Nuovo lockdown, c'è la data. Ecco quando come sarà
Come sarà il nuovo lockdown? Quali attività coinvolgerà, cosa si potrà fare e cosa no? Le scuole rimarranno aperte, chiuderanno tutte o solo in parte?
Lockdown: ecco come e quando
La parola lockdown genera angoscia in tutti noi, al solo pensiero di quelli che sono stati i mesi primaverili di questo 2020 passati in casa a studiare e lavorare, con pochi o nessun contatto con l’esterno che non fossero video chiamate, incontri su Skype e qualche veloce giro dell’isolato per prendere un po’ d’aria. O, per i fortunati, una passeggiata un po’ più lunga con il cane.
Ma un nuovo lockdown non è più solo un’ ipotesi: ogni ora, giorno che passa è una soluzione che si concretizza sempre di più, l’unica in grado di arrestare l’impennata della curva epidemica.
In Italia la situazione viene definita “grave” ma l’obbiettivo è scongiurare una nuova chiusura totale. Al momento le regioni che stanno vivendo una situazione più critica delle altre sono la Lombardia e la Campania; per queste e altre regioni in cui la situazione si dovesse aggravare si sta pensando a delle “zone rosse”. Dunque un lockdown diversificato per zone a seconda della situazione e la soglia entro la quale il Governo dovrebbe intervenire è quella dei 35 - 40 mila contagi al giorno, un numero che ci farebbe passare dal livello 3 - in cui siamo attualmente – al livello 4.
Quali saranno i prossimi step?
- Verifica dell’efficacia delle misure imposte dall’ultimo DPCM. Si osserverà la situazione, l’andamento dei contagi ancora per 2 settimane. Se le misure prese non si dimostreranno efficaci, saranno prese misure più restrittive.
- La data: il 9 novembre. L’ipotesi di un nuovo lockdown, secondo quanto anticipato dal quotidiano Il Messaggero, potrebbe scattare lunedì 9 novembre, qualora i contagi non si arrestassero e le misure dell’ultimo DPCM si mostrassero inadeguate. Il lockdown nelle nuove modalità dovrebbe durare fino a metà dicembre per poter così mettere in "sicurezza" il Natale.
- Sarà un lockdown light, ovvero: aziende, uffici e fabbriche aperte ma i negozi saranno chiusi ad accezione dei supermercati e negozi di generi alimentari.
- Lockdown territoriale: dal 9 novembre potrebbero chiudersi anche i confini dei comuni e delle regioni più colpite dal virus.
- Le scuole: il tema della scuola sarà sicuramente terreno di scontro; se l’Italia si dovesse adeguare a quello che si sta facendo nel resto d’Europa, almeno le scuole materne, elementari e medie dovrebbero rimanere aperte. Questa sarebbe una condizione indispensabile per consentire ai genitori di lavorare in smartworking.
Lockdown: cosa succede nel resto d'Europa
- Francia: lockdown totale ma le scuole restano aperte
Ci precede la Francia, che con 70 mila contagi al giorno ma, quello francese, sarà un lockdown soft: ci si potrà spostare ma con l’autocertificazione e le scuole resteranno aperte ma negozi, bar e ristoranti chiuderanno almeno per un mese. Chiudono anche le università dove si è visto che c’è una circolazione intenza del virus. No a riunioni private, a raduni pubblici e vietati anche gli spostamenti tra regioni. -
Germania: chiude quasi tutto eccetto le scuole
In Germania chiudono bar e ristoranti, luoghi adibiti ad attività ricreativa, cinema, teatri, centri estetici e alberghi. Stop agli sport di squadra. Ma le scuole e gli asili resteranno aperti. -
Spagna: lockdown in autonomia, decidono le regioni
Il paese della movida per il momento ha dovuto rinunciarci per via del coprifuoco dalle 23 alle 6 di mattina. Chiusure delle attività ma solo a livello regionale: le regioni stanno decidendo in autonomia anche in merito alla possibilità di blindare i propri confini. -
Inghilterra: lockdown su 3 livelli di gravità
Sono stati individuati 3 livelli di gravità dei contagi e le restrizioni saranno applicate alle varie regioni a seconda della situazione. Le chiusure sono analoghe a quelle in Italia. I pub però restano aperti fino alle 22 e restano aperte anche scuole e università. -
Svizzera: light
Anche in Svizzera aumentano i contagi anche se la situazione non è paragonabile a quella del resto d’Europa. Bar e ristoranti da mercoledì chiudono alle 23, vietati gli eventi pubblici con oltre 50 persone, vietati gli incontri familiari con oltre 10 persone. Le scuole restano aperte.