Orientamento università 2023-24: quali sono i migliori atenei d'Europa

Orientamento università 2023-24: quali sono i migliori atenei d'Europa l'analisi di QS - Quacquarelli Symonds. Quali le eccellenze e i punti di miglioramento degli atenei italiani

Orientamento università 2023-24: quali sono i migliori atenei d'Europa
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Orientamento universitario

Migliori università d'Europa 2024
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Scegliere l'università è una delle decisioni più importanti nella vita di uno studente. Questa scelta influenzerà non solo l'esperienza accademica in sé, ma anche le opportunità future. Con così tante opzioni disponibili, può essere difficile scegliere a quale università iscriversi. Tuttavia, esistono metodi e consigli che possono aiutarti a prendere una decisione informata e ponderata.

Migliori università d'Europa

Quali sono le migliori università d'Europa su cui investire? Come sempre, ancora una volta a fare chiarezza c'è l'analisi di QS - Quacquarelli Symonds, che compila le classifiche con i migliori atenei europei del 2024. L'analisi valuta le università in base alla reputazione internazionale, alla quantità e impatto della ricerca prodotta, alle risorse dedicate all’insegnamento, all'internazionalizzazione e ai risultati occupazionali. 

Nell'analisi condotta tra 688 istituzioni in 42 membri del Consiglio d'Europa, tra cui 106 università mai classificate in precedenza da QS, troviamo in cima l'Università di Oxford, seguita dal Politecnico di Zurigo e dall'Università di Cambridge. Il Regno Unito domina, con 107 Università classificate, mentre la Turchia e la Germania seguono con 73 e 53 rispettivamente. L’Italia si posiziona al quarto posto in Europa per numero di università (51), seguita immediatamente dalla Francia (50).

Gli atenei italiani

Nel nuovo QS Europe University Rankings, l'Italia si è distinta in vari aspetti. Per altri, invece, si evidenziano dei margini di crescita e miglioramento:

  • Reputazione Accademica: l'Italia brilla con un punteggio di 30.7, sovrastando notevolmente la media europea di 23.9. Questo sottolinea il riconoscimento e l'alta stima che le università italiane detengono a livello europeo nel campo accademico. 
  • Opinione dei Datori di Lavoro: con un punteggio di 19.7, rispetto alla media europea di 24.9, emerge una necessità di rafforzare il legame tra università e settore professionale, assicurando che l'istruzione risponda efficacemente alle esigenze del mondo del lavoro. 
  • Rapporto Docenti/Studenti: un punteggio di 17.9, ben al di sotto della media europea di 42.7, potrebbe riflettere aule affollate e minori opportunità per un'interazione personalizzata tra studenti e docenti.
  • Attività di Ricerca: L'Italia si distingue per le citazioni per pubblicazione scientifica (27.1) e le pubblicazioni scientifiche per ricercatore (53.2), evidenziando una ricerca di qualità e un impatto notevole a livello accademico.
  • Rete di Ricerca Internazionale: con un punteggio di 46.3, l'Italia dimostra di avere solide alleanze e collaborazioni a livello internazionale, superando ampiamente la media europea di 32.5.
  • Internazionalizzazione: I dati relativi alla proporzione di docenti e studenti internazionali (10.7 e 11.7, rispettivamente) sottolineano un'area in cui le università italiane potrebbero espandere ulteriormente la loro presenza e attrattività internazionale.
  • Mobilità Studentesca: se da un lato l'Italia eccelle nel promuovere la mobilità degli studenti all'estero (49.7), dal'altro si colloca in linea con la media europea per quanto riguarda l'accoglienza di studenti stranieri (30.7).
  • Sostenibilità: un punteggio di 47.2, molto al di sopra della media europea di 32, evidenzia l'impegno e l'attenzione delle università italiane verso pratiche sostenibili e responsabili.
  • Prospettive Occupazionali: un punteggio di 20.8, in contrasto con la media europea di 41.4, suggerisce la necessità di riflettere su come migliorare l'inserimento lavorativo dei laureati italiani.
Un consiglio in più
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