia Museum of Art.
Il quadro, dalla forte carica evocativa e misteriosa, ritrae in primo piano un gruppo di figure femminili nude dai volti spersonalizzati le quali indugiano vicino alla riva di un corso d'acqua. Mentre gli alberi incorniciano la scena, in secondo piano si scorgono altre sagome, una foresta e un borgo.
Distante dal naturalismo classicista, i corpi femminili sono intesi come combinazioni di linee, volumi e superfici. I colori, basati sulle sfumature dell’ocra, del lilla e del verde, sono stesi su molti strati successivi. La disposizione simmetrica degli elementi in questo dipinto invita lo spettatore ad una silenziosa contemplazione.
4.2Montagna di Sainte-Victoire
La Montagna di Sainte-Victoire è un olio su tela (73×91.9 cm) eseguito ma non finito da Cézanne tra il 1902 e il 1904. Essendo la montagna uno dei soggetti più ritratti dal maestro di Aix ne esistono diverse versioni e questa è attualmente conservata presso il Philadelphia Museum of Art.
Sulla pianura in primo piano, abitata dal borgo e dalla vegetazione descritti dai contrasti cromatici grigio-nero e verde-ocra, svetta all’orizzonte la Montagna di Sainte-Victoire in dialogo col cielo, dipinti entrambi di azzurro e di blu lumeggiati con il bianco.
Questo dipinto è un’esemplificazione del periodo sintetico del pittore: sintetizzando le forme e scomponendo i volumi, attraverso pennellate e spatolate di colore nette e geometriche, Cézanne restituisce sulla tela quello che in natura è eterno e immutabile.
5Ascolta il podcast sull'Impressionismo
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Domande & Risposte
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Perché Cézanne è un pittore importante?
E' considerato il padre della pittura moderna.
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In che modo rappresenta la realtà Cézanne?
In modo strutturato, utilizzando forme geometriche e costruendo le sue composizioni attorno a strutture solide, in contrasto con l'approccio più fluido degli impressionisti.
- A chi si ispirano le opere di Cézanne?