La patente B per l'auto che puoi prendere dai 18 anni: come funziona

Come conseguire la patente B per auto in Italia, a partire dai 18 anni: l'iter e gli esami da superare per ottenere la licenza di guida

La patente B per l'auto che puoi prendere dai 18 anni: come funziona
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La patente B per l'auto che puoi prendere dai 18 anni: come funziona

Conseguimento della patente B
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La patente B è una delle più ambite, perché consente di guidare l’auto, che tutti i giovani desiderano guidare al compimento della maggiore età. Come è noto, si può conseguire a partire dai 18 anni e per ottenerla è necessario superare un esame di teoria e uno di pratica.

Sappiamo inoltre che, da luglio 2013, fa parte del sistema a punti: viene rilasciata con un punteggio pari a 20, soggetto a decurtazione nel caso di infrazioni gravi al Codice della Strada. Vediamo tutto quello che bisogna sapere sulla patente B: come prenderla, cosa si può guidare e ogni informazione utile.

Come si prende la patente B

Come sappiamo, la patente B si può conseguire a partire dalla maggiore età, 18 anni. Per quanto tempo è valida:

  • 10 anni fino a 50 anni di età del conducente (trascorsi i quali è necessario fare il rinnovo);
  • 5 anni per chi ha un'età compresa tra 50 e 70 anni,
  • 3 anni per chi ha superato 70 anni.

Come si prende la patente B:

  • presso l’autoscuola;
  • da privatista.

In entrambi i casi è necessario seguire lo stesso iter: nel primo si è seguiti dalla scuola guida, nel secondo si studia autonomamente. Come procedere: innanzitutto è necessario presentare la domanda compilando il modulo TT2112 in cui bisogna indicare i dati anagrafici, le informazioni richieste al candidato e i dati del veicolo con cui si farà l’esame di guida.

Se ci si iscrive tramite autoscuola, sarà quest’ultima a guidare il candidato nell’intero iter, quindi lo assisterà anche nella compilazione del modulo, che deve essere accompagnato da un certificato anamnestico di buona salute, emesso dal medico, dall'attestazione del versamento di somme dovute tramite bollettini postali, fotocopia fronte retro di un documento di identità in corso di validità e del codice fiscale, foto recenti formato tessera

Il secondo passo dopo l’iscrizione è l’esame di teoria per la patente B: dalla presentazione del modulo TT2112 il candidato ha 6 mesi di tempo per sostenere l’esame teorico. Il quiz è composto da 40 domande in tutto a cui rispondere vero o falso. Il tempo a disposizione è di 40 minuti, sono ammessi 4 errori al massimo. Chi prende la patente da privatista studia autonomamente per l’esame, chi invece è iscritto alla scuola guida in genere può seguire i corsi rivolti a tutti i candidati.

Chi supera l’esame di teoria riceve il foglio rosa, documento che vale 12 mesi e che consente di esercitarsi alla guida: le esercitazioni si devono tenere con a fianco una persona adulta, in possesso della patente B da almeno 10 anni e con meno di 65 anni di età.

L’esame pratico di guida deve svolto entro 12 mesi dal superamento della prova teorica – si hanno a disposizione in tutto 3 tentativi - a partire dal mese successivo. Se in tutti e tre i casi il candidato viene bocciato, ha la possibilità di chiedere il riporto dell’esame di teoria per una sola volta, che permette di avere altri 3 tentativi disponibili, sempre nell’arco di 12 mesi.

I possessori di patente A1, A2, A o B1 possono conseguire la patente B facendo solo la prova pratica, senza ripetere il quiz di teoria.

Cosa si può guidare con la patente B

Quali veicoli possono guidare le persone in possesso di patente B:

  • motoveicoli (tricicli, quadricicli e motocicli, questi ultimi solo fino a 125 cm3 e 11 kW, ma solo in Italia);
  • autoveicoli per trasporto di persone e di cose (anche autocarri e autocaravan) con massimo di 9 posti totali compreso il conducente, e massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, anche trainanti un rimorchio leggero (fino a 750 kg). Si possono trainare anche rimorchi non leggeri, a condizione che non pesino più della motrice (che non eccedano la massa a vuoto della motrice) e che tutto il complesso non superi la massa di 3,5 tonnellate;
  • macchine agricole, anche eccezionali;
  • macchine operatrici, eccetto quelle eccezionali;
  • mezzi per servizio di emergenza, con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

Chi ha patente B può guidare moto?

Anche con la patente B è possibile guidare alcuni motoveicoli e ciclomotori. Si tratta infatti di un’abilitazione per auto, che permette di condurre altri veicoli a due ruote.

La prima cosa da sapere però è la data in cui è stata conseguita la patente B: chi l’ha presa prima di gennaio 1986 può guidare ogni tipologia di motoveicolo senza limiti, sia in Italia che all’interno dell’UE.

Chi ha conseguito la patente B dopo il primo gennaio 1986, ma entro il 25 aprile 1988, può guidare qualsiasi moto in Italia, ma non all’estero (con un esame però si può ottenere l’autorizzazione per tutti i Paesi UE).

A partire dal 25 aprile 1988 invece ci sono determinate restrizioni da rispettare: chi ha preso la patente B dopo questa data infatti può guidare anche le moto, ma solo fino a 125 cc di cilindrata, con una potenza fino a 11 kW o 15 cavalli.

Patente B da privatista

Che cosa significa fare la patente B da privatista? Gestire autonomamente tutta la procedura utile per conseguire la licenza di guida, senza affidarsi ed essere seguiti da un’autoscuola.

Chi fa questa scelta ha la possibilità di risparmiare denaro, non dovendo sostenere i costi della scuola guida. Dovrà studiare da solo per la prova di teoria e occuparsi autonomamente di ogni adempimento necessario.

L’unica cosa che deve fare il candidato privatista è iscriversi presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile e fissare una data per la prova di teoria (entro 6 mesi dalla presentazione della domanda).

Anche in questo caso, è possibile ritirare il foglio rosa una volta superato il quiz teorico, utile per fare esercitazioni con un’auto privata. Il foglio rosa dura 12 mesi, entro i quali è necessario dare l’esame di pratica (3 tentativi al massimo, con possibile riporto di teoria).

Patente B e neopatentati

Durante i primi tre anni dal conseguimento della patente B, la legge italiana considera i conducenti come neopatentati.

Ogni neopatentato ha dei limiti particolari da seguire:

  • velocità massima 100 km/h in autostrada;
  • 90 km/h sulle strade extraurbane principali;
  • se commette infrazioni che comportano la decurtazione dei punti, ne vengono sottratti il doppio di quelli previsti dal Codice;
  • dal 9 febbraio 2011, nel primo anno di patente B, non si possono guidare autoveicoli con potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, è da rispettare anche il limite di potenza massima, pari a 70 kW.

A quest'ultimo limite c’è però una deroga: i neopatentati – durante il primo anno di patente B – possono guidare anche i mezzi sopracitati, ma solo nel caso in cui siano accompagnati da una persona che ha meno di 65 anni e la patente B da almeno 10 anni (o di categoria superiore).

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