Appunti audio di Ortopedia

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Scoliosi

Scoliosi
Con il termine di scoliosi, che deriva dal greco skolios (torto, contorto), viene indicata una deviazione laterale della colonna vertebrale, persistente e non modificabile volontariamente, che si accompagna ad una torsione dei corpi vertebrali e che coinvolge, di conseguenza, tutte le strutture anatomiche che con questi si articolano.

Quadro anatomopatologico della scoliosi
Il quadro anatomo-patologico della scoliosi si caratterizza per una deviazione laterale del rachide.

Il segno di Risser nella scoliosi
Per determinare lo stato di maturità dello scheletro solitamente viene utilizzata una radiografia del bacino nella quale si osserva la presenza o meno del nucleo di ossificazione della cresta iliaca ed il suo stadio evolutivo, fino alla fusione con l'ala iliaca.

Terapia medica, fisica e ortopedica della scoliosi
La terapia delle scoliosi varia notevolmente in rapporto ai fattori di evolutività.

Terapia chirurgica della scoliosi
La terapia chirurgica è sempre preceduta da un adeguato trattamento incruento mediante applicazione di corsetti ortopedici o gessati in modo da ridurre adeguatamente la scoliosi.


Malattie della colonna vertebrale

Allungamento degli arti nei difetti di crescita simmetrici ed asimmetrici
La differenza di lunghezza degli arti deve essere sempre corretta, qualunque sia la causa che l'ha determinata, fin dai primi anni di vita.

Allungamento chirurgico degli arti nell'acondroplasico
Le tecniche chirurgiche adottate per l'allungamento degli arti sono ormai numerose, ma si possono riassumere in due fondamentali sistemi e cioè quello che prevede la osteotomia e la successiva diastasi dei monconi e quello che prevede il distacco della epifisi e lo stimolo all'ossificazione da parte della cartilagine di accrescimento.

Artrite reumatoide infantile
L'artrite reumatoide infantile (ARI) è una malattia cronica di interesse prevalentemente internistico e reumatologico ma con aspetti clinici e terapeutici anche di competenza ortopedica in quanto, sebbene abbia localizzazione sistemica sui tessuti di origine mesenchimale, si localizza prevalentemente alle articolazioni.

Artrite reumatoide infantile - Interventi sulle articolazioni
La semplice mobilizzazione forzata, in anestesia, di una articolazione è un intervento incruento oggi poco consigliato perché la fragilità ossea, determinata dalla stessa malattia, dalla terapia medica cortisonica ed antiblastica, può procurare fratture metafisarie o articolari, con conseguente ulteriore danno per l'articolazione colpita.

Artrite reumatoide infantile - Interventi sullo scheletro
Gli interventi sullo scheletro, particolarmente sulle ossa lunghe degli arti inferiori, hanno lo scopo di correggere le deviazioni assiali che si sono eventualmente prodotte durante la crescita ed in conseguenza della malattia; di correggere la tendenza all'iperallungamento degli arti inferiori, quando sia asimmetrica.

Artrite reumatoide infantile - Interventi sulle parti molli extra-articolari
Gli interventi sulle parti molli extra-articolari hanno lo scopo di risolvere le rigidità articolari, specie se in posizione funzionalmente sfavorevole e consentire una maggiore escursione del movimento.

Atteggiamenti normali e patologici durante l'accrescimento corporeo
Durante l'accrescimento corporeo, dalla nascita alla maturità, altre allo scheletro si modificano le forme e gli atteggiamenti dei singoli distretti dell'apparato locomotore, in modo caratteristico per ogni età ma che possono discostarsi dai valori medi, subendo variazioni di entità più o meno importanti, in rapporto all'abito costituzionale del bambino, alle abitudini di vita, alla alimentazione, allo stato di salute e ad altri fattori, non sempre esattamente riconoscibili.

Sviluppo e problemi del ginocchio nella crescita corporea
Nel fisiologico sviluppo degli arti inferiori si assiste a sostanziali modificazioni della forma e dell'atteggiamento delle ginocchia e dei piedi, prima di arrivare alla definitiva situazione dell'adulto.

Problematiche dei piedi nella crescita corporea
L'atteggiamento dei piedi si valuta considerando le modalità di appoggio cioè valutando la forma dell'impronta plantare, considerando che il piede normale dell'adulto appoggia, nella stazione bipede, sul calcagno, sul lato esterno della pianta ed in corrispondenza della teste metatarsali.

Problematiche della colonna vertebrale e degli arti
Atteggiamenti non del tutto normali si possono rilevare a carico della colonna e degli arti, soprattutto durante i periodi di accrescimento staturale quando i muscoli non adeguano rapidamente la loro forza e la loro funzione alle modificazioni del corpo, sia in lunghezza che in peso.

Importanza dell'attività motoria nella crescita
Alcuni atteggiamenti scorretti ed alcuni vizi di forma e di funzione si verificano e quindi sono una conseguenza diretta di una scarsa o scordinata o insufficiente attività motoria nei primi giorni o nei primi anni di vita.

La displasia congenita dell'anca
Con questo termine si intende un complesso di anomalie di sviluppo e di conformazione dell'articolazione coxo-femorale, con malformazioni cotiloidea, cefalica e capsulo-legamentosa, in conseguenza delle quali vengono a modificarsi i normali rapporti articolari e l'articolazione tende, con il tempo, a sublussarsi o a lussarsi.

Forma embrionale e fetale della displasia congenita dell'anca
Quasi tutte le teorie sulla displasia dell'anca riconoscono la ereditarietà.

Sintomatologia clinica della displasia
La sintomatologia clinica della displasia si può schematizzare nei suoi segni clinici che chiamiamo di Presunzione, di Probabilità e di Certezza.

Metodica di Graf
La metodica oggi più diffusa per la displasia dell'anca, perlomeno nei paesi europei, è quella di Graf, che è il risultato di una larga ricerca, volta ad ottenere il risultato più preciso per le singole anche. 

Terapia per la displasia dell'anca
La TERAPIA della displasia congenita dell'anca consiste essenzialmente nell'atteggiare le anche in divaricazione.

Le displasie fibrose dello scheletro
Sono caratterizzate dalla proliferazione di tessuto fibroso nel contesto dell'osso.

Epifisiolisi della testa femorale
Consiste in uno scivolamento, solitamente in direzione posteriore ed inferiore, dell'epifisi prossimale del femore, causato, nell'adolescente, da un indebolimento strutturale della cartilagine di accrescimento.

Le ipercifosi
Si parla di ipercifosi quando la deviazione del rachide a convessità posteriore, sul piano sagittale, è aumentata rispetto alla norma.

Patogenesi e terapia delle cifosi asteniche
Per capire la patogenesi delle cifosi asteniche occorre ricordare che la postura del feto e del neonato è in flessione anteriore di tutto il rachide.

La lussazione congenita dell'anca
Può essere primitiva o secondaria ad una displasia.

Trattamento della lussazione congenita dell'anca
Il trattamento della lussazione congenita dell'anca è notevolmente cambiato, rispetto alle classiche descrizioni di alcuni decenni fa.

Recidiva delle deviazioni strutturali dell'anca
In alcuni casi si può avere una recidiva di alcune delle descritte deviazioni strutturali, mentre è estremamente rara la recidiva della lussazione.

Malformazioni congenite
Si parla di malformazioni o di deformità di un organo quando questo si discosta dalla norma in modo tale da alterarne l'aspetto o la funzione.

Mancanza di fusione dei centri di ossificazione e mancanza di migrazione di una parte
La mancanza di fusione dei nuclei di ossificazione è caratterizzata dalla bipartizione o dalla schisi.

Formazioni soprannumerarie
Il gruppo delle formazioni soprannumerarie va generalmente associato a quello dei difetti di segmentazione, che provocano un eccesso di formazioni.

Displasie cartilaginee ed ossee
Le deformità dello scheletro possono anche essere una espressione di lesione diffusa a tutti gli organi di origine mesenchimale. 

Le osteodisplasie e la osteopetrosi
Le osteodisplasie sono anomalie di sviluppo dell'osso, caratterizzate da un difetto o da un eccesso di calcificazione, conseguente alla alterazione del tessuto pre-osseo e particolarmente della sua componente collagena, anche queste trasmesse per via genetica.

La terapia delle alterazioni congenite dell'apparato locomotore
La terapia delle alterazioni congenite dell'apparato locomotore è generalmente rivolta non tanto alla malattia, ma alle conseguenze che essa provoca.

Terapia chirurgica delle malformazioni congenite nelle ossa
La terapia chirurgica trova frequente indicazione in tutte le alterazioni non suscettibili di correzione con il solo uso della fisioterapia, delle manipolazioni e dell'applicazione di tutori esterni di contenzione.

Omeostasi calcica
Secondo una teoria di Rasmussen (1972) le prime forme di vita nel nostro pianeta si svilupparono in un "mare primordiale" ricco di potassio (K+) e di Magnesio (Mg++).

Il paratormone e la calcitonina
Il paratormone (PTH) ha quattro azioni principali tendenti ad aumentare la calcemia: aumenta l'escrezione urinaria di fosfato; accelera la distruzione metabolica dell'osso; diminuisce l'escrezione urinaria di calcio; aumenta l'assorbimento intestinale del calcio.

Rachitismo
Il rachitismo è la conseguenza di una inadeguata calcificazione della matrice ossea dovuta alla carenza o alla scarsa utilizzazione della Vitamina D.

Osteoartriti, osteomieliti e artriti
Le infezioni osteo-articolari insorgono in genere o per contaminazione da contatto dell'osso con l'esterno, o per la formazione di focolai settici di provenienza ematica che dalla cavità midollare o dalla membrana sinoviale diffondono alle formazioni ossee e articolari circostanti.

Osteomielite acuta del neonato
L'osteomielite acuta è assai frequente nei soggetti prematuri sottoposti a manovre cruente in cateterismo dei vasi ombelicali.

Osteomielite ematogena acuta
E' una infezione caratteristica dell'infanzia e dell'adolescenza.

Osteomielite cronica e osteomielite secondaria a fratture o interventi chirurgici
L'osteomielite cronica può essere tale fin dall'inizio, ma rappresenta spesso la cronicizzazione della osteomielite acuta.

Ascesso di Brodie e osteomielite sclerosante di Garrè
L'ascesso di Brodie è una forma di osteomielite cronica caratteristica del bambino e dell'adolescente, localizzata in sede metafisaria.

Le artriti settiche
Rappresentano un'urgenza ortopedica.

Osteoartriti acute dell'età evolutiva e artriti acute sierose
Le osteoartriti acute dell'età evolutiva si distinguono da quelle del neonato per la maggior compromissione dello stato generale e per il maggior impegno locale.

Le osteocondrosi
Il termine di osteocondrosi indica un processo degenerativo-necrotico che interessa i nuclei di ossificazione epifisari e apofisari e pertanto coinvolge l'osso neoformato e la cartilagine circostante.

Osteocondrosi della testa femorale
L'osteocondrosi della testa femorale o morbo di Calvè, è la più frequente e quella che riveste maggior importanza clinica.

Osteocondrosi della tuberosità tibiale anteriore
L'osteocondrosi della tuberosità tibiale anteriore (o morbo di Osgood-Schlatter) è una malattia caratteristica dell'età compresa tra 11 e 14 anni.

Osteocondrosi dell'apofisi posteriore del calcagno
L'osteocondrosi dell'apofisi posteriore del calcagno (o malattia di Sever Blanke o di Haglund), si verifica in sede di inserzione del tendine di Achille, cioè nel nucleo apofisario posteriore del calcagno.

Osteocondrosi dello scafoide del tarso e osteocondrosi della testa del secondo metatarso
L'osteocondrosi dello scafoide del tarso (o morbo di Köhler I) interessa il nucleo di ossificazione dello scafoide all'età di 3-8 anni.

Osteocondrosi della colonna vertebrale
La colonna vertebrale può essere interessata da due forme di osteocondrosi: la vertebra plana di Calvè ed il dorso curvo giovanile.

Le paralisi ostetriche
Sotto questa denominazione si raccolgono tutte le lesioni della spalla, prodotte durante l'espletamento del parto.

Diversi tipi di paralisi ostetriche
Le paralisi ostetriche si dividono in tre tipi: la paralisi ostetrica di tipo superiore: è la più comune e consiste in una lesione del tronco superiore del plesso, composto dalla quinta e sesta radice cervicale (paralisi di Erb-Duchenne).

Il piede torto congenito
Il termine di piede torto congenito indica un gruppo di malformazioni del piede, di entità variabile, che hanno, come comune caratteristica, una viziosa e permanente deviazione dei suoi assi anatomici fra loro e rispetto a quelli della gamba, con conseguente modificazione dei normali punti di appoggio ed alterazione della funzione.

Indagine radiografica e terapia del piede torto congenito
L'indagine radiografica è di scarsa utilità nei primi mesi di vita.

Lo screening ortopedico nei primi anni di vita
Nei primi anni di vita lo scheletro e tutto l'apparato locomotore si modificano molto rapidamente, sia come forma che come struttura, oltre che come dimensioni.

Controlli ortopedici nei bambini
I controlli ortopedici devono essere consigliati alla nascita e nei primi mesi di vita, alla fine del 1° e del 2° anno, a 5 anni, a 9 anni, in età prepubere ed al termine dell'accrescimento.

La spina bifida
La spina bifida è una anomalia congenita degli archi vertebrali, caratterizzata dalla mancata saldatura dell'involucro osseo del canale midollare che può associarsi alla protrusione del midollo o delle meningi.

Spondilolisi e spondilolistesi
La spondilolisi è una soluzione di continuo dell'istmo vertebrale, cioè della porzione dell'arco vertebrale compresa tra apofisi articolare superiore ed inferiore.

Lo sviluppo dell'apparato locomotore
Lo sviluppo dell'apparato locomotore, nell'embrione umano, inizia già al 15° giorno di vita endo-uterina, quando compare la notocorda, sotto forma di un cordone di cellule che originano da una rilassatezza dell'ectoderma (il nodo di Hensen).

Accrescimento in larghezza e in lunghezza delle ossa
Durante tutto il periodo dello sviluppo scheletrico, le ossa si accrescono in lunghezza ed in volume.

Attività osteoblastica e attività osteoclastica
Attività osteo-blastica e attività osteo-clastica devono mantenere un rapporto proporzionale con una lieve prevalenza dei processi di apposizione su quelli di riassorbimento, durante tutto il periodo dello sviluppo.

Il torcicollo congenito
Il torcicollo è un difetto di posizione del capo che si presenta inclinato e ruotato lateralmente, con difficoltà o impossibilità a compiere alcuni movimenti.

Cause del torcicollo congenito
Per alcuni autori, un atteggiamento coatto durante la vita fetale provocherebbe una compressione del muscolo da parte della spalla con conseguente contrattura ischemica per schiacciamento dei suoi vasi.


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