Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica: riassunto

Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica: riassunto di funzioni, competenze, organi, atti sostanziali e formali e regolamenti

Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica: riassunto
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Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica

Palazzo Montecitorio, sede del Parlamento italiano
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Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica sono, in Italia, dei punti cardinali del processo democratico.

Vediamo quali sono le caratteristiche di ciascuno, quali le differenze, ma soprattutto come il ruolo dell'uno entra in contatto con quello dell'altro.

Il Parlamento

Il parlamento è un organo bicamerale, cioè composto da due camere:

  • La Camera dei deputati, che ha sede a Montecitorio;
  • Il Senato della Repubblica, che ha sede a palazzo Madama.

Ciascuna camera lavora per proprio conto, tranne dei casi eccezionali previsti dalla costituzione (ART 55) in cui le due camere si riuniscono.

Questi casi sono:

  • Elezione e giuramento del Presidente della Repubblica;
  • Messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica per alto tradimento e attentato alla Costituzione;
  • Elezione di 5 giudici costituzionali;
  • Elezione di 8 componenti del Consiglio superiore della magistratura (organo di autogoverno).

Ci sono varie differenza tra Camera dei deputati e Senato.

  • La Camera dei deputati è formata da 400 componenti mentre il senato da 200;
  • Per eleggere (elettorato attivo) la camera dei deputati bisogna avere 18 anni, il senato 25; per essere eletti (elettorato passivo) come deputati bisogna avere 25 anni come senatori 40.
  • Del senato fanno parte anche 5 senatori a vita nominati dal presidente della repubblica tra persone che hanno illustrato la patria con altissimi meriti e gli ex presidenti della repubblica.

Ciascuna camera può far cadere il governo con il voto di sfiducia, e l’approvazione delle leggi deve avvenire in entrambe le camere. Per questo si dice che si ha un bicameralismo perfetto.

La Camera dei deputati e il Senato sono eletti per 5 anni (ART 60): questo periodo viene definito legislatura. La legislatura può durare meno di 5 anni in caso di scioglimento anticipato delle camere. La proroga delle camere al di là dei 5 anni si ha in caso di guerra, ad esempio, dove non c’è la possibilità di svolgere le elezioni. Si ha la prorogatio quando termina il periodo di legislatura, finché non c’è l’insediamento del nuovo governo le camere vengono mantenute per le leggi di ordinaria amministrazione. Mentre tutti i lavori iniziati dalla vecchia camera vengono sospesi.

Le camere se non raggiungono una maggioranza tale da sostenere il governo vengono sciolte dal Presidente della Repubblica (ART 88). Il Presidente della Repubblica non può sciogliere il governo negli ultimi 6 mesi del suo mandato (il cosiddetto semestre bianco) , questo si ha per evitare che il Presidente della Repubblica voglia facilitare la sua nuova rielezione. Questo divieto di scioglimento non vale quando il mandato delle Presidente della Repubblica e quello delle camere coincide.

Rappresentanza politica e immunità

L’art 68 della Costituzione stabilisce che ogni membro del parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Questo vuole dire che c’è il divieto del mandato operativo, che era un mandato con il quale un deputato si doveva attenere a quello per cui era stato votato. Ora non c’è più questo mandato e i parlamentari dipendono dal partito politico in cui sono eletti, questo vincolo è solo politico non giuridico in quanto un parlamentare può agire secondo coscienza con l’unica conseguenza che potrebbe non essere rieletto.

L’ immunità parlamentare, sancita dall'articolo 68, permette ai parlamentari di svolgere le proprie funzioni in piena libertà.

Rientrano:

  • L’insindacabilità: ossia la libertà di esprimere la propria opinione, dire ciò che si pensa senza essere posti a giudizio.
  • L’inviolabilità: riguarda i reati comuni, cioè per i reati commessi al di fuori delle funzioni di parlamentare. Per poter compiere delle indagini su un parlamentare è necessario chiedere un’autorizzazione al parlamento. Per questo devono essere gli altri parlamentari a dare il consenso per l’ arresto, perquisizione e intercettazioni telefoniche. Se il parlamentare viene colto in flagrante, non c’è bisogno del consenso per iniziare le indagini. 

Le immunità parlamentari sono nate ai tempi della lotta contro i sovrani assoluti, sono nate per evitare che il sovrano potesse eliminare cosi l’opposizione. Quindi sono nate come garanzia della libertà del parlamento e non come privilegi personali. Ma siccome la magistratura è indipendente non ci dovrebbe esser più bisogno di questa immunità, perciò i parlamentari dovrebbero esser trattati come tutti i cittadini. Però l’assemblea costituente decise di mantenere queste immunità perché essa non esclude che la magistratura possa essere usata come potere persecutorio di alcuni esponenti della politica. La magistratura può comunque condannare i membri del parlamento per i reati commessi previa autorizzazione delle camere. Oggi accade che è possibile delegittimare uomini politici che hanno commesso reati seppur eletti dal popolo, in questo modo prevale la giustizia sulla democrazia dello stato.

L’incompatibilità parlamentare si ha quando due cariche si escludono l’uno con l’altro. Se viene scelto da entrambe deve sceglierne una sola di carica.

L’indennità parlamentare è quello che spetta al parlamentare per l’esercizio delle sue funzioni. È stabilita per le legge dal parlamento.

Organizzazione interna delle camere

Regolamenti delle camere: le camere per funzionare hanno bisogno di una complessa organizzazione, per questo accanto alle disposizioni costituzionali, si affiancano regolamenti interni che devono essere votati a maggioranza assoluta dei componenti della camera, questo per tutelare le eventuali minoranze.

Presidenti delle camere: ciascuna camera ha un presidente che viene eletto dalla stessa camera di appartenenza.

Il presidente delle camere deve essere imparziale e deve dirigere i lavori della camere. E un organo di garanzia per le minoranze, ma deve anche tutelare la maggioranza nel caso di ostruzionismo: che consistono in atti di per sé leciti, ma che impediscono alla maggioranza di prendere decisioni. Es fare discorsi interminabili o impedire di arrivare al voto. Per questo sono state poste delle limitazioni come ad es limitare i tempi di intervento.

I gruppi parlamentari: sono le proiezioni dei partiti in parlamento.

Le commissioni parlamentari: sono organi minori delle camere, si dicono permanenti perché durano per tutto il tempo della legislatura, sono tredici in entrambe le camere e hanno il compito di snellire il lavoro parlamentare. Es giustizia, difesa, finanze. Ci possono essere altri tipi di commissioni come

  • Le commissioni bicamerali istituite con lo scopo di formulare al parlamento proposte di riforma della costituzione
  • Le commissioni d’inchiesta: per istituirle occorre la maggioranza, hanno i poteri di un giudice, fanno delle indagini ma non possono emettere sentenze. Esempio commissione antimafia

Deliberazioni parlamentari

Le camere possono deliberare solo se c’e la maggioranza dei rispettivi componenti.

Questo il quorum di validità. Ci sono diversi tipi di maggioranza:

  • Maggioranza semplice: meta+1 dei presenti è quella richiesta quando la costituzione non ne richiede un’altra.
  • Maggioranza assoluta: è la metà +1 dei componenti
  • Maggioranza qualificata: 2/3 o 3/5: quando si vogliono coinvolgere anche le minoranze.

Si puo distinguere il voto palese (dove ogni deputato o senatore deve dichiarare il suo voto) richiesta anche per la fiducia e sfiducia del governo, e voto segreto (che è l’arma dei franchi tiratori cioè di colore che grazie al voto segreto votano contro le indicazioni del gruppo parlamentare al quale appartengono)richiesta quanto viene interpellata la coscienza personale.

Legislazione ordinaria

Come funziona l'iniziativa legislativa?

  1. L’iniziativa legislativa: presentare il progetto redatto in articoli a una delle due camere. Possono presentare proposte di legge: il governo (disegni di legge) i quali vengono approvati più facilmente perché composte dalla maggioranza parlamentare, i gruppi parlamentari però la maggior parte dei progetti proposti da essi non arrivano neanche alle camere, e con l’iniziativa di 50.000 elettori, iniziativa delle regioni
  2. Esame e approvazione: il progetto di legge viene preso in esame dalle commissioni permanenti  che unificano le proposte di legge sugli stessi argomenti e fanno una relazione per le due camere, in questo caso le commissioni sono referenti; il testo poi viene inviato alle camere, viene discusso e approvato. Mentre nella commissione competente si svolge tutto il processo legislativo con la conseguente approvazione. Da questa commissione sono esclusi leggi in materia costituzionale e elettorale, ratifica trattati internazionali, approvazione bilanci.
  3. Promulgazione: la legge viene inviata al presidente della repubblica per la promulgazione, cioè l’atto con il quale il presidente dichiara che la legge è stata regolarmente approvata. Il presidente può rifiutare di promulgare solo quando esse siano incostituzionali. Se ha delle obbiezioni può rinviarle alle camere con dei messaggi. La legge viene rimandata alle camere che apportano modifiche e la rispediscono al presidente il quale è obbligato a firmarla (per questo si tratta di un veto sospensivo, perché l’opposizione non e definitiva).
  4. Pubblicazione gazzetta ufficiale: la legge entra in vigore il 15 gg dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. L’intervallo tra la pubblicazione della legge e i la sua entrata in vigore viene definito vocatio legis. In caso di urgenza si può eliminare la vocatio legis.

Legislazione straordinaria

Tra i poteri del parlamento rientrano le leggi di revisione costituzionale e le altre leggi costituzionali.

Il procedimento è simile a quello delle leggi ordinarie, ma più aggravato, infatti è per questo che la nostra costituzione è rigida.  La proposta di legge costituzionale deve essere approvata due volte da ciascuna camera a intervallo superiore ai 3 mesi. Per le prime 2 deliberazione va bene la maggioranza semplice, per le altre due quella assoluta. La legge viene pubblicata sulla gazzetta ufficiale per consentire di richiedere il referendum popolare. Che può essere richiesto da 500.000elettori,5 consigli regionali, 1/5 dei componenti di ciascuna camera.

Il referendum è escluso se nelle due seconde deliberazioni si e raggiunta la maggioranza dei 2/3 dei componenti.

  I limiti per le leggi di revisione costituzionale riguardano

  • Forma di repubblica: che non può essere modificata.
  • Principio democratico
  • Diritti della persona umana

Referendum abrogativo

Vengono esclusi dal referendum abrogativo le leggi di amnistia e indulto, leggi tributarie, leggi di bilancio, e di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali. La corte costituzionale deve inoltre controllare che il referendum sia chiaro. Il diritto di richiedere il referendum spetta a 500.000 elettori e 5 consigli regionali. La corte di cassazione controlla la regolarità delle firme mentre la corte costituzionale controlla l’ammissibilità. Se i controlli hanno esito positivo il referendum viene indetto dal presidente della repubblica tra il 15 aprile e 15 giugno. La legge viene abrogata se ha votato la maggioranza degli aventi diritto al voto e che tra i voti si sia raggiunta la maggioranza di si.

Se la legge viene abrogata il presidente della repubblica dichiara l’abrogazione sulla gazzetta ufficiale.

Controllo

I parlamentari esercitano un potere di:

  • Controllo e indirizzo sul governo attraverso le interrogazioni (domande rivolte per iscritto al governo), interpellanze (riguardano i comportamenti del governo in alcune circostanze), mozioni di fiducia e sfiducia (con le quali il parlamento dispone sulla permanenza in carica del governo), risoluzioni sono delle manifestazioni di orientamento al fine di vincolare le azioni del governo
  • Controllo dei conti dello stato attraverso l’approvazione del bilancio
  • Controllo sulla politica estera, in quanto sulla ratifica dei trattati internazionali più importanti ci vuole il consenso del parlamento.

Il Governo

 Il governo comprende:

  • Il presidente del consiglio dei ministri: il suo compito è quello di garantire l’unità dell’azione di governo, in base al programma su cui ha ottenuto la fiducia. Ha il compito di dirigere e coordinare l’attività del governo e dei ministri. Se il presidente in contrasto con i ministri si dimette, si apre una crisi di governo. Se un ministro si dimette comporta una sostituzione.
  • I ministri: hanno una natura politica in quanto sono membri del governo e consiglio dei ministri, e una natura amministrativa in quanto sono a capo dei grandi settori della pubblica amministrazione. Costituiscono l’elemento di collegamento tra la politica e l’amministrazione. Ci sono anche i ministri senza portafoglio, ossia che non ci sono stanziamenti previsti per loro e questi ministri si occupano per lo più di questioni politiche (ministro per le politiche comunitarie). L’organizzazione ministeriale è di tipo gerarchico , con una struttura verticale che spesso hanno difficoltà a lavorare insieme nelle materie comuni.
  • Consiglio dei ministri: è composto dai ministri e dal presidente del consiglio dei ministri che e colui che convoca l’organo collegiale stabilendo il gg l’ora e le questioni su cui deliberare. Il consiglio dei ministri determina la politica generale del governo, risolve i conflitti di competenza tra i ministri, delibera i disegni di leggi, decreti legge e legislativi, prende decisioni in merito alla politica estera e comunitaria.

Il governo è composto da uomini della coalizione di maggioranza, è al vertice della pubblica amministrazione, amministra le finanze dello stato, comanda la forza pubblica (esercito polizia).

Al governo spetta il potere esecutivo.

Come si forma il Governo

La nomina del presidente del consiglio e dei ministri spetta al presidente della repubblica, e la nomina dei ministri avviene su proposta del presidente del consiglio. La nomina ha 3 fasi

  • Le consultazioni: il presidente della repubblica nomina un governo che riscuote la fiducia della maggioranza parlamentare = maggioranza e opposizione uscite dalle elezioni. Il presidente della repubblica consulta gli esponenti dei maggior partiti, e gli ex presidenti della repubblica.
  • Incarico: quando il quadro politico è chiaro il presidente della repubblica conferisce al presidente del consiglio l’incarico di formare il governo, che accetta con riserva, in quanto diventare effettivamente presidente del consiglio solo se riesce a formare il governo. Se ci riesce accetta la nomina e propone la lista dei ministri per il nuovo governo. Se fallisce rimette il mandato rinunciando alla carica.
  • La nomina: il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio e i ministri, i quali giurano nelle mani del presidente della repubblica. Il presidente della repubblica non può interdire con le scelte dei ministri a meno che essi non siano in contrasto con la costituzione es toni negri (brigatista).

La fiducia

Entro 10 giorni dalla nomina il nuovo governo deve presentarsi alle camere ed esporre il proprio programma e su questo ottenere la fiducia. Prima di ottenere la fiducia dal parlamento, il governo può compiere solo atti di ordinaria amministrazione. Con la fiducia entra nella pienezza dei suoi poteri politici. Nel caso in cui non ottenga la fiducia dovrà dimettersi. Le camere concedono la mozione di fiducia con il voto palese in modo che tutti i parlamentari si assumano le responsabilità.

La fiducia del parlamento al governo può essere revocata in due casi:

  • Mozione di sfiducia: è un documento formato da almeno 1/10 dei componenti di una camera per verificare se esiste ancora la maggioranza a favore del governo.
  • Questione di fiducia: è uno strumento del governo per verificare la propria maggioranza: ad esempio: il governo dice che se il parlamento non voterà per il suo provvedimento, si dimetterà.

Crisi di Governo

Nel caso in cui si abbia una mozione di sfiducia o che venga rigettata la questione di fiducia si ha la crisi di governo, in cui il governo è tenuto a dare le sue dimissioni al presidente della repubblica che provvederà alla formazione di un nuovo governo. 

Questo tipo di crisi è definita crisi parlamentare, e sono le crisi previste dalla costituzione. Le crisi extraparlamentari sono invece quelle determinate dai contrasti tra i partiti della coalizione. Il presidente in questo caso tenta di far ragionare il governo, ma se il governo insiste con le dimissioni il presidente è costretto ad accettare.

Poteri legislativi

Il governo ha due poteri legislativi:

  • Decreto legislativo: è una delega del parlamento, che si ha quando le camere non hanno tempo di lavorare su testi importanti e complessi mentre il governo ha l’ausilio delle commissioni di esperti. La prima fase del decreto legislativo si ha in parlamento in cui si ha l’approvazione della legge di delegazione. Il parlamento deve definire l’oggetto su cui il governo può operare, il tempo entro cui il decreto deve essere approvato dal governo e i principi a cui il governo deve attenersi;  per questi motivi non è necessario che il parlamento riesamini  il decreto.
    Nella seconda fase governativa, il consiglio dei ministri delibera il testo legislativo: questo decreto è emanato dal Presidente della Repubblica e viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
  • Decreto legge: viene emanato in casi eccezionali ed è necessaria la delegazione delle camere. Il decreto legge entra in vigore subito con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, ma è considerata come ex tunc, cioè che se entro 60 gg non è trasformata in legge dal parlamento, perde efficacia.

Poteri regolamentari

I regolamenti servono per completare la legge, e gerarchicamente sono subordinati alla legge.

Possono essere:

  • Esecutivi: adottati per regolare le modalità di esecuzione di una legge.
  • Organizzativi: creati per assicurare il buon andamento e l’imparziali degli uffici pubblici.
  • Autorizzati: con i quali il governo detta norme che riguardano i settori di interesse pubblico determinando nuovi diritti e doveri per i cittadini.

Ci sono dei limiti, cioè:

  • In caso di riserva assoluta: la materia trattata deve essere regolata con legge o atto avente forza di legge
  • Riserva relativa: l’autorizzazione del governo è ammessa purchè il governo stabilisca le leggi generali della disciplina, senza le quali la riserva di legge sarebbe violata.

Ci sono due tipi di regolamenti:

  • Regolamenti in senso stretto sono quelli che vengono dal consiglio dei ministri
  • Regolamenti ministeriali sono quelli dei ministri.

Entrambi sono pubblicati sulla gazzetta ufficiale.  E i primi prevalgono sui secondi in caso di contrasto.

Delegificazione: regolamenti che hanno forza di legge cioè che possono abrogare o modificare leggi anteriori.

Il Presidente della Repubblica

Nei regimi monarchici il capo dello stato è il Re, mentre nella Repubblica è il Presidente della Repubblica.

Il presidente della repubblica deve restare imparziale (super partes), al di sopra delle parti. Il suo ruolo è quello di far rispettare la costituzione da tutte le parti, sia maggioranza che opposizione.

Il Presidente è eletto da entrambe le camere. Rimane in carica per 7 anni ed è rieleggibile. La durata più lunga delle camere è stata prevista per creare un organo più stabile. Può essere eletto qualsiasi uomo o donna che abbia compiuto 50 anni. Non viene eletto direttamente dal popolo perché altrimenti non sarebbe più super partes ma avrebbe un indirizzo politico.

I partiti indicano i nomi di ipotetici presidenti di loro gradimento e su questi si cerca un accordo. Le votazioni avvengono a votazione segreta ed e richiesta una maggioranza speciale 2/3 per le prime 3 votazioni e la metà +1 dei componenti per le votazioni successive. A scadenza del mandato diventa senatore a vita. E se dovesse essere impedito esempio per malattia o viaggio all’estero viene sostituito dal presidente del senato.

Garante della Costituzione

Il presidente della repubblica è il garante della Costituzione: il suo compito è quello di controllare i diversi poteri dello stato e attivarsi contro la loro inerzia. 

Ha dei poteri di garanzia:

  • Nei confronti delle camere:
    - scioglie alla scadenza ordinaria o anticipata una o tutte e due le camere
    - indice le elezioni e fissa la prima riunione delle camere
    - invia messaggi quando ritiene ci siano problemi che potrebbero rimanere irrisolti
    - promulga o rinvia una legge alle camere chiedendo con un messaggio una nuova deliberazione.
  • Nei confronti del governo:
    - nomina il presidente del consiglio e su richiesta di questo i ministri
    - autorizza la presentazione dei disegni di legge del governo
    - emana i decreti-legge e legislativi e i regolamenti
    - nomina alti funzionari dello stato
    - presiede il consiglio supremo di difesa
    - comanda le forze armate
  • Nei confronti della magistratura:
    - concede l’amnistia (cancellazione totale del reato), l'indulto (cancellazione della pena ma non del reato), grazia e commutazione delle pene che sono rivolte solo a uno specifico condannato e riguardano solo una riduzione della pena, anche se il reato rimane
    - presiede il Consiglio Superiore della Magistratura
    - nomina 5 giudici della corte costituzionale.
  • Nei confronti del corpo elettorale
    -
    indice i referendum e le elezioni nei casi previsti dalla Costituzione

Rappresentante dell'unità nazionale

Come rappresentante dell’unità nazionale ha dei poteri:

  • Onorifici: che gli consentono di conferire onorificenze della repubblica e nominare 5 senatori a vita.
  • Nei rapporti con gli altri Stati: riceve gli ambasciatori degli altri stati; ratifica i trattati internazionali; dichiara lo stato di guerra deliberato dalle camere.
  • Di esternazione: può inviare messaggi al paese nelle ricorrenze nazionali, può esprimere il proprio pensiero, può prendere parte a eventi pubblici.

Gli atti del PdR

Gli atti del Presidente della Repubblica sono tutti decreti che vengono indicati con la scritta d.p.r.

  questi decreti sono firmati dal presidente della repubblica, ma devono essere controfirmati dai ministri che se ne assumono le responsabilità. La controfirma è la conseguenza dell’irresponsabilità del capo dello stato.  Quindi la controfirma  trasferisce la responsabilità ai membri del governo. La controfirma assume due diversi significati:

  • per gli sostanzialmente presidenziali la controfirma indica che i ministri non hanno motivi per opporsi alla decisione  presidenziale.in questa categoria rientrano ad es i messaggi alle camere, il veto sospensivo, la nomina dei 5 senatori a vita.
  • negli atti sostanzialmente governativi: la decisione effettiva spetta al governo e il presidente dovrà accettare la loro proposta. Es emanazione dei decreti, nomina dei funzionari dello stato.

Nel caso in cui il governo negando la controfirma voglia impedire al presidente di esercitare le sue funzioni o al contrario il presidente rifiutando la proposta ministeriale voglia impedire al governo di governare, il rimedio è costituito dal conflitto di attribuzioni di fronte alla corte costituzionale.

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