Passaggio dalle scuole medie alle superiori: quali sono le difficoltà e come affrontarle
Il passaggio dalle scuole medie alle superiori è un momento delicato e importante per i giovani studenti, pieno di sfide e cambiamenti. Ecco come affrontarlo al meglio
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Passaggio dalle scuole medie alle superiori
Il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore rappresenta un momento di vita spesso sottovalutato, denso però di sfide e cambiamenti che possono avere un impatto emotivo e psicologico per i giovani che lo affrontano.
I cambiamenti e le sfide
Nel passaggio dalle scuole medie alle superiori, i giovani vanno in contro ad una serie di cambiamenti non solo contestuali ma anche personali. In questa fase di vita infatti avviene il passaggio dalla pubertà all’adolescenza che rappresenta una fase ricca di sfide emotive, personali e socio-relazionali.
Quello che i ragazzi si trovano ad affrontare a scuola e le difficoltà di questo passaggio vengono quindi amplificati da questi importanti cambiamenti. In particolare, le sfide specifiche del passaggio alle scuole superiori riguardano:
- Diverse richieste e aspettative da parte della famiglia e della scuola che richiede più impegno e rigidità
- Cambiamento nelle priorità legate soprattutto all’età adolescenziale che prevede maggior investimento nei rapporti tra pari e nell’esplorazione di sé e del mondo
- Aumento delle responsabilità nei diversi ambiti, a partire dalla necessità di prendere scelte e dalla spinta verso una maggiore autonomia
- Differente routine e impegni che possono comportare un forte stress se non vengono bilanciati in modo adeguato e che prevedono la capacità di fare scelte in base ai doveri e alle priorità
- Metodi di studio diversi, carichi e tempistiche più serrate che possono impattare sulla performance e avere conseguenze sull’autostima e sulla paura del giudizio, oltre che rappresentare una fonte di stress e ansia
- Modificazione della rete sociale necessaria dato il cambiamento che prevede la messa in atto di strategie relazionali funzionali e che incide molto sulla percezione di sé
- Trasformazioni personali a livello fisico in primis, ma anche nella percezione delle emozioni, spesso intensificate in questo periodo, e nei bisogni che variano fortemente dal periodo puberale e che necessitano quindi di essere riconosciuti e soddisfatti in modo adeguato
Campanelli d'allarme
Sebbene sia comune negli adulti il pensiero a posteriori che minimizza le difficoltà incontrate in questa fase di vita, è importante mantenere una mentalità aperta, attenta e curiosa al fine di individuare sia i punti di forza sia i campanelli d’allarme che, se ignorati, potrebbero sfociare in problematiche psicologiche, fallimenti accademici e difficoltà socio-relazionali.
Alcuni aspetti particolari a cui porre attenzione sono:
- Ritiro relazionale: spesso sintomatico di situazioni di bullismo o di carenza di risorse per entrare in relazione o, ancora, bassa autostima
- Alti livelli di ansia: possono essere legati alla performance scolastica, al futuro o alle dinamiche socio-relazionali
- Difficoltà di adattamento: sono conseguenza di una mancanza di strumenti e risorse cognitive, emotive e relazionali alla base di stress e forte malessere psicologico
- Comportamenti oppositivi: sebbene i conflitti in adolescenza siano all’ordine del giorno, è necessario monitorarne la frequenza, intensità e modalità per accertarsi se si tratti o meno di un sintomo o la conseguenza di un malessere psicologico
- Difficoltà nello studio: alla base vi possono essere deficit di apprendimento, carenza di alcune capacità cognitive necessarie, una richiesta molto più alta rispetto alla precedente, difficoltà di organizzare lo studio in modo adeguato. Sebbene quasi tutti passino da questo scalino, se persiste e causa forte sofferenza è necessario intervenire per evitare che rappresenti la causa di abbandono scolastico
Come affrontare il cambiamento
Gli esseri umani, nel loro sviluppo, vanno incontro a delle fasi "prestabilite" per cui siamo programmati.
Il passaggio da una fase all’altra prevede quasi sempre dei momenti di crisi, in cui si prende consapevolezza della situazione e delle risorse necessarie per affrontarla.
Si può quindi dire che la maggior parte delle persone affronta questi passaggi andando incontro ad una quantità di stress accettabile e necessaria per superarli, essendo predisposti a sviluppare determinati strumenti e risorse. Come sappiamo, però, questi passaggi, ed in particolare quello dalle scuole medie alle superiori, può non essere così lineare e generare intesta sofferenza psicologica, con conseguenze importanti sulla qualità della vita della persona interessata e della sua famiglia. Trattandosi di una fase così delicata è sempre consigliabile appoggiarsi ad un professionista in caso di necessità.
Per prevenire questa sofferenza si possono tenere in considerazione alcuni strumenti quali:
- Non chiudersi: al di là della timidezza, è importante fare un passetto oltre la comfort zone ricordandosi che si è tutti spaventati e nella stessa situazione
- Essere flessibili: si può sbagliare, si possono avere alti e bassi e soprattutto si può cambiare. La scelta della scuola superiore non deve essere per forza definitiva ma si può esplorare e decidere di cambiare direzione se necessario
- Mantenere le attività esterne: anche se può sembrare necessario rinunciare alle attività piacevoli per dare priorità allo studio, non è così. Mantenere le attività che ci danno conforto, che ci aiutano a regolarci e a scaricare lo stress è necessario, specialmente nella fase di passaggio per mantenere dei punti fermi
- Chiedere supporto: se si avvistano difficoltà specifiche è importante saper chiedere aiuto. A volte è sufficiente quello di un amico o della famiglia, a volte può essere quello della scuola o dei professionisti della salute fisica e mentale
- Ridimensionare: anche se ciò che succede in questa fase sembra amplificato e deterministico, un domani avrà un’importanza minore. Non sminuire ciò che vivi e provi, ma cerca di metterlo in scala nel percorso della tua vita
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