Nuovo bando Intercultura, 2200 posti disponibili in 65 paesi

Nuovo bando intercultura per trascorrere un anno scolastico all'estero e imparare nuove lingue. I benefici, giurano i partecipanti, sono enormi

Nuovo bando Intercultura, 2200 posti disponibili in 65 paesi
ufficio-stampa

BANDO INTERCULTURA 2018-2019

Aperto dal 1 settembre al 10 novembre il nuovo bando Intercultura per l'a.s. 2018-2019
Fonte: ufficio-stampa

Aperte le iscrizioni dal 1 settembre fino al 10 novembre per partire con Intercultura e trascorrere all'estero un anno, un semestre, un trimestre o 4 settimane estive in uno dei 65 paesi del mondo.

Le borse di studio, a copertura parziale o totale (100, 80 e 20%), sono pensate per gli studenti più meritevoli e per quelli bisognosi di sostegno economico, anche grazie alla collaborazione con aziende, banche e fondazioni che contribuiscono al programma.

INTERCULTURA E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Non solo i partecipanti ai programmi Intercultura si vedranno riconosciuto il periodo di studio all'estero, ma potranno anche contare sul riconoscimento di alcune ore di alternanza scuola-lavoro. Al fine di fornire alla scuola gli elementi per valutare l’intero percorso seguito dallo studente, l’associazione fornirà infatti al termine di ogni fase del programma la certificazione delle competenze acquisite calcolate in:

  • 30 ore per aver partecipato alle selezioni;
  • 40 ore per la formazione prepartenza che i volontari forniscono a tutti i vincitori del concorso di Intercultura;
  • fino a 80 ore per il soggiorno all’estero;
  • fino a 15 ore per la formazione al rientro.

A COSA SERVE INTERCULTURA

Un anno all'estero ha innumerevoli vantaggi: parola di studenti. Ecco i dati ricavati da Intercultura:

  • 88,9%: è il numero degli studenti che sente di aver acquisito una maggiore indipendenza durante l'esperienza all'estero
  • 86,2%: la percentuale di chi sente di aver accumulato maggiore capacità di affrontare imprevisti e situazioni diverse da quelle conosciute
  • 78,9%: i ragazzi che hanno sviluppato un maggior pensiero critico
  • 63,8%: i ragazzi che hanno sviluppato una maggiore capacità di problem solving

Ma non solo: anche i professori sembrano apprezzare positivamente l'esperienza all'estero degli studenti. Tra gli aspetti riscontrati c'è una maggiore interazione durante le lezioni, un livello più alto di preparazione complessiva, una maggiore velocità nell'apprendimento.

Il 9,5% dei ragazzi, inoltre, ha deciso di proseguire la sua carriera universitaria all'estero, talvolta proprio nella nazione in cui ha trascorso l'anno scolastico che gli ha - nei fatti - cambiato la vita.

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