Gli ordini mendicanti nel Medioevo: quali sono, storia, significato e caratteristiche

Storia e caratteristiche degli ordini mendicanti nel Medioevo. Quali erano gli ordini monastici, caratteristiche dei francescani, dei domenicani ed il contrasto tra i due ordini
Gli ordini mendicanti nel Medioevo: quali sono, storia, significato e caratteristiche
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1Ordini mendicanti: introduzione

La predicazione di Francesco agli animali: la figura del santo fu davvero rivoluzionaria per la chiesa dell'epoca
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Nel XII secolo, mentre i monasteri continuavano ad accumulare enormi ricchezze, un numero crescente di fedeli iniziò a predicare un ritorno della chiesa alla povertà delle origini. Questo provocò enormi spaccature e la nascita di movimenti eretici spesso soppressi in modo sanguinoso. Due grandi visionari, Francesco d’Assisi e Domenico di Guzman, riuscirono all’inizio del XIII secolo a cambiare la chiesa da dentro fondando i due grandi ordini mendicanti (Francescani e Domenicani), che prendono il loro nome. Papa Innocenzo III li riconobbe, individuando in questi ordini un’espressione di una nuova sensibilità in grado di cambiare in meglio la chiesa.     

2Gli eretici: caratteristiche e significato

Nel XII secolo la chiesa cattolica si era ormai affermata come un’istituzione in grado di dominare spiritualmente quasi tutto il mondo cristiano occidentale, anche grazie all’affermazione di una dottrina dogmatica che non ammetteva contestazioni. La circolazione di uomini, di merci e di idee, però, mista talvolta al bisogno di indipendenza locale, aveva gradualmente spinto le persone a formulare nuovi modi di concepire la religione. Per la chiesa, qualsiasi opposizione alla verità da essa proposta era eresia.  

Tra le eresie più diffuse, a partire dal XI secolo, ci fu sicuramente il catarismo , dottrina proveniente dall’Armenia e dalla Bulgaria e dall’Europa. Per contrastarla, Innocenzo III proclamò addirittura una crociata, nel 1209, che si ricorda tristemente per gli stermini di intere città ed ebbe fine soltanto nel 1229.  

Tra gli aspetti della chiesa più criticati dagli eretici c’era sicuramente l’attaccamento ai beni terreni. Arnaldo da Brescia, che criticava il potere temporale della chiesa e della gerarchia tra sacerdoti, fu bruciato al rogo nel 1155.    

I valdesi erano i seguaci di Valdo, un facoltoso mercante di Lione che, per vivere come gli apostoli, decise di abbandonare tutti i propri beni per vivere di elemosina insieme ai suoi seguaci, i Poveri di Lione.    

Nel 1179, con il Concilio Lateranense III, la chiesa aveva legittimato la crociata contro gli eretici e la scomunica: nascevano così le prime forme di inquisizione.   

Il papato tuttavia non si limitò soltanto a reprimere l’eresia. Le pulsioni verso un cristianesimo più povero e vicino alle origini erano un fenomeno reale, molto presente nella società: gli ordini mendicanti, incarnando questi principi, erano in qualche modo anche una risposta della chiesa alle eresie. Attraverso gli ordini mendicanti, la chiesa puntava a combattere gli eretici utilizzando le loro stesse armi.   

3Frati minori: i Francescani

Francesco d’Assisi era il figlio di un mercante molto facoltoso che intorno al 1205 abbandonò la carriera delle armi, la sua famiglia e tutte le proprie ricchezze per vivere nella povertà e predicare il messaggio di Cristo alla gente. Nonostante fosse soltanto un laico, iniziò presto ad attirare una comunità di seguaci, i “frati minori” (umili fratelli).   

Fin qui, la vicenda di Francesco potrebbe essere ricollegabile a quella di altri eretici che abbiamo nominato sopra. A differenza di loro, però, tra il 1209 ed il 1210 Francesco scrisse per i suoi seguaci una semplice “regola dei frati minori” ispirata alla bibbia. Si recò a Roma con loro (probabilmente il 16 aprile), ed espose la regola a papa Innocenzo III, che la approvò oralmente.    

Le repressioni contro gli eretici sono diventate presto la base dell'opera della Santa Inquisizione, ufficialmente nata tra il 1179 e il 1184
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Alla morte di San Francesco (1226), i frati minori si stavano già diffondendo rapidamente in tutta Europa. A questo punto l’ordine si trovò ad un bivio: rimanere fedeli alla regola originale, dedicandosi ad una vita ascetica di elemosina, o adattarsi ai compiti, sempre più grandi e complessi, che la chiesa andava gli andava assegnando, tra cui la cura delle anime e addirittura l’insegnamento nelle università? Nel 1230 papa Gregorio IX stabilì che la regola di San Francesco non andava presa alla lettera, e che l’ordine avrebbe potuto fare uso, pur senza possedere nulla, di beni materiali posseduti ed amministrati per loro dalla Santa Sede. La storia dell’ordine, lunga e complessa, vedrà numerose scissioni, proteste interne e riforme. In ogni caso, i frati minori erano ormai diventati parte della chiesa, e nel corso della storia la cambieranno dall’interno.    

4Predicatori: i Domenicani

A differenza di Francesco d’Assisi, figlio di mercanti ed estraneo alla chiesa, l’iniziatore dell’ordine domenicano San Domenico di Guzman era un prete figlio di nobili. Nel 1206, per contrastare gli eretici albigesi nel sud della Francia, fondò a Notre-Dame-De-Prouille un convento aperto a ragazze catare che si convertivano al cattolicesimo. Nel 1215, sulla base della regola di Sant’Agostino, Domenico diede ai suoi seguaci un ordinamento, riconosciuto formalmente nel 1216 da papa Onorio III.    

L'abito tipico di un frate domenicano
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L’elemento di novità, oltre al voto di povertà, stava nel fatto che i domenicani si concentravano sulla predicazione, prima considerata appannaggio dei vescovi e del clero più istruito, e per farlo dovevano dedicarsi allo studio della teologia: a quest’ordine fecero capo i maggiori teologi della cristianità medievale, come Tommaso d’Aquino e Alberto Magno.  

Non è un caso, quindi, che i domenicani si diffusero principalmente a partire dalle università. A Bologna, città universitaria per eccellenza, Domenico fondò un convento nel 1218, dove ebbero luogo i primi due capitoli dell’ordine e dove il santo morì nel 1221. Grazie al voto di povertà, per così dire dando il buon esempio, i domenicani potevano lottare contro l’eresia in modo più efficace.  

La difesa dell’ortodossia era un compito delicato, e per questo papa Gregorio IX sottrasse il ruolo di giudici dell’inquisizione al potere laico, e nel 1233 lo affidò ai domenicani, la cui preparazione teologica e la cui diffusione nelle città li rendevano un’arma efficace. Anche i francescani giocarono un ruolo di primo piano nella repressione dell’eresia, in particolare tra il XIII ed il XV secolo. In questo modo grandi ordini mendicanti, accomunati dal voto di povertà e dall’obbedienza al papa, contribuirono a rinforzare la chiesa in un periodo di crisi.     

5Altri ordini mendicanti: Agostiniani e Carmelitani

Sant'Agostino, teologo, filosofo e "dottore della chiesa"
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Oltre ai due grandi ordini mendicanti, minori e predicatori, nel corso della storia molti altri ordini hanno imposto la povertà come regola ai propri membri e ai propri conventi. 

Gli agostiniani, organizzati come ordine nel 1256, erano la riunione di molti gruppi di eremiti che seguivano la regola di S. Agostino, che nel IV secolo aveva fondato un monastero presso Ippona, la sua città natale. 

I carmelitani, in origine eremiti che vivevano in Palestina sul monte Carmelo, si stabilirono in Europa nel corso del XIII secolo. 

I trinitari (1198) ed i mercedari (1218), avevano come scopo il riscatto dei prigionieri cristiani catturati e schiavizzati dai musulmani. 

A udire questi due nomi, San Benedetto, San Francesco, uno sente piegarsi le ginocchia. I fondatori sono di solito delle aquile, i seguaci delle galline. (Ignazio Silone)

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